Si è svolta stamani la manifestazione organizzata dal Comitato Palomar di Via Palazzuolo per dar voce ad una richiesta pensata dai cittadini fiorentini: ridiamo vita al Fulgor, storico cinema di Via Maso Finiguerra le cui luci ormai si sono spente otto anni fa.
“I residenti chiedono che il cinema sia recuperato e diventi uno spazio culturale pubblico al servizio del quartiere e della città, che i suoi locali siano utilizzati per la proiezione di film, per esposizioni artistiche, laboratori musicali, librerie e tutto quanto possa contribuire a rivitalizzare una zona ormai molto critica della città” dichiara il consigliere Lorenzo Masi “Condivido le richieste degli abitanti e auspico un deciso intervento dell’Amministrazione comunale, affinché questo spazio possa essere restituito alla cittadinanza contribuendo così al miglioramento di quel degrado urbano che sta caratterizzando purtroppo questa parte del centro storico così vicino alla stazione” conclude Masi.
Il candidato sindaco per Sinistra Progetto Comune, Dmitrij Palagi, a proposito della petizione del Comitato Palomar di via Palazzuolo commenta: “Abbiamo partecipato con convinto sostegno alla conferenza stampa del Comitato Palomar di via Palazzuolo. Da tempo abbiamo chiesto chiarimenti sull'ex Cinema Fulgor. Sappiamo che da anni non ci sono più contatti tra proprietà (in fallimento) e Palazzo Vecchio: durante le varie fasi del Piano Operativo non ci sono stati contatti.
Tutto è fermo, mentre la licenza è decaduta e il vincolo per le sale cinematografiche è in scadenza (da quando ha chiuso o da quando è decaduta la licenza? Perché la Giunta ancora non lo ha chiarito?). Per noi la soluzione è costruire un progetto che recuperi fondi dedicati a livello europeo, confrontandosi con la Regione Toscana, mantenendo attività culturali e recuperando spazi di Edilizia Residenziale Pubblica. Attendere che dai privati arrivino progetti è sbagliato oltre ad essere non risolutivo.
Dopo tante vendite del nostro patrimonio è fondamentale rafforzarlo. È anche un modo per intervenire concretamente sui temi della sicurezza e degli spazi in cui costruire servizi”.