(DIRE) Firenze, 26 feb. - In Consiglio regionale chiedono la chiusura di scuole e università almeno fino al primo marzo. A Firenze, in Comune, no. Anzi arriva un "secco no a chi soffia sul fuoco della paura, e chiede oggi misure eccezionali come la chiusura delle scuole in Toscana, lo stop alle manifestazioni pubbliche e alle gite scolastiche, lo slittamento dei concorsi". E dentro Forza Italia, tra la sponda regionale e quella di Palazzo Vecchio, il caso politico interno è servito.
Da una parte Marco Stella, vicepresidente del Consiglio regionale, e il capogruppo Maurizio Marchetti; dall'altra Jacopo Cellai, coordinatore cittadino e vertice dei forzisti in città, e il consigliere Mario Razzanelli. "Siamo stati i primi a chiedere la quarantena per chi rientrava dalla Cina nelle prime ore della crisi, ma un conto è adottare precauzioni suggerite dalle autorità sanitarie, altro fare fughe in avanti che servono solo ad alimentare il panico nella popolazione".
Parole, quelle di Cellai e Razzanelli, che segnano una frattura sul tema anche con la Lega fiorentina, che proprio in mattinata ha chiesto lo stop nelle scuole cittadine e metropolitane fino al due marzo.
Polemica su cui si inserisce anche il Pd, che, invece di stare alla finestra, scende in campo e applaude Cellai: "Ci fa piacere che Cellai e Razzanelli dicano la stessa cosa e siano dalla nostra stessa parte nel non voler soffiare sul fuoco delle paure delle persone", dicono pronti Nicola Armentano e Mimma Dardano, il primo capogruppo dei dem, la seconda della Lista Nardella. Che con i forzisti trovano una possibile convergenza anche sulle misure economiche da mettere in campo in favore di commercianti e albergatori (sospensione della Tari, differimento delle altre scadenze dei tributi comunali con possibilità di rateizzazione senza interessi, allungamento delle scadenze per la rottamazione delle cartelle, sospensione del versamento Iva, moratoria sui mutui e l'utilizzo di una quota della tassa di soggiorno per sostenere la cassa integrazione): "Condividiamo le preoccupazioni" degli azzurri "e siamo convinti anche noi della necessità di valutare forme di sostegno alle imprese", concludono dalla maggioranza.
(Dig/ Dire)