Buona la prima in Conference ma l'avversario era troppo modesto

Tre punti e tanti errori al termine di una partita a senso unico. Gol di Adli e Kean che sbaglia la facile doppietta

Paolo
Paolo Pellegrini
03 ottobre 2024 23:52
Buona la prima in Conference ma l'avversario era troppo modesto
Fotografie di Fabio Vanzi

Due a zero e tre punti, tanto per partire bene nel viaggio della nuova Conference col girone grande ma senza anda e rianda. Ma. Eh beh, chi ha visto la partita lo capisce subito, il “ma”. Per chi non c’era o ha guardato altro in tv visto che in chiaro non la davano, qualche numero: 28 tiri totali di cui 10 nello specchio contro 2 (e 1) dell’avversaria. Possesso palla 80-20%, passaggi 798-210, calci d’angolo 12-0. Voi direte: partita dominata. Già, e perché allora solo due a zero? Eppure questi avversari, la squadra dal doppio passaporto anglo-gallese e dal nome sicuramente più lungo di tutto il pianeta calcio – si chiama The New Saints of Oswestry Town & Llansantffraid Football Club, non vi dispiacerà se d’ora in avanti mi fa fatica e l’accorcio in Tns – questi avversari, dicevo, son davvero pochino.

Ma pochino pochino. Onesti pedatori, ragazzotti sgambettanti con anche un buon senso tutto britannico della velocità di scambio nello stretto o in alternativa del classico “palla lunga e pedalare”, ma nulla di più. Possesso di palla, ottanta a venti. Per lunghi tratti si è giocato negli ultimi trenta-quaranta metri di campo.

E allora, perché due a zero, e non quattro o sette come si pretenderebbe da un divario tanto ampio? Misteri viola. Vero: schieramento larghissimamente rimpastato, anche perché domenica al Franchi sbarca il Milan e il rischio più che concreto di un’ulteriore musata in campionato non metterebbe poi tanto bene le cose, e comunque contro gli anglo-gallesi la sua porca figura l’avrebbe fatta anche il Poggibonsi, senza offesa, anzi. Però c’è voluto l’ingresso sul prato – fantastico, come ha retto ai fiumi di pioggia di una giornata intera! – dei pezzi da novanta e dell’artiglieria pesante per sbloccarla, e non era passata neanche un’ora al momento dei cambi.

Sì, che diamine, un pizzico di sfortuna con il destro stampato sul palo di Mandragora che proprio nell’azione, aiuto aiuto, potrebbe essersi perfino rotto il crociato. Sì, qualche bella parata di Connor Roberts, l’unico delle apette bianche a strisce verdi a meritare dignità di citazione: due grandi interventi davvero, quelli su Ikoné e Richardson a risultato acquisito, e anche altri prima, già dai minuti iniziali a mandare in angolo un rasoterra velenoso di Pesticcio Kouamé che, a parte quello e il velo per Adli (buffo: si dice velo ma forse l’ha ciccata come tre minuti dopo, eppure entrambe le volte ha propiziato il gol) ha combinato davvero poco.

Come Riccardino Sottil: un destro parato, tanta corsa a rientrare, ma anche lancioni imprecisi e inutili nel vuoto cosmico. E come Ikoné: strana partita la sua, o forse la solita partita: si danna e si arrabatta, entra in diecimila azioni e sembra sul punto di fare mirabilie ma poi ma ne spreca diecimila e una, e magari qualche volta avrebbe diritto anche a maggior fortuna.

Fotografie di Fabio Vanzi

Ma il problema resta sempre quello. La palla gira lenta, le idee sono pochine, i guizzi meno ancora, i preziosismi leziosi invece troppi, qualche volta si potrebbe anche osare di più. Ventotto tiri, ma quante volte di più ci si poteva provare anche da fuori invece di cercare l’ultimo tocco leggiadro? Vabbè, poi Kean ci ha messo del suo quando ha carezzato il pallone quasi sulla linea invece di buttare dentro anche il portiere. E comunque, per dire, alla prima da titolare Yacine Adli non sfigura, segna un gol davvero importante, e mette ordine là in mezzo anche se come metronomo è un tantino lento, ma l’impressione è che si possa aggiustare con una maggiore frequentazione del campo in gara, e non sfigura a duettare con Compitino Richardson – curioso, entrambi lunghi lunghi come gru su due paia di gamberelline – anche lui mai saettante però attento, e capace di sfoderare un gran mancino per esaltare il colpo di reni dell’estremo difensore del Tns. No, via, c’è altro che non va, c’è Beltran che scivola sempre più nell’anonimo e si vede troppo poco: sì, ho capito, è vero che non gioca mai, ma così è troppo poco. Anche Kayode non ha gran serata, quando entra Dodò la fascia si infiamma.

Invece non sfigura Matias Moreno, un paio di sbadataggini che tuttavia contro Morata & C. potrebbero costare più care ma anche molto controllo, e un tiro ribattuto che poi diventa gol dal piede di Adli, però l'autorevolezza pare eserci. E, udite udite, non sfigura capitan Biraghi schierato centrale, certo, si ripeta, davanti c’era ben poco, tanto che il Nostro si concede anche il lusso di provare a sparare in porta su schema da angolo, ma il siluro esce non di moltissimo.

Quindi? Quindi mah, o comunque boh. Certo che entra Gudmunsson e magari sembra che combini poco e invece il pallone ha tutt’altre intuizioni, entra Dodò e da quella parte i celtici tremano, entra Kean e segna e dà peso vero alla linea avanzata. Ma è poco, e il rovello sul modulo resta vivo. Anche perché quasi certamente Mandragora avrà un ampio stop. Però Palladino di modulo non parla, semmai parla di "bella risposta dei ragazzi" e spiega che "la squadra ha fatto una grande prestazione, ci sono aspetti positivi: posso contare su tutti, mi ha fatto piacere vedere giocatori che avevano trovato meno spazio fare una grande prestazione e tenere anche i 90 minuti. Oggi non abbiamo preso gol e abbiamo trovato una solidità difensiva. Ecco, già: perché d’ora in avanti non si scherza più.

Fiorentina (4-2-3-1): Terracciano; Kayode (58’ Dodò), Moreno, Biraghi, Parisi; Adli (82’ Cataldi), Mandragora (45’+1 Richardson); Ikonè, Beltran (58’ Kean), Sottil (58’ Gudmundsson); Kouame. All. Palladino

The New Saints (4-3-3): Roberts; Daniels, Davies, Bodenham, Redmond (82’ Brobbel); Daniel, Williams, Clark (66’ McManus), Smith; Wilson (82’ Cieslewicz), Bradley (61’ Marshall), Holden. All. Harrison

Arbitro: Sebastian Gishamer (Austria); assistenti Riedel – Schreiner; quarto ufficiale Altmann; Var Kijas-Schuettengruber

Marcatori: 65’ Adli, 68’ Kean Note: ammoniti: 56’ Williams, 87’ Kouame; angoli 12-0 Fiorentina. Spettatori 10751

Foto gallery
In evidenza