Si sono conclusi, in occasione della riapertura estiva, lavori di restyling importanti per il Forte Belvedere, che hanno coinvolto principalmente la palazzina medicea e l’Orologio, ovvero la meridiana sulla facciata sud. Il Servizio Belle Arti e Fabbrica di Palazzo Vecchio (Dirigente Arch. Giorgio Caselli), Ufficio Valorizzazione Complessi Monumentali e restauro Urbano (Responsabile Arch. Costanza Stramaccioni) ha portato avanti per la prima volta dopo tanti anni, dall’autunno del 2022 alla primavera del 2023, un intervento complessivo e organico di restauro e risanamento conservativo di tutte e quattro le facciate della Palazzina Medicea, con l’obiettivo di esaltare e valorizzare le caratteristiche architettoniche dell’edificio migliorando, al contempo, le condizioni di sicurezza di tutte le parti esterne della struttura.
Le quattro facciate della Palazzina Medicea, a fronte del Nulla Osta della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio e dei sopralluoghi congiunti, sono state restaurate con materiali e tecniche compatibili improntati a garantire la massima compatibilità con i materiali costitutivi storici e con i prodotti utilizzati nelle varie fasi dell’intervento, che non compromettono l’integrità del materiale sottostante. Per le parti in pietra forte presenti in facciata (cornici marcapiano, davanzali, cornici delle aperture…) è stata eseguita un’accurata revisione, pulitura ed il consolidamento, per restituire alla pietra le sue caratteristiche originarie.
Sono stati altresì restaurati e revisionati le architravi ed i colonnati presenti sui prospetti sud e nord.
E’ stata inoltre restaurata la meridiana presente sulla facciata sud, per rifunzionalizzare uno strumento antico di misurazione del tempo basato sul rilevamento della posizione del Sole (cosiddetto orologio solare). Allo stesso modo è stato eseguito il restauro della Torre dell’Orologio posta sulla facciata prospiciente la Città di Firenze, con la rimessa in funzione dell’orologio, della campana e la sostituzione della lancetta, sempre al fine di valorizzare al meglio il complesso monumentale e restituire la Palazzina Medicea in tutto il suo splendore per l’apertura estiva.
Il costo complessivo delle operazioni di restauro è di circa 300mila euro.
Cenni storici su Forte Belvedere
Il Forte Belvedere, nome comune della fortezza di Santa Maria in San Giorgio del Belvedere, è stato riconosciuto come immobile di “particolare interesse” con D.M. del 16.12.1966 ai sensi della L. 1089/1939, in quanto notevole esempio di architettura militare e, per la sua villa, di architettura civile”; il complesso monumentale ha una funzione pubblica (servizio collettivo) ed è posto alla sommità del colle di Boboli a diretto contatto con il giardino di Palazzo Pitti ed occupa una superficie complessiva di 18.800 mq, accessibile dalla costa San Giorgio, da via del Forte di San Giorgio e da via di San Leonardo.
La fortezza fu voluta da Ferdinando I de' Medici e realizzata a partire dal 1590 da Bernardo Buontalenti in collaborazione con don Giovanni de' Medici e Alessandro Pieroni. Per secoli il Forte di Belvedere ha assolto alla sua funzione militare, senza peraltro subire attacchi né esterni né interni. Persa la funzionalità strategica difensiva rimase al demanio militare fino al 1954 quando la proprietà venne trasferita al demanio civile. Nel periodo successivo si aprì un importante e complesso cantiere di restauro curato dalla Soprintendenza ai Monumenti con la direzione di Nello Bemporad che, ispirato dal concetto di terrazza sulla città, riuscì a creare un luogo di incomparabile suggestione con un mirabile affaccio su Firenze e le sue colline.
In occasione dell'intervento furono rimosse notevoli masse di terra addossate ai bastioni e abbattute alcune costruzioni reputate non attinenti al progetto originario, nell'intento di restituire alla fabbrica l'originaria stereometria. I lavori, terminati nel 1957, consentirono l'apertura al pubblico del complesso, utilizzato per esposizioni. Oggi il Forte di Belvedere rappresenta un punto di riferimento monumentale, storico artistico e paesaggistico di enorme importanza e persegue la propria vocazione espositiva, ospitando eventi e mostre di altissimo livello.
La Palazzina Granducale fu costruita prima dell'omonimo forte secondo un progetto dell'Ammannati negli anni che intercorrono tra il 1370 e il 1380. Come l'intero complesso anche la palazzina fu restaurata su progetto dell'architetto Nello Bemporad negli anni Cinquanta del Novecento, per essere riaperta al pubblico nel 1957 (si veda la targa posta negli spazi interni dell'edificio), inizialmente con un’esposizione di affreschi staccati e di sinopie provenienti da vari luoghi della città. L'orologio che corona la facciata nord della palazzina è aggiunta settecentesca, mentre il meccanismo dell’orologio è ottocentesco. E’ alloggiato in un piccolo locale, al quale si accede tramite una botola sita nel sottotetto.