PISA- "Siamo di fronte ad un'opera di dimensione europea che non ha niente da invidiare a quelle delle città continentali più avanzate. È la dimostrazione che non scherzavamo quando abbiamo deciso di dirottare qui un finanziamento europeo straordinario di 21 milioni di euro, che sono stati ben allocati e ben spesi. Mi pare che tutto si sia svolto nei tempi giusti e che siamo di fronte ad una infrastruttura di svolta per Pisa e per il suo aeroporto. Insomma la svolta c'è e può portare crescita, turismo, lavoro". È questo il primo commento del presidente della Regione, Enrico Rossi, arrivato questa mattina al cantiere del Pisamovef accompagnato dal sindaco, Marco Filippeschi. "Sono felice - ha concluso Rossi - che entro l'anno questa bella struttura entri in esercizio e credo che anche l'aeroporto ne venga esaltato e la sua fruizione ne risulti velocizzato e modernizzare.
Positiva mi pare anche la notizia che Toscana aeroporti abbia deciso di realizzare un nuovo terminal passeggeri i cui lavori partiranno entro l'anno. Gli investimenti nella nostra aeroportualitá si sono accelerati con la creazione di un'unica società. Pisa con la fusione ne ha guadagnato".
“La scorsa settimana abbiamo visto in città l'assessore regionale ai trasporti Ceccarelli garantire che che il modo in cui sta procedendo il cantiere consentirà di rendicontare tutto all'Unione Europea nei tempi dovuti. -interviene Elisabetta Zuccaro del M5S di Pisa- E oggi tocca al Presidente della Regione Rossi che insieme al consigliere regionale Mazzeo viene a dare il suo imprimatur al trenino a fune. Non sarà perché è ormai assodato che i lavori sono solo al 70% rispetto al cronoprogramma e anche su queste percentuali c'è un fascicolo aperto in procura? Non sarà perché se non avessero cambiato il regolamento ad hoc, per fare entrare nella rendicontazione opere che non c'entrano nulla, come il parcheggio di via Norvegia o la pista ciclabile di via Garibaldi, avrebbero perso il 30% del finanziamento europeo? Non sarà perché a dicembre il direttore dei lavori, prontamente rimpiazzato, si è rifiutato di firmare lo stato di avanzamento di un progetto che faceva acqua da tutte le parti? Non sarà che tutto questo bisogno di confermare che va tutto bene e di farlo dire a testimonial importanti nasconde una excusatio non petita volta a gettare un po' di fumo negli occhi dei cittadini che dovranno sopportare il costo di questo progetto scellerato? Un progetto che ha smantellato un collegamento ferroviario diretto per realizzarne uno indiretto che costa 70 milioni.
Il contributo pubblico doveva servire a calmierare il costo del biglietto che tuttavia è già stato aumentato del 10% rispetto al previsto per riequilibrare i piani finanziari, senza contare che il Comune si è reso garante dei flussi di utenza previsti prima della fusione aeroportuale con Firenze, ossia prima che la politica decidesse di affossare le sorti dell'aeroporto di Pisa.E dire che secondo il cronoprogramma il trenino doveva già essere in funzione da 3 mesi! Queste sono le tradizionali nozze con i fichi secchi”