Nuova Banca Etruria traccia un primo bilancio dei due mesi di vita ribadendo con forza un cambio di passo e concentrando la propria attenzione ad investire sul territorio grazie all’Operazione Sviluppo presentata oggi, che prevede un’offerta strutturata e appetibile. E’ stato proprio l’Amministratore Delegato Roberto Bertola a mettere subito sotto i riflettori le azioni istituzionali e commerciali messe in atto per dare continuità alla ricostruzione del rapporto tra la banca e i luoghi di storico radicamento. Rilevante l’impegno messo in campo dalla nuova Banca per fornire documentazione ai subordinatisti attraverso la costituzione di una Task Force Interfunzionale con decine di Dipendenti che lavoreranno trasversalmente in più strutture aziendali al fine di essere pronti a supportare i soggetti possessori di obbligazioni subordinate.
Solo nell’ultimo mese è stato infatti raddoppiato il numero di Dipendenti dedicati a tali attività.
Adiconsum Toscana e le sedi territoriali sono a disposizione dei risparmiatori per la necessaria assistenza e valutazione di tutte le soluzioni, dalla procedura di arbitrato alla conciliazione, per consentire il recupero dei propri risparmi. “Occorre valorizzare la positiva esperienza della conciliazione paritetica anche in questa drammatica situazione di risparmio tradito”, afferma Grazia Simone, Presidente Adiconsum Toscana. La posizione già esplicitata da Cisl Arezzo, con la quale sono stati invitati tutti i risparmiatori ed i lavoratori bancari ad aderire alla proposta pubblicata sulla homepage del portale nazionale www.fiba.it, potrebbe essere anch’essa una soluzione per consentire il recupero totale dei risparmi investiti in obbligazioni subordinate azzerati a seguito dell'emanazione del dlg 183 del 22/11/2015.
"Banca Etruria ha finanziato la Fondazione Open che sostiene Matteo Renzi e che, fra le altre cose, organizza ogni anno la convention della Leopolda. Lo ha fatto attraverso la società 'Intesa Aretina Scarl' e di cui Banca Eturia è socia, con una donazione da 15mila euro. La Fondazione Open è presieduta da Alberto Bianchi, avvocato di Renzi, ed il consiglio direttivo è composto da Maria Elena Boschi, il cui padre è stato vicepresidente dell'istituto di credito, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti, e Marco Carrai, che il Presidente del Consiglio sta proprio in questi giorni pensando di nominare a responsabile di una struttura per la cybersecurity".
E' quanto denuncia il coordinatore dell'esecutivo nazionale di Fratelli d'Italia e capogruppo del partito in Consiglio regionale della Toscana Giovanni Donzelli, che nelle scorse settimane aveva svelato il giro d'affari fra Banca Etruria, i familiari e i finanziatori del premier. "Il finanziamento è pubblicato sul sito della Fondazione Open - sottolinea Donzelli - ed è gravissimo che il Presidente del Consiglio abbia preso l'iniziativa del 'salva-banche' dopo aver ricevuto quei soldi dall'istituto di credito che maggiormente ne ha beneficiato.
Come abbiamo sempre sostenuto il conflitto d'interessi non coinvolge soltanto Maria Elena Boschi, ma lo stesso Matteo Renzi: il salvataggio di Banca Etruria è stata una cambiale decisa dal governo ma pagata con i soldi dei risparmiatori truffati, che hanno così perso i loro investimenti. Già erano inaccettabili i legami fra Lorenzo Rosi e i soci di Tiziano Renzi, quelli con il fedelissimo e finanziatore Andrea Bacci, così come sono imbarazzanti i rapporti fra questi nella realizzazione degli outlet in varie città - conclude Donzelli - adesso risulta chiaro che il Presidente del Consiglio non ha più alcuna credibilità per mantenere il suo incarico".
Banca Popolare di Vicenza ha predisposto un programma di informazione in vista della prossima Assemblea dei Soci, che verrà convocata per deliberare tra l’altro in merito alla trasformazione della Banca in una SpA quotata e all’aumento di capitale fino a 1,5 miliardi di Euro. L’obiettivo è creare delle opportunità di incontro tra i soci e i vertici dell’Istituto, al fine di fornire il maggior numero di informazioni possibile in vista dell’importante processo di trasformazione e rilancio di Banca Popolare di Vicenza.
Il Presidente, Stefano Dolcetta, e il Consigliere Delegato e Direttore Generale, Francesco Iorio, interverranno agli incontri che saranno organizzati nelle principali città delle aree in cui opera la Banca. I vertici di Banca Popolare di Vicenza illustreranno il piano di azione che permetterà di rafforzarne la solidità e valorizzarne il modello di Banca Commerciale radicata sul territorio, focalizzata sulla clientela Corporate, PMI e sulle famiglie, punto di riferimento per il Nord-Est e per le altre aree di rilevante insediamento. Il programma di incontri prevede a Prato la tappa conclusiva.