Mario Luzi, il fiorentino che amava Siena e i senesi

Ci aveva vissuto in piazza Provenzano negli anni del liceo

Stefano
Stefano Bisi
15 Marzo 2025 18:51
Mario Luzi, il fiorentino che amava Siena e i senesi

C’era un fiorentino che amava Siena, dove aveva vissuto in piazza Provenzano negli anni del liceo. Era Mario Luzi, nato a Sesto nel 1914 e morto a Firenze nel 2005, ricordato all’inaugurazione di una mostra di foto, video e disegni a Rapolano terme e dedicata alle Crete cantate dal poeta: “La terra senza dolcezza d’alberi, la terra arida/che rompe sotto Siena il suo mareggiare morto…”. Quelle Crete salvate da tanti pastori sardi che negli anni Sessanta popolarono casolari abbandonati. Tanti di questi immobili ora sono alberghi di lusso. Una terra amata da Luzi che da Siena ha ricevuto più volte testimonianze di affetto. Nel centenario della sua nascita gli è stato dedicato il Palio perché negli anni Novanta fu il primo firmatario di un appello per la difesa della Festa, a quel tempo sotto violento attacco degli animalisti e di intellettuali tra cui il regista Franco Zeffirelli.

Il poeta riuscì a comprendere lo spirito del Palio e allo scrittore senese Luigi Oliveto confessò che “non era semplice penetrare l’enigma del Palio, un mistero che induce pensieri ed emozioni talora contrastanti in chi non è senese, ma ai senesi rapisce e sgomenta all’unisono il cuore con la sua liturgia sublime e terribile”. Era Mario Luzi, il fiorentino che amava Siena e i senesi.

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