Suggerivano le risposte dei quiz con un sofisticato sistema di auricolari e microcamere. La Polizia Stradale denuncia due cittadini stranieri. Utilizzando telecamere, microspie e altri sofisticati congegni tecnologici aiutavano i canditati a passare l’esame teorico per prendere la patente.
A scoprire l’ingegnosa truffa sono stati gli uomini della polizia giudiziaria del Compartimento Polizia Stradale della Toscana che ieri pomeriggio hanno denunciato un cittadino pakistano di 34 anni ed una cittadina cinese di 33. Gli agenti li hanno sorpresi in via Pratese, proprio fuori dall’edificio della Motorizzazione civile di Firenze, mentre erano in “collegamento radio” con una terza persona al momento rimasta ignota ma che in quel momento stava sostenendo insieme ad altri cinquanta candidati gli esami per prendere la patente di guida.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, come in altri casi analoghi, l’aspirante automobilista è un cittadino extracomunitario che non avendo molta dimestichezza con la lingua italiana necessita di un’interprete. Nella vicenda di ieri, questo ruolo era rivestito dalla traduttrice cinese che, munita di auricolare, suggeriva le risposte esatte alle domande dei quiz ripresi con una microcamera cucita addosso al candidato.
Il cittadino pakistano, residente nel bresciano, è invece ritenuto l’organizzatore del tecnologico raggiro. L’uomo sarebbe stato infatti già fermato in passato in altre città italiane nell’ambito di medesime circostanze durante le quali le forze dell’ordine lo hanno trovato sempre in compagnia di ragazze cinesi e ucraine.
La Polizia Stradale continua le sue indagini sia per individuare il candidato che ieri avrebbe comprato, dietro compenso, il servizio dei due indagati, sia per identificare altri eventuali componenti della banda che altri “clienti” .