Sciopero in vista. Nemmeno 24 ore dopo l'annuncio del passaggio di mano del pacchetto di maggioranza relativa delle azioni Adf, per i dipendenti dell'aereoporto è arrivata la doccia fredda. Con una sbrigativa nota inviata per email un amministratore delegato che ormai rappresenta un capitolo chiuso nella storia dell'aeroporto di Firenze – e che evidentemente intende congedarsi con un atto di banditisimo sindacale – ha deciso di disdettare unilateralmente tutti gli accordi integrativi aziendali dal 1987 a oggi.
Con poche righe, insomma, l'amministratore delegato uscente Mauro Pollio ha cancellato oltre un quarto di secolo di contrattazione aziendale. Un colpo di spugna su accordi faticosamente raggiunti, su diritti conquistati, ma anche su modalità di utilizzazione del personale che hanno garantito all'aeroporto una funzionalità che da oggi è messa in discussione. I dipendenti dell'aeroporto giudicano inqualificabile questo epilogo di una trattativa che, con tutte le difficoltà, era ancora aperta, ma soprattutto, nell'annunciare ogni tipo di azione sindacale e legale a tutela dei loro diritti ma anche dei diritti di tutti gli utenti dello scalo, chiedono a questo punto estrema chiarezza.
Esigono di sapere se questa disdetta – così eclatante nei tempi e nelle modalità – faccia parte di un patto non scritto per il passaggio di proprietà. Esigono di sapere dal neopresidente del consiglio Matteo Renzi, dal presidente della Regione Enrico Rossi e dal candidato a sindaco Dario Nardella, uomini delle istituzioni che hanno commentato favorevolmente questa operazione, se avevano messo in conto anche quanto sta succedendo e come intendono operare perché le prime vittime della stessa non siano i dipendenti. Infine si scusano fin da ora con tutti i cittadini e gli utenti per i gravi disagi che la nuova situazione provocherà, sia per il venire meno di condizioni di operatività previste dagli accordi che per le iniziative di lotta che nei prossimi giorni saranno adottate. Aeroporto in Consiglio comunale a Firenze. "Priorità su aeroporto: sicurezza, riduzione impatto ambientale, integrazione per avere lo scalo migliore dopo Milano e Roma.
Ingresso del gruppo sudamericano in Adf accelera su integrazione con Pisa. Sono ottimista, no litigi con il metro in mano" lo ha detto il vicesindaco Dario Nardella in Palazzo Vecchio relazionando sull'incontro avuto con il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. "Il vicesindaco Nardella, riferendo sull'aeroporto di Firenze, ha parlato ancora una volta di nuova pista, di vantaggi per le imprese e di miglioramento della qualità della vita nei rioni di Brozzi, Peretola e Quaracchi, ribadendo come esista una 'sinergia' col governatore Rossi e con il governo della Regione Toscana.
Niente da dire sulla comunicazione del vicesindaco, del resto di ambiente, di sviluppo dell'aeroporto e di vantaggi per le imprese, il centrodestra ne parla ormai da anni; peccato però che il vicesindaco menta sapendo di mentire sulla 'sinergia' con Rossi e con la Giunta Regionale". Questo è quanto dichiara il consigliere comunale di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale, Francesco Torselli. "La Regione Toscana - spiega Torselli - ha approvato una variante al PIT che permette la realizzazione di una nuova pista di al massimo 2.000 metri, mentre ENAC ci dice che per realizzare una pista in grado di garantire quei voli che farebbero realmente fare il salto di qualità all'aeroporto di Firenze, di metri ne servirebbero almeno 2.400.
Il Partito Democratico - aggiunge ancora l'esponente di Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale - minimizza il fatto, accusando l'opposizione di litigare sulla bazzecola dei 400 metri in più o in meno, ma in realtà questa questione è assolutamente dirimente per il futuro dello scalo aeroportuale fiorentino: con una pista da 2.000 metri nessuna compagnia aerea internazionale (quelle cioè che dovrebbero effettuare i voli verso la Russia ed il Medio Oriente che dovrebbero garantire quello sviluppo di cui ha parlato il vicesindaco) investirà mai neppure un Euro nell'aeroporto di Firenze! La posizione di Rossi è semplicemente un esercizio politichese per proseguire nella logica di dare un colpo al cerchio ed un colpo alla botte: non ci scordiamo infatti che metà della maggioranza che sostiene la Giunta-Rossi è fortemente contraria allo sviluppo dell'aeroporto di Firenze". "Se vogliamo dare un futuro all'aeroporto di Firenze - conclude Torselli - si abbia il coraggio di dire la verità, ovvero che la contrapposizione interna al PD, che schiera da una parte i renziani di Palazzo Vecchio e dall'altra gli anti-renziani che sostengono Rossi, sta bloccando tutto.
Se il comune di Firenze avrà la forza di imporsi sulle volontà politiche del governatore Rossi, Firenze avrà un nuovo aeroporto ed una nuova pista, altrimenti resteranno soltanto le 'supercazzole' del governatore Rossi che cerca di accontentare sia i contrari che i favorevoli alla nuova pista aeroportuale". "L'assessore Petretto continua ad avvallare qualsiasi scelta arrivi dalla società aeroporto di Firenze ". Lo affermano i Consiglieri comunali Tommaso Grassi e Ornella De Zordo che aggiungono: " Petretto si trincera prima dietro alla impossibilità di avere delle risposte dalla società perchè quotata in borsa, poi accetta che la società abbia tagliato lo stipendio dei dipendenti e revocato i contratti decentrati, attaccando i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici della società, pur di tutelare gli equilibri finanziari in borsa della società.
Inaccettabile che si sia deciso di revocare i contratti integrativi dal 1987 ad oggi tramite una mail da parte dell'Amministratore Delegato che si dimetterà a breve, senza che ci sia stata una discussione nel Consiglio d'Amministrazione, peraltro facendo passare come 'atto dovuto' quello che invece tale non é, e che è il risultato di un lavoro decennale di contrattazione sindacale e di conquiste duramente ottenute. Poco importa se in teoria sarà possibile per la nuova proprietà ripristinare quei diritti in futuro: intanto questi vengono tolti e ci si nasconde dietro ad un possibile dietrofront del tutto non credibile, mentre gli effetti negativi nel frattempo pesano sui salari e sulle condizioni occupazionali dei numerosi dipendenti della società aeroportuale.
Piena solidarietà e sostegno ai lavoratori e alle lavoratrici della società Aeroporto di Firenze; in Consiglio comunale continueremo a cercare di approfondire la vicenda e a chiedere al Comune di intervenire per riattivare i contratti integrativi: certo che dopo ATAF, dopo i contratti dei dipendenti comunali e della SaS si allunga l'elenco dei dipendenti a cui l'Amministrazione comunale in questo mandato ha revocato unilateralmente i contratti integrativi provocando seri e gravi danni ai cittadini e ai lavoratori." Questo l’intervento del capogruppo di Forza Italia Marco Stella: “Oggi Nardella ha dimostrato di non voler smentire anni di storia di centrosinistra che ha sempre preferito il parco della Piana, la tutela del passero migratore, allo sviluppo dello scalo di Peretola.
Con Nardella a Palazzo Vecchio non è cambiato niente, l'aeroporto rimarrà così com’è oggi, i voli continueranno ad essere dirottati, i passeggeri sceglieranno Pisa o Bologna ed il nostro territorio continuerà a perdere posti di lavoro e competitività. Le continue discussioni interne al centrosinistra toscano e fiorentino, ed oggi anche nazionale, hanno fatto perdere al nostro territorio oltre 1.600 posti di lavoro ed oltre 20 milioni di ricavi per la società che gestisce lo scalo fiorentino, un danno di proporzioni colossali per la nostra regione e per Firenze, sia in termini occupazionali che di competitività.
Non possono esserci più scuse perché con Renzi presidente del consiglio, Rossi presidente in Regione e Nardella vice sindaco, o si decide ora per lo sviluppo di Peretola o si affossa non solo l'aeroporto ma la nostra economia.&8232;Soltanto con le elezioni di maggio e con la vittoria di un sindaco di centrodestra vi potrà essere una volta per tutte lo sviluppo dell'aeroporto di Peretola, nuove possibilità di business per i nostri imprenditori e nuovi posti di lavoro”. Questo l’intervento della capogruppo di Noi con Matteo Renzi Bianca Maria Giocoli: “Ringrazio il vicesindaco che ha comunicato al consiglio l’esito dei colloqui con il presidente Rossi e la volontà di andare avanti senza paura sullo sviluppo dell’aeroporto.
Ho sempre sostenuto dai banchi del consiglio la necessità di un aeroporto efficiente e sicuro che porti lavoro e investimenti utili alla nostra economia e a quella delle città vicine. E’ arrivato il momento di frenare una volta per tutte i sindaci della piana che finora hanno messo i bastoni tra le ruote difendendo a spada tratta le paludi e le ranocchie. Ma purtroppo non sono stati i soli: io non dimentico il voto di astensione in consiglio regionale del PdL che equivale a una bocciatura del Pit.
Con quel voto sono stati rinnegati anni e anni di battaglie a favore dello sviluppo aeroportuale per non scontentare i pratesi. Quindi avanti tutta senza paura una volta per tutte: siamo nel 2014 e non negli anni 50”.