La "biorobotica" diventa una mostra, aperta dal 23 gennaio al 15 marzo 2016. Una serie di incontri. "Nexus. L'incontro tra macchina e umano nell'immaginario, nella tecnica e nella scienza contemporanei" è un progetto sviluppato dall'Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant'Anna di Pisa, dal Museo Galileo di Firenze e dal Dipartimento di Scienze Sociali, Politiche e Cognitive dell'Università di Siena e finanziato dal Miur.
Il progetto, che ha ottenuto il patrocinio della Città Metropolitana di Firenze, della Regione Toscana e del Comune di Firenze e si avvale della sponsonsorship di Civita-Opera Laboratori Fiorentini, Dreoni Giocattoli e Spin Master Italy, è stato presentato stamani in Palazzo Medici Riccardi. Presenti il consigliere delegato della Città Metropolitana Massimiliano Pescini e la vice sindaca di Firenze Cristina Giachi. "La promozione di questa mostra - ha detto Pescini - è anche frutto di una collaborazione proficua tra diverse istituzioni del territorio".Grazie al fascino della biorobotica e a un allestimento espositivo che parte da una ricognizione sull'immaginario cinematografico e fumettistico, la mostra mira a coinvolgere le fasce più giovani, ma anche gli studenti universitari e il pubblico generale. I gruppi scolastici potranno partecipare gratuitamente, su prenotazione, a laboratori di robotica a cura di GREAT Robotics.
Gli ultimi decenni sono stati caratterizzati da uno sviluppo vertiginoso di macchine che ripristinano o amplificano la capacità operativa del corpo umano. Dotate di un'inedita intelligenza di risposta agli stimoli esterni, le nuove macchine hanno con l'uomo un rapporto d'influenza reciproca tanto intimo da risultare meglio descritto come partnership piuttosto che come relazione soggetto-strumento.L'esposizione racconta la ricerca biorobotica contemporanea e i suoi straordinari risultati, mostrando i percorsi paralleli della scienza e dell'immaginario, dai miti dell'antichità fino alla fantascienza dei giorni nostri.
Senza pretendere di offrire una trattazione esaustiva, "Nexus" vuole proporre spunti di approfondimento e invitare alla riflessione sui cruciali interrogativi etici e politici che l'utilizzo delle tecnologie biorobotiche solleva.Saranno in mostra importanti reperti storici, tra cui una "mano di ferro" del secolo XVI proveniente dal Museo Stibbert e un pionieristico prototipo di protesi cinematica degli inizi del Novecento dalla Biblioteca Comunale "R. Fucini" di Empoli, affiancati da robot umanoidi e robot giocattolo, oltre alla neuro-protesi sviluppata dall'Istituto di BioRobotica della Scuola Sant'Anna in collaborazione con altri enti di ricerca italiani ed europei, che rappresenta una delle realizzazioni più innovative nel campo della biorobotica a livello mondiale.Un video illustrerà il lavoro di ricerca e progettazione dietro le quinte della produzione di tecnologie biorobotiche, focalizzando l'attenzione sullo sviluppo e la costruzione di un arto robotico come case study, mentre un altro presenterà i risultati ottenuti nei più avanzati campi della ricerca robotica contemporanea: la robotica biomimetica e bioispirata e la robotica sociale.