Firenze: inflazione in calo nel mese di febbraio

Dimunuiscono i prezzi di carburanti, alberghi e telefonia. Analisi Coldiretti sugli aspetti della vita quotidiana in Toscana

Redazione Nove da Firenze
Redazione Nove da Firenze
28 febbraio 2014 14:49
Firenze: inflazione in calo nel mese di febbraio

In calo l’inflazione a Firenze nel mese di febbraio. Le rilevazioni dell’Ufficio Comunale di Statistica ci dicono che la variazione mensile dei prezzi è -0,6% (a gennaio era +0,7%), mentre la variazione annuale è +0,4% (a gennaio era +0,6%). A contribuire a questo dato sono state, rispetto al mese precedente, soprattutto le variazioni nella divisione Comunicazioni (-0,8%), Servizi ricettivi e di ristorazione (-3,8%) e Trasporti (-0,5%). Nella divisione Comunicazioni, la variazione di -0,8% su base mensile è causata principalmente dalle diminuzioni rispetto al mese precedente gli apparecchi telefonici e telefax (-1,3%) e i servizi di telefonia e telefax ( 0,8%).

Nella divisione Servizi ricettivi e di ristorazione sono in diminuzione i servizi di alloggio (-14,1% rispetto a gennaio 2013 e +0,1% rispetto a febbraio 2013) e le mense (-0,6%). Nella divisione dei Trasporti sono in diminuzione i carburanti e lubrificanti per mezzi di trasporto privati (-1,4% rispetto a gennaio 2014 e -3,3% rispetto a febbraio 2013), il trasporto aereo passeggeri (-4,1%) e il trasporto marittimo e per vie d’acque interne (-2,8%). Per quanto riguarda il ‘carrello della spesa’, i prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori sono diminuