Esteso fino alla mezzanotte di domani, domenica 3 gennaio, il codice giallo per pioggia e neve; quello per pioggia riguarda tutta la regione, quello per neve soltanto le aree di nord-ovest (Lunigiana e Garfagnana). Oggi, sabato, e domani, domenica, una vasta zona depressionaria su Ligure e Tirreno porterà ancora maltempo sulle regioni tirreniche. Oggi previste precipitazioni diffuse più frequenti sulla costa, zone adiacenti e Appennino. Localmente le precipitazioni potranno assumere il carattere di rovescio o temporale in particolare sulle aree costiere e in Arcipelago.
Domani, domenica, situazione meteo simile ma con precipitazioni che tenderanno a interessare principalmente le zone costiere e di nord-ovest (province di Massa Carrara e Lucca). Occasionali rovesci o temporali potranno interessare l'Arcipelago. Sempre oggi previste nevicate oltre 900-1000 metri in Appennino, in provincia di Massa Carrara e Lucca; domani deboli nevicate a quote di montagna (oltre 800 m di quota), possibili anche sull'Amiata oltre i 900 metri. Confermato fino alla mezzanotte di oggi il codice giallo per vento.
Venti di Scirocco soffieranno con raffiche fino a 90 km/h su Arcipelago, costa centro-meridionale, rilievi di Amiata e colline Metallifere e zone sottovento all'Appennino. Domani venti meridionali con raffiche fino a 40-60 km in particolare su costa, Arcipelago e zone sottovento all'Appennino. Mare molto mosso o localmente agitato al largo a sud dell'Elba. Domani molto mosso con tendenza ad attenuazione.
Le nevicate di questi giorni hanno provocato forti disagi alla cittadinanza, soprattutto in Garfagnana e sulla montagna pistoiese, dove in alcuni casi si è verificata l'interruzione delle forniture elettriche, un disagio che ha coinvolto circa 5.000 persone. Prosegue senza sosta il lavoro della task force di E-Distribuzione, la società del Gruppo Enel che gestisce la rete elettrica di media e bassa tensione, per il ripristino del servizio elettrico dopo la copiosa nevicata che si è riversata sull’area appenninica della Toscana, con particolare riferimento alla Garfagnana e alla montagna pistoiese, causando la caduta di alberi ad alto fusto sulle linee elettriche e rendendo difficoltosa anche la viabilità. In via di risoluzione, entro la serata, la situazione sulla montagna pistoiese con gli ultimi interventi mirati tra Abetone Cutigliano e San Marcello Piteglio.
Proseguono le operazioni in Garfagnana, dove le utenze complessive prive di energia elettrica scenderanno ulteriormente (circa mille utenze alle ore 19:00), attraverso l’impiego di altri gruppi elettrogeni nella notte, per arrivare alla completa rialimentazione entro la mattinata di domani: in seguito ai danneggiamenti subiti dagli impianti elettrici, persistono infatti aree interessate da disservizi a macchia di leopardo nelle zone boschive di alcune frazioni di Careggine (circa 170), Piazza al Serchio (circa 250), Castiglione di Garfagnana (circa 350), Camporgiano (circa 130) e altre residue situazioni sparse. In tutte le circostanze suddette, si tratta di gruppi di utenze circoscritti ma diffusi in modo capillare e isolati dal punto di vista geografico, motivo per cui a fronte della risoluzione già avvenuta per molte situazioni specifiche permangono ancora criticità da risolvere nei territori suddetti.
Le operazioni consistono nella “ritesatura” dei cavi elettrici abbattuti e, laddove le riparazioni siano particolarmente complesse e richiedano tempi lunghi, nella posa di gruppi elettrogeni: E-Distribuzione ne ha già installati e attivati alcune decine. Ieri, soprattutto nelle aree più isolate, i “piani di lavoro” sono stati resi più complicati dalla difficile accessibilità dei luoghi di intervento: a questo proposito, l’azienda elettrica è in contatto con le strutture di Protezione Civile regionale, provinciali e comunali per la gestione della situazione.
E-Distribuzione ringrazia per la collaborazione le Prefetture di Lucca e Pistoia, le Istituzioni regionali, provinciali e locali.
L’assessore regionale all'ambiente Monia Monni ha seguito in tempo reale la situazione: “Sono in contatto con la Sala operativa unificata della Protezione Civile della Regione Toscana, che sta monitorando la situazione insieme alle Amministrazioni locali. In caso di necessità siamo pronti ad attivare la nostra struttura regionale. Siamo anche in contatto con Enel e-distribuzione per il ripristino della fornitura elettrica alle famiglie coinvolte. Inoltre i Comuni insieme al volontariato locale stanno operando per il monitoraggio e l’assistenza alla popolazione. Nel pistoiese la situazione dovrebbe normalizzarsi nel pomeriggio di oggi, mentre nella lucchesia si prevede la normalizzazione entro la tarda serata”.
La neve caduta abbondantemente sulle strade e il crollo di molte piante ha provocato inoltre svariati problemi alla viabilità locale: diverse le strade provinciali e comunali che nella giornata di ieri sono state temporaneamente chiuse per consentire la liberazione del manto stradale. In Garfagnana, al momento restano chiuse al traffico le SC San Rocco in Turrite- Gragliana a Pescaglia , Livignano Caprignana a San Romano, peraltro interventi in via di conclusione. Inoltre le SP 71 di San Pellegrino a Castiglione di Garfagnana, SP 13 di Valdarni a Careggine, con interventi attualmente in corso. Per quanto riguarda il pistoiese, vi sono rallentamenti con filtraggi operati dalle forze di polizia sulla SS 12 del Brennero a causa delle auto parcheggiate a bordo strada. In particolare risulta impraticabile la strada fra Cutigliano e La Doganaccia, oggetto di intervento con bobcat e frese.
