Officina Rfi Ona di Pontassieve, un dato preoccupa

Filt Cgil Toscana lancia l'allarme

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
18 dicembre 2024 15:48
Officina Rfi Ona di Pontassieve, un dato preoccupa

Firenze, 18-12-2024 - All’Officina Rfi Ona di Pontassieve (Fi) si rileva un dato positivo della crescita e del consolidamento produttivo. Realizzata nel 1868, parte di Ferrovie dello Stato dalla nazionalizzazione del 1905, l’Officina conta oggi oltre 120 dipendenti e occupa oltre 150mila metri quadrati per produrre componenti dei binari, oltre 1200 deviatoi e più di 5mila giunti all’anno, tutti prodotti che poi vengono spediti in tutta Italia.

“Emerge però costantemente, da alcuni anni, un dato molto preoccupante e, viste le condizioni impiantistiche del plesso ferroviario di Pontassieve, assai poco accettabile, che è quello del numero di trasporti effettuati su gomma tramite utilizzo di autoarticolati, molti dei quali adibiti ai trasporti eccezionali”: è l’allarme di Filt Cgil Toscana.

Secondo i calcoli del sindacato, negli ultimi anni sono transitati, mediamente, all’interno della officina, 2000 autoarticolati all’anno con una percentuale altissima di trasporti eccezionali (anche di 30 metri), a fronte di solo 2/3 treni in un anno. Considerando i giorni lavorativi di un anno, si arriva a calcolare una media di circa 9/10 autoarticolati al giorno che percorrono le strade nazionali e, per raggiungere l’Ona, il tragitto stradale dall’uscita autostradale (A1) più vicina, fino all’ingresso dell'officina, attraversando obbligatoriamente anche le strade sia centrali che periferiche del comune di Pontassieve.

Per la Filt Cgil Toscana “non è più rinviabile una discussione specifica sul tema in oggetto e su come i trasporti da e per il sito produttivo debbano essere effettuati”, e ciò in considerazione della collocazione logistica dell'officina, confinante con lo scalo ferroviario di Pontassieve, inserito nella rete di Rfi, abilitata al servizio movimento e presenziata H24, 7 giorni su 7 , ed in considerazione del fatto che la stessa sia dotata di un raccordo ferroviario attivo, perfettamente funzionante (già in uso per i pochi trasporti ferroviari effettuati).

E in considerazione, infine, del fatto che nell’Officina sono presenti lavoratori abilitati alle mansioni propedeutiche alla preparazione di un treno per l’invio di trasporti, in un momento storico dove tutti i soggetti interessati a processi produttivi, sia istituzionali che privati, pongono la massima attenzione al tema dell’inquinamento, della sicurezza e allo sfoltimento del numero di veicoli a motore che impegnano quotidianamente la viabilità stradale,

Risulta evidente come, anche negli obiettivi aziendali generali di gruppo, FSI abbia acquisito e posto massima rilevanza all'abbattimento dell'inquinamento ambientale durante i suoi cicli produttivi. Tale concetto è reso pubblicamente esplicito, ad esempio, anche sui biglietti ferroviari di Trenitalia dove viene evidenziato il valore di CO2 non emesso nell’ambiente grazie all’utilizzo del treno, quale mezzo di trasporto, rispetto all’utilizzo di un mezzo su gomma. Di estrema rilevanza positiva poi il fatto che RFI sia perfettamente in grado di svolgere, in house, l'attività di trasporto su ferro utilizzando il personale ed i locomotori della struttura Se.Ro.Di. e attraverso la sinergia con il Polo della logistica, anch’esso facente parte del Gruppo FSI, per quanto riguarda i carri merci necessari.

“Riteniamo assolutamente necessario invertire completamente l’attuale modello organizzativo utilizzato da Rfi per il trasporto delle materie prime necessarie al ciclo produttivo e dei prodotti finali dell’officina Ona Pontassieve, incentivando ed aumentando il trasporto su ferro, oggi già utilizzato ma in misura minima”, dice la Filt Cgil Toscana che, “nel cogliere positivamente lo sviluppo dell'officina Ona di Pontassieve, auspicando un continuo aumento della produzione e quindi di una buona occupazione”, chiede in una lettera un incontro specifico inerente le tematiche in oggetto alle strutture competenti di Rfi, Fs e alle istituzioni (la sindaca della Città Metropolitana Sara Funaro, l’assessore fiorentino alla mobilità Anfrea Giorgio, la consigliera metropolitana con delega alla viabilità del Mugello e Valdarno Valdisieve, il Sindaco di Pontassieve Carlo Boni).

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