"Ricordiamo quando ci arrivò la notizia. Quando la notizia corse di telefono in telefono, per accorrere davanti allo stabilimento GKN di Campi Bisenzio, un luogo di lavoro centrale per tutta l'area metropolitana (e non solo).Il Collettivo di quella fabbrica è sempre stato presente nelle lotte, sindacali e non solo. Ha sempre rappresentato un riferimento importante. L'attacco è stato violento e pavido: un licenziamento collettivo che ha tentato di svuotare l'immobile dalla vita e sottrarre un pezzo di territorio a chi lo vive".
Dichiarazioni di Dmitrij Palagi e Antonella Bundu - Sinistra Progetto Comune, che proseguono:
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"Abbiamo cercato di fare molto in Consiglio comunale a Firenze, ma mai abbastanza. Anche perché la risposta non può essere individuale. La politica in questi 4 anni non è stata all'altezza di ciò che serviva alle persone, alla piana fiorentina, al mondo del lavoro.Si parte dal locale pensando al globale e l'occasione di questa lotta non è stata ancora compresa da larga parte del sistema istituzionale.La legge regionale, il Consorzio, il piano industriale: tutto è nato dal basso e fa fronte a continui ostacoli, ai tempi di chi insegue il consenso e si dimentica dei progetti.Oggi saremo al nuovo flash mob Urlo per Gaza.
L'11 e 12 luglio 2025 saremo in piazza Poggi. Con i nostri corpi e le nostre comunità, per una convergenza a cui contribuisce in modo importante anche la zona di San Niccolò, con l'esempio del Circolo e del Comitato della zona. Lo stesso faranno le tante realtà presenti, ne abbiamo la certezza.Provano a vincere sfiancando. Tenere viva la lotta è un compito che non può gravare solo sulle spalle del Collettivo.Ci aspettiamo che nei prossimi giorni tutti i livelli politici e istituzionali mettano gli occhi su quanto si sta cercando di fare rispetto al luogo fisico in cui è nata questa lotta.I nostri territori e le nostre vite non appartengono alla finanza", concludono Palagi e Bundu.