"Il mestiere più bello del mondo" che in pochi vogliono fare. Il dopo Matteo Renzi spaventa, così dicono, per il carisma dell'ex, per la spinta propulsiva che si è arrestata anzitempo, per le grandi promesse e per tutto quello che ancora resta da fare. Sarà veramente così? Si aspettano le Primarie, di partito o di coalizione. Di qualsiasi partito, visto che al momento gli unici ad uscire realmente allo scoperto sono stati i 5 Stelle con una specie di "Esame di Stato" etichettato subito come antidemocratico: sarebbero troppo pochi i votanti rispetto alle persone da votare.
L'eco dei "nominati" e delle "nomine" è già scemato dunque? Non sembra proprio visto che due rappresentanti della politica locale come Riccardo Nencini ed Eugenio Giani restano in bilico in attesa di un posto da Sottosegretario allo Sport oppure alla Cultura, oppure... Così quello che poteva essere un momento per Firenze e per la Toscana di fregiarsi di un grande successo nazionale rischia di diventare sempre più un balletto di poltrone vecchia maniera. I nomi? Restano quelli: Dario Nardella al centrosinistra e Achille Totaro e Guglielmo Picchi e la new entry Jacopo Cellai per il centrodestra.
"Davvero in tanti mi stanno chiedendo di candidarmi a sindaco di Firenze, certo questo nodo non si puo' sciogliere finche' non si sa se ci saranno le primarie, se saranno solo del Pd o di coalizione, e se saranno aperte o chiuse. Se conosco Dario Nardella come lo conosco penso che sia imbarazzato all'idea di essere nominato senza passare dalle primarie. Il Pd ha fatto della sua cifra politica la partecipazione e sarebbe un peccato se ci riunciasse proprio adesso. Credo che lo stesso Nardella abbia tutto l'interesse ad aprire il piu' possibile con le primarie di coalizione" lo ha detto Cristina Scaletti intervenendo questa mattina a Lady Radio. Mario Razzanelli, dopo aver trovato ostruzionismo alla richiesta di Primarie aperte, esce dai giochi di partito e di coalizione e torna ad abbracciare la lista civica d'origine: “Sono entrato in Palazzo Vecchio nel giugno del 2009 eletto nella lista civica “Firenze c’è”.
Oggi è giunto il momento di tornare alle origini. Ringrazio la Lega per l’opportunità che ha voluto offrirmi. Ma oggi, come cittadino, imprenditore e uomo libero, non posso restare in un partito che individua la causa di tutti i mali dell’Italia nell’euro, nella Merkel e nella permanenza del Paese all’interno della comunità europea. Quando poi non c’è stato nessun appoggio da parte del partito, a nessun livello, per fare a Firenze le primarie del centrodestra, nessuna pressione o richiesta a Forza Italia in questo senso, è mancata del tutto la sintonia con la mia linea politica, che è sempre stata improntata alla partecipazione diretta dei cittadini alle scelte per la città.
Passai nella Lega Nord Toscana perché, pur sentendomi appartenere a una cultura di centrodestra, condividevo quello spirito alternativo, profondamente civico e un po’ ‘eretico’ che la Lega ha sempre mantenuto rispetto ai partiti tradizionali. Ero convinto altresì che avere un partito alle spalle potesse garantirmi un più ampio appoggio alle battaglie per la città, come Tramvia, Tav, Aeroporto e lotta al degrado. Ecco perché oggi il mio gruppo torna a chiamarsi Firenze c’è, scelta che muove dall’intenzione ferma di proseguire il mio impegno per la città senza tradire le mie idee.
A tornare protagonista della politica deve essere la gente, quella dei quartieri e dei rioni che con me in questi anni ha condotto importanti battaglie”. Il gruppo consiliare di "Fratelli d'Italia" cambia nome e a Palazzo Vecchio nasce "Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale". Lo annunciano oggi nel Salone de' Dugento il capogruppo Stefano Alessandri e il consigliere Francesco Torselli."Non appena arriveranno anche i risultati delle primarie di questo fine settimana, dove gli elettori si sono espressi anche su quale dovrebbe essere il nuovo emblema del movimento - spiegano i due consiglieri - presenteremo anche il nuovo simbolo che conterrà un richiamo diretto ad Alleanza Nazionale". "Il nostro progetto politico è un progetto giovane, innovativo e proiettato nel futuro, - concludono Alessandri e Torselli - ma questo non significa voler cancellare un passato del quale non abbiamo certo di che vergognarci.
Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale ha proprio questo significato: guardare al futuro, recuperando cultura e valori della destra politica italiana".