Presidio ex Gkn, il Tribunale ordina lo sgombero

Fiom Cgil: "Pronti a difendere il presidio e sostenere i lavoratori con forza e determinazione". L'intervento di Fdi

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 Giugno 2025 17:36
Presidio ex Gkn, il Tribunale ordina lo sgombero

Firenze, 25-6-2025 - Vertenza Qf-ex Gkn (Campi Bisenzio, Fi), ecco il testo l'ordine del giorno assunto dalla presidenza oggi alla assemblea della Fiom Cgil riunita a Roma:

"Apprendiamo stamattina dai giornali che il Tribunale di Firenze ha ordinato lo sgombero del presidio dello stabilimento ex GKN. La notizia è grave e arriva, a mezzo stampa, proprio a pochi giorni dal 9 luglio, data che segna 4 anni di presidio permanente dei lavoratori. Il fatto è ancora più grave se si considera che, mentre si decide di agire «a tutela» dell'immobile, ad oggi, i lavoratori non hanno alcuna garanzia sulle loro spettanze, dovute da mesi se non anni.L'assemblea nazionale della Fiom, riunita oggi a Roma, esprime totale solidarietà alla lotta della ex GKN e respinge ogni tentativo di repressione del presidio.

Siamo pronti a difendere il presidio e sostenere i lavoratori con la forza e la determinazione che sarà necessaria.La ex Gkn è una fabbrica in lotta, per essere riaperta, ad oggi, c'è un solo piano industriale presente: quello faticosamente elaborato da un gruppo di ex dipendenti durante questi anni nel presidio. Si lasci perdere il tentativo di repressione della lotta e si dia invece finalmente risposta alla proposta nata dalla vertenza di questi anni", conclude Cgil.

“In merito alla crisi della ex GKN la Regione Toscana ha tenuto un approccio ideologico che non ha prodotto alcun risultato. Sono oltre 100 gli ex operai che non si sono ancora ricollocati nel mondo del lavoro a 4 anni di distanza dal licenziamento e, a parer nostro la Regione non ha adottato strumenti efficaci per venire incontro alle loro esigenze: in questi casi la priorità sono sempre i lavoratori ma qui si sono seguite altre logiche” lo dichiarano il consigliere regionale FdI Sandra Bianchini e il capogruppo FdI in Consiglio regionale Vittorio Fantozzi a seguito della conferenza stampa sulla situazione degli operai ex GKN che non hanno ancora trovato una nuova collocazione.Hanno preso parte alla conferenza anche circa 30 lavoratori che chiedono un maggiore impegno della Regione: “Siamo venuti in Regione per far sentire la nostra voce pacifica e le nostre richieste.

Chiediamo di essere aiutati nel ricollocamento in altre aziende in cui ci sia effettivo bisogno, e che la Regione abbia un ruolo attivo per raggiungere questo scopo, così come ha fatto nel passato per altre crisi aziendali. In passato il consigliere Fabiani ci aveva garantito che esistevano dei fondi regionali per il nostro ricollocamento in altre aziende, che fine hanno fatto? Gli ex colleghi che si sono presentati oggi in Consiglio regionale hanno richiesto di poter partecipare alle 14 e 10, cioè a conferenza stampa praticamente iniziata.

Prima di allora non avevano chiesto alcun accredito. Li invitiamo a contattarci al nostro indirizzo mail nel caso in cui siano ancora interessati a prender parte a simili iniziative".“Sono rimasta amareggiata dalla bocciatura della nostra mozione - ha detto Bianchini - che chiedeva alla Giunta Giani di attivarsi prevedendo, per esempio, dei Corsi formativi tecnici specialistici mirati al ricollocamento dei lavoratori ex GKN. La bocciatura ha dimostrato ancora una volta quanto la maggioranza che guida la Regione Toscana abbia affrontato questa drammatica crisi industriale in modo del tutto ideologico.

Molti di questi operai sono altamente specializzati e ad alcuni rimangono pochi anni per la pensione, la soluzione portata avanti dal Pd - e cioè la costituzione del Consorzio industriale della Piana – è del tutto inefficace. A noi interessano i lavoratori e il loro futuro per questo continueremo a portare avanti le loro istanze”. All'ingresso del Consiglio regionale si sono presentati alcuni esponenti del Collettivo di Fabbrica che sono stati incontrati dal consigliere Bianchini a seguito della conferenza stampa: “Siamo aperti e disponibili ad ascoltare tutti – spiega Bianchini – ma queste persone hanno chiesto di partecipare alla nostra conferenza stampa presentandosi davanti al Consiglio regionale; come è noto la nostra Assemblea ha delle specifiche regole d'accesso”.“Nel caso Beko – ha spiegato il deputato Michelotti che ha seguito da vicino la crisi industriale – il Governo Meloni e il Ministero delle Imprese ha avuto un approccio pragmatico e infatti in breve tempo sono arrivati a soluzioni effettive.

Appena è scoppiata la crisi, la questione Beko è stata posta come prioritaria nelle agende del Governo e delle amministrazioni del territorio. Si è quindi avviato immediatamente un serio discorso di reindustrializzazione del sito produttivo ed iniziato a lavorare per individuare nuovi investitori. Nonostante che il percorso sia ancora lungo, la Beko è diventata la dimostrazione che se si fa politica industriale seria i lavoratori possono essere tutelati. Ai tavoli abbiamo trovato sigle sindacali combattive ma anche costruttive, i risultati si sono ottenuti perché sono state messe da parte dicotomie e lotte diventate ormai antistoriche.

Situazione che, purtroppo, non si è verificata per la GKN, vicenda in cui la Regione Toscana ha mostrato tutta la sua incapacità a livello delle politiche industriali”.

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