Donare sangue... in differita. Ecco come

Se ne parla in un convegno in programma venerdì 26 settembre

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
25 settembre 2014 18:12
Donare sangue... in differita. Ecco come

FIRENZE - Si chiama donazione differita, ed è una nuova modalità di fare la prima donazione di sangue, con l'obiettivo di rendere più consapevoli i donatori e aumentare la sicurezza del sangue raccolto. Se ne parlerà venerdì 26 settembre, nel corso del convegno "Donazione differita: dalle esperienze alle prospettive di sistema", che si terrà nel pomeriggio, dalle 13.30 alle 19, a Villa La Quiete, organizzato dal Centro Regionale Sangue .

"Rispondendo a indirizzi nazionali e con il consenso delle associazioni di donatori a rappresentanza regionale e nazionale - spiega Valentina Molese, direttore del Centro Regionale Sangue - la Toscana sta per innovare radicalmente l'organizzazione delle prime donazioni di emocomponenti, che dal 2015 saranno organizzate secondo il modello della cosiddetta donazione differita".

Cosa significa donazione differita. Alla donatrice e al donatore alla prima donazione in assoluto o dopo una pausa di due anni dopo l'ultima donazione, viene riservato un percorso dedicato che prevede un doppio contatto con il servizio trasfusionale. Al primo incontro verranno eseguiti gli esami per la sicurezza degli emocomponenti, che verranno completati al momento della donazione, in occasione del secondo contatto. Dunque, al primo incontro fai gli esami, al secondo fai la donazione.

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"Questo - chiarisce ancora Valentina Molese - oltre ad aumentare la sicurezza del sangue raccolto per i nostri pazienti, consente di dedicare più tempo nelle due occasioni di incontro per parlare con il donatore, che si auspica che diventi non solo periodico, ma anche assolutamente consapevole che questo è lo strumento di maggiore garanzia per la sicurezza di donatori e pazienti".

Per elaborare un modello organizzativo comune e imparare dalle esperuienze di regioni italiane che hanno già fatto con successo questo percorso, il CRS Toscana ha organizzato il convegno del 26 settembre, nel corso del quale si confronteranno esperti, trasfusionisti, rappresentanti delle associazioni dei donatori.

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