Il restauro del cenotafio dantesco posto all'interno della Basilica di Santa Croce a Firenze ha simbolicamente accompagnato tutte le celebrazioni del Dantedì. L'opera dello scultore Stefano Ricci, voluta e commissionata dal granduca Ferdinando III di Toscana, fu realizzata con i fondi di una sottoscrizione pubblica e venne inaugurata il 24 marzo 1830. Il sepolcro vuoto, sovrastato dalla rappresentazione di Dante e affiancato da due figure femminili, a sinistra l'Italia ed a destra la raffigurazione della Poesia, resta la testimonianza del desiderio di riconciliazione della città di Firenze, che lo costrinse all'esilio, con il suo Sommo poeta.
La voci di Monica Guerritore nel video di InToscana della Regione Toscana in occasione della cerimonia del Dantedì, ieri giovedì 25 marzo 2021.