La sua rete, siglata durante i Mondiali del 1974, è una delle realizzazioni più iconiche e dense di significato dell’intera storia del calcio; quella che si intreccia con la Storia – con la S maiuscola – del mondo. Jurgen Sparwasser è un nome che per i non appassionati di calcio potrebbe non dire niente; ma è stato lui a siglare l’unico gol dell’irripetibile sfida tra Germania Est e Germania Ovest, disputata ad Amburgo, in terra tedesca, quel 22 giugno di quarant’anni fa. Sparwasser, in maglia DDR, della Repubblica Democratica Tedesca, risolse la partita a tredici minuti dal 90’, diventando da quel momento un’autentica icona. ‘Suo malgrado’, verrebbe da dire, dal momento che poi, nel 1988, fuggì in Germania Ovest.
Per la prima volta in Italia, per la presentazione del libro a lui dedicato (‘L’eroe che tradì’ scritto da Giovanni Tosco, Edizione Minerva), Sparwasser ha voluto visitare il luogo simbolo del nostro calcio, Coverciano, e il Museo del Calcio qui presente. Una visita tra le sale che raccontano i cimeli della storia calcistica italiana, scrutando con grande attenzione le coppe e le maglie presenti. Infine l’immancabile foto, posando con la maglia originale della Germania Est custodita nell’archivio del Museo del Calcio: è la divisa numero 10 vestita da Steinbach in occasione di un’amichevole con gli Azzurri disputata a Udine nell’aprile 1981.