(DIRE) Roma, 23 feb. - Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, e'' intervenuto ai microfoni della trasmissione ''Ho scelto Cusano'', condotta da Gianluca Fabi e Livia Ventimiglia su Radio Cusano Campus, emittente dell''universita'' Niccolo'' Cusano. Rossi ha annunciato che raccogliera'' le firme per correre alla segreteria del Pd. "C''e'' un eccesso di personalizzazione nella politica- ha affermato- E'' normale ai nostri tempi. Ma sarebbe bello avere un partito con piu'' leader, cio'' potrebbe aiutare il premier a fare meglio il suo lavoro.
A sinistra ci sono molti delusi che si sono staccati dalla politica, perche'' non condividono fino in fondo questa fase. Non mi candido contro il governo e contro il premier Renzi, che sta conducendo il Paese e ha dimostrato di sapere individuare i problemi e dare risposte, muovendo le cose in anni di immobilismo. Tutto questo pero'' lascia uno spazio importante al tentativo di ricostruire il Pd come partito che ha un profilo di sinistra. La diatriba che o si e'' renzisti o anti-renzisti ha stancato tutti.
Penso sarebbe meglio che premier e segretario del Pd siano due figure distinte. Non farei come ha fatto Renzi nei confronti di Letta, da questo punto di vista vorrei rassicurarlo. Non gli sto dicendo ''Stai sereno'', gli dico che non ha di che preoccuparsi. Se vincero'' non tocchero'' il ruolo del governo, provero'' ad aiutarlo e stimolarlo a fare meglio. Il Pd non puo'' diventare il partito della nazione, bisogna che si conservi come un partito di sinistra. Il valore dell''eguaglianza tra individui e territori andrebbe perseguita piu'' di quanto non si sia riusciti a fare finora.
Bisogna porre al centro la questione del lavoro. Io sono convinto che esistano ancora una destra e una sinistra". "Verdini? E'' capitato anche a me da presidente della Regione andare in Consiglio e accettare voti che provengono da altre parti- ha affermato Rossi- In questi casi si ringrazia, ma si ribadiscono le distanze politiche con chi sta a destra".
Sara'' questo uno dei momenti trainanti della sua corsa alla segreteria del Partito Democratico per il 2017, avviata da tempo e confermata con l''annuncio formale di ieri a Pontedera, la citta'' della quale e'' stato sindaco per due mandati, dal 1990 al 1999. Il presidente toscano incontrera'' i leader e gli esponenti dei partiti progressisti europei, non limitandosi a quelli che aderiscono al Partito socialista europeo. A informare la ''Dire'' e'' Tommaso Giuntella, gia'' coordinatore del comitato elettorale di Bersani nelle primarie del 2012 e oggi a fianco del governatore della Toscana nella stesura del manifesto della sua candidatura.
"Enrico fara'' sicuramente un giro per l''Europa, abbiamo avuto gia'' modo di parlare delle esperienze ad esempio fatte negli appuntamenti a Bruxelles. Una chiave sicuramente sara'' l''incontro con gli esponenti degli altri partiti progressisti e delle altre realta'' che stanno cercando di rispondere ai problemi di oggi". Un giro che non si limitera'' ai socialisti, "partira'' da loro- aggiunge Giuntella-, ma si rivolgera'' anche a chi stara'' fuori. Ad esempio ci confrontiamo spesso sull''esperienza greca, per le forti analogie che ci sono state.
Penso al mancato ricambio e al collasso della classe dirigente, anche se fortunatamente in Italia si e'' reagito diversamente e questo lo dobbiamo a Renzi". L''intenzione e'' di affacciarsi direttamente sull''esperienza costruita da Syriza e dal suo giovane premier: "Certo, dobbiamo incontrare Tsipras e quelli che pur stando fuori dal Pse hanno interesse nella costruzione dell''Europa".
Gia'' nei prossimi giorni a Bruxelles ci saranno dei momenti di confronto. "Poi vorremmo fare delle riflessioni in piu'', girare in primavera i Paesi e visitare alcune piattaforme di pensiero, come il sistema delle fondazioni che c''e'' in Germania, misurandoci sia con gli spazi politici dei partiti- dedicati alla formazione del pensiero e delle classi dirigenti- che con quelli terzi in cui si ritrovano tecnici, intellettuali che discutono di politica, si confrontano. E questa e'' una cosa che manca in Italia". Un momento che, evidentemente, vuole essere a sua volta formativo se non per Rossi personalmente, sicuramente per il lavoro che intende mettere sul piatto, nel caso in cui conquistasse le chiavi del Nazareno. "Una delle nostre proposte, del resto- evidenzia Giuntella-, consiste nella costruzione di spazi del genere, che ripropongano una mediazione fra politica e cittadini".
"D''ora in avanti per le questioni di politica pura le conferenze stampa si terranno da un''altra parte", ha dichiarato oggi ai giornalisti a margine di un briefing su materie della Giunta regionale. Per il governatore della Toscana, la nuova veste ritagliatasi da candidato alla segreteria del Partito Democratico impone un cambiamento anche di etichetta e di protocollo. Cosi'', ha fatto sapere che "la candidatura c''e'' e d''ora in avanti per le questioni politiche che riguardano la Regione e'' giusto che per intervenire utilizzi le sedi istituzionali, per le altre le conferenze stampa si faranno altrove.
Provo a distinguere un ruolo di governo da un ruolo piu'' politico- ha spiegato-, nel quale mi sono impegnato senza nulla togliere alla mia funzione di presidente della Regione Toscana, che anzi intensifichero'' ancora". A chi gli chiedeva, inoltre, se nella sua scalata alla leadership dei dem si senta in questo momento isolato, dal momento che mancano endorsement di esponenti politici nazionali, ha replicato con una battuta: "No, assolutamente. Guardate, c''e'' un mare di gente", rivolgendosi al capannello di giornalisti presenti.
(Cap/ Dire)