SIENA- Passeggiando per le strade del centro può ancora capitare di ascoltare da un capannello di anziani esclamazioni come “Al diavolo il Monte dei Paschi e la Mens Sana!”, ma in piazza del Campo, a Palazzo Comunale, c'è chi lavora da mesi per ridare slancio all'economia locale con un progetto di turismo culturale che dovrebbe accompagnare la crescita locale nel corso dei prossimi cinque anni. “Siena Capitale della Cultura europea 2019 è l'opposto della politica degli eventi spot -spiega a Nove da Firenze Sonia Pallai, Assessore comunale al Turismo dal luglio 2013- è una scommessa fondamentale per la regione.
Siamo tra le città finaliste e, comunque vada, il nostro obiettivo è definire una progettualità di eventi da avviare all'esecutività da subito, ma realizzabili anche senza la designazione. Vogliamo avviare i cantieri appena possibile e riavviare l'entusiasmo della macchina comunale, con i suoi 800 dipendenti, cosa che abbiamo provato a fare sin dai primi giorni di mandato della giunta Valentini, nonostante il bilancio bloccato dalla Corte dei Conti”. Sonia Pallai ha un'esperienza di operatore turistico per tradizione di famiglia.
Dopo un master universitario a Venezia ha lavorato all'Aeroporto di Bologna, poi al Comune di Siena e alla Confesercenti provinciale, sino alla proposta improvvisa di entrare in politica. “Siena è una città magica che apre il suo cuore ai visitatori. Siete pronti a scoprire la sua bellezza? -ha domandato ieri l'Assessore comunale al Turismo a una delegazione dell'ARGA Toscana, il gruppo di specializzazione del Assostampa, nel settore dell'ambiente, dell'agricoltura e dell'enogastronomia in visita alla città- per tutto il mandato intendiamo misurarci con i risultati, senza preoccuparci dei rischi sul piano personale”. L'attività di promozione turistica è iniziata sin dai primi giorni di mandato, da Calici di Stelle a luglio.
Calendari di eventi e comunicazione coordinata, come il Trekking urbano a fine ottobre, “Sette note in sette notti” a novembre, il Mercatone del Campo (che ha rinverdito una tradizione secolare della piazza), il Natale di Siena a dicembre. “Ai primi giorni di marzo -annuncia l'Assessore comunale- daremo vita a una settimana di eventi per celebrare lo sport in tutte le sue forme, con mostre, convegni, gare e lezioni dal vivo. Evento clou, la domenica, la Terredisiena Ultramarathon, che farà convergere in città da diverse distanze runners partiti da San Gimignano, Colle Val d'Elsa e Monteriggioni.
Il sabato successivo l'Open Day Nordic Walking. Ma non è finita qui: a giugno abbiamo in preparazione un evento dedicato ai cavalli in piazza del Campo, con decine di quadrupedi sul tracciato del Palio”. E' così che il Comune di Siena intende invertire il trend negativo provocato dalle crisi dell'Università prima e dell'MPS poi: programmazione e comunicazione integrata e social media marketing. Strategia che l'Assessore Pallai persegue tra l'altro con la convocazione delle categorie economiche interessate una volta al mese ad un apposito Tavolo del Turismo.
Approfondimenti
COSA VEDERE A SIENA- Per chi giunge in città anche per poche ore è d'obbligo la visita a piazza del Campo e al Palazzo Pubblico, l'edificio medievale voluto dal Governo dei Nove della Repubblica senese sovrastato dalla Torre del Mangia.
Al suo interno il Museo Civico che custodisce il ciclo di affreschi della Pace, o del Buon governo, con cui Ambrogio Lorenzetti tratteggia un'immortale allegoria degli effetti positivi del regime democratico di Siena sul territorio circostante. Una sorta di trattato morale che sintetizza in pittura la filosofico politica dell'Italia del tempo. Nell'attigua sala del Mappamondo, dove si riuniva il consiglio generale della Repubblica, la Maestà di Simone Martini, capolavoro del gotico europeo, e la Presa del Castello di Montemassi, con in primo piano il ritratto equestre del capitano di ventura Guidoriccio da Fogliano. Altro luogo imperdibile, davanti alla Cattedrale, il complesso museale di Santa Maria della Scala, uno dei più importanti luoghi di sosta dei pellegrini diretti a Roma lungo la via Francigena.
Cessata dopo secoli la funzione ospedaliera, da una quindicina d'anni l'antico e complesso edificio conserva testimonianze di secoli di storia e arte, come il grande ciclo a fresco nella sala del Pellegrinaio, che racconta la storia mitica dell'ospedale. COSA FARE A SIENA- Il passeggio per le strade del centro, in un saliscendi di strade e vicoli è il miglior modo per apprezzare il fascino di questa città dura, ma dolce, perché fatta di pietra e mattoni, ma allo stesso tempo animata da grandi passioni di un popolo unico.
Un consiglio per i pigri, o gli appassionati di gastronomia, è l'International Chef Academy of Tuscany, poco fuori dal centro, dove cuochi professionisti insegnano a turisti italiani e stranieri i segreti pratici della cucina. Corsi per tutti i gusti, di base e professionali, a tema, o per bambini. L'Accademia internazionale di Cucina di Siena può insegnarvi in due ore come preparare i tradizionali Cantucci e i Ricciarelli, il celebre dessert senese, talmente antico e insolito da derivare le sue probabili origini dai tempi delle Crociate in Palestina. DOVE ALLOGGIARE A SIENA- Pochi consigli con attenzione al rapporto qualità/prezzo.
A due passi dalla città l'Azienda Agricola Marciano, attività di famiglia vocata all'agricoltura biologica, sostenibile ed etica. Gli ospiti convivono con i proprietari che nella loro cucina servono i pasti comuni a base dei prodotti a basso impatto ambientale e olio di propria produzione, oltre a un vino etichettato con i colori delle contrade vincitrici del Palio. Per respirare i profumi e la tranquillità della campagna senese, a 25 chilometri da Siena, tra Asciano e Sinalunga, sul raccordo stradale per Bettole il Podere Alberese, altra azienda biologica, che propone appartamenti attrezzati e la degustazione di olio e dei vini, prodotti con fermentazione spontanea, nessuna filtrazione, bassi livelli di solfiti.
Per mangiare una segnalazione merita l'Osteria Il Granaio nel centro Storico di Rapolano Terme, realizzata all'interno di un antico granaio, ma trasformata dai proprietari in un ambiente ricercato con una selezione di piatti e vini di alta qualità. di Nicola Novelli Foto di Miriam Curatolo