Non c’è riposo per gli uomini del Consorzio 1 Toscana Nord che hanno lavorato incessantemente a causa del maltempo anche durante i giorni a cavallo del Capodanno. I dati della pioggia caduta fanno segnare un record assoluto. L’analisi dei dati storici del solo pluviometro dell’Orto Botanico di Lucca, segnalano il primato di tutti i tempi sia per quanto riguarda la cumulata di pioggia del mese di dicembre (301 millimetri: fonte SIR servizio idrologico regionale) ma anche per quella dei primi due giorni dell’anno con 63 millimetri: il valore più alto di sempre, che supera anche l’evento del 2010. Dati che vanno contemplati rispetto alla totale assenza di danni al suolo.
"Il sistema idraulico dei canali e delle canalette ha funzionato senza danni - fa notare il presidente del Consorzio di Bonifica Ismaele Ridolfi - Segnale che conferma l'importanza della prevenzione sui corsi d'acqua, in termini di lavori di manutenzione che vengono regolarmente eseguiti e anche del controllo che viene svolto sul territorio."
Situazione al suolo confermata anche da quanto è accaduto nelle zone di Capannori, tutta la Piana e Bientina dove è sempre rimasto molto alto il livello del canale emissario. La sua crescita porta all'automatica chiusura delle porte vinciane quindi alla tracimazione degli affluenti dell'emissario nelle aree limitrofe che vengono a fungere da vere e proprie casse di espansione naturale. La prima difesa è rappresentata dalle casse di espansione di Vaiano (Orentano) e del Botronchio (Altopascio). Inoltre, nell'area di Lucca, l'intervento prevede la regolazione delle casse dei Bottacci in modo da trattenere l’acqua del Guappero ed impedirne l'immissione nell’Ozzeri e sua relativa piena. Sono state inoltre chiuse in maniera preventiva le paratoie sulle canalette irrigue che grazie al loro buon funzionamento hanno assicurato il drenaggio della Piana di Lucca.
Fin dalla giornata del 31 dicembre gli uomini hanno sorvegliato i corsi d’acqua e gli impianti idrovori con turni di lavoro ininterrotti, seguendo la situazione generale e intervenendo sulle situazioni critiche causate dal maltempo. L’intensa pioggia caduta sul territorio ha infatti provocato il cedimento di una sponda del Torrente Bonazzera in zona Cafaggio (fra Seravezza e Pietrasanta), dove il Consorzio si è attivato con un intervento urgente che ha riportato la situazione alla normalità nella giornata del 2 gennaio.
I lavori di sistemazione della frana, eseguiti sotto la pioggia battente, hanno ripristinato il funzionamento del torrente, che comunque non ha provocato tracimazioni visti i bassi livelli di portata al momento del danno. A questo si sommano piccoli interventi di pulitura di alcune griglie sempre a Pietrasanta in zona Accademia, che sono state liberate da materiale raccolto durante la piena. Ma l’attenzione rimane alta, altissima, attorno al lago di Massaciuccoli. I livelli dell’invaso caro a Puccini si sono alzati notevolmente in seguito alle piogge, passando da +20 centimetri del 30 dicembre agli attuali + 40.
Uno sbalzo importante considerato che il Consorzio ha attivato fin da subito l’impianto idrovoro della Bufalina per aiutare il Lago a defluire meccanicamente. Le condizioni attuali di tutto il bacino ricordano la medesima situazione che si è verificata a metà mese, ovvero mare che a causa dei venti è ingrossato e non riceve e canale della Burlamacca che non riesce a scaricare. Intervento di emergenza anche a Vecchiano per potenziare con una pompa mobile azionata da trattore, l’impianto idrovoro di Fugata, a Migliarino, per rendere più incisiva l’azione di pompaggio dei terreni intrisi dalle precipitazioni.
Impianti idrovori accesi anche in tutto il resto della Versilia: a Pietrasanta, Forte dei Marmi, Camaiore, Viareggio e Massarosa tutte le stazioni idrovore fisse sono in funzione per drenare l’ingente - e incessante - quantità di pioggia.
La pioggia caduta incessantemente dal 31 dicembre nelle aree di Massa e Carrara non ha provocato danni alla rete dei canali che ha retto l’ondata di piena. Il monitoraggio continuo sul territorio è stato assicurato dalle squadre operative del consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, che hanno perlustrato costantemente i collettori principali e secondari, pronte ad intervenire in caso di ostruzioni. Lavoro intenso anche per i principali impianti idrovori della zona: il Fossa Maestra a Carrara e il Brugiano a Massa.
Entrambi gli impianti, situati in prossimità delle spiagge, ancora una volta si sono rivelati fondamentali per far defluire le acque piovute nelle zone interne. Ciascuna delle idrovore scolma circa 6000 litri al secondo e con la loro potenza riescono a contrastare la forza del mare in burrasca che oppone resistenza al defluire dei fiumi. Gli impianti drenano quindi i bacini alle loro spalle, zone densamente abitate quali Marina di Carrara e Marina di Massa. Il Brugiano, in particolare, ha anche la funzione di alleggerire i terreni intrisi di acqua dell’area occupata dal NOA, l’ospedale apuano.
Un impianto dunque - sempre gestito dal consorzio - che riveste una notevole importanza anche per questa ragione.