“Da Firenze, città che continua ad essere impegnata nella promozione della pace secondo l’eredità di Giorgio La Pira, e che ha promosso la pace tra i popoli a partire dal protagonismo delle città, lanciamo un nuovo appello – spiega il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – attraverso una risoluzione, che è stata approvata dall’assemblea di Palazzo Vecchio, per un immediato cessate il fuoco temporaneo nelle zone alluvionate del Kherson.
La ricerca della pace non va mai abbandonata, questa risoluzione può apparire un piccolo gesto ma è un vero e proprio appello che ci richiama a ritrovare l'umanità che sembra perduta. La situazione che sta vivendo la popolazione nella regione del Kherson, è terribile e neanche i soccorsi umanitari riesco ad intervenire a causa del perdurare del conflitto in atto. Il 6 giugno è stata fatta esplodere una diga che ha causato la fuoriuscita di una gigantesca massa d’acqua che ha portato il fiume a esondare in vari punti, allagando numerosi villaggi e paesi nonché l’area industriale di Kherson con 40 mila persone che hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni, mentre le conseguenze ambientali e sulla produzione agricola di grano nell’area sono state definite da vari osservatori catastrofiche.
Proprio la massa d’acqua ha alluvionato interi campi di grano, fonte di sostentamento non solo per la popolazione locale inoltre, l'inondazione sta privando anche la centrale nucleare di Zaporizhzhia di una buona parte delle forniture idriche necessarie per l'impianto.
Firenze – continua il presidente Milani – ha vissuto la devastazione dell’alluvione nell’evento calamitoso del 4 novembre 1966 e grazie all’aiuto immediato e solidaristico di tante persone provenienti da tantissimi paesi ha potuto risollevarsi da tale catastrofe in tempi relativamente brevi. Più recentemente abbiamo visto la tragedia che ha vissuto la Romagna e la Romagna fiorentina a causa dell'inondazione che ha provocato vittime e grandi disagi alla popolazione ma anche danni ad agricoltura, attività produttive e animali. Vogliamo far partire da Firenze – conclude il presidente del Consiglio comunale Luca Milani – questo appello per il cessate il fuoco che possa permettere alla Croce Rossa ed alle organizzazioni umanitarie internazionali di poter soccorrere queste popolazioni che oltre alla guerra stanno vivendo un’altra tragedia; e poi magari da un cessate il fuoco temporaneo può nascere un percorso di pace”.
Il Consiglio comunale tutto è solidale con la popolazione civile che come in ogni guerra si trova ad affrontare cose che nessun essere umano dovrebbe mai vivere.
“Ho aderito all'appello di Mario Primicerio firmando la risoluzione "Per un immediato cessate il fuoco temporaneo nelle zone alluvionate del Kherson". È un anno che sto affermando che la soluzione di inviare le armi non è una soluzione per raggiungere la pace in Ucraina. Nella costituzione italiana è scritto in modo chiaro che l'Italia ripudia la guerra; non fa onore alle potenze occidentali di inviare le armi in Ucraina, inoltre offendono l'intelligenza degli italiani le dichiarazioni recenti del ministro dell'ambiente ucraino che le mine possano essere trasportate dalle correnti marine provenienti dalle zone alluvionate del Kherson per poi depositarsi sulle spiagge di mezza Europa...
Devo riscontrare che anche l'attuale governo di centrodestra è lontano anni luce dal governo Berlusconi, dove quest'ultimo era riuscito a mediare tra gli Stati Uniti e la Russia per una pace duratura. Di recente ho invitato Gianni Alemanno a Firenze presidente del comitato "Fermare la guerra". Da domani come Italexit insieme ad altre associazioni iniziamo la raccolta firme del referendum proposto da Ugo Mattei, sinceramente non guardiamo i colori politici ma l'obiettivo da raggiungere” dichiara il consigliere Andrea Asciuti (Italexit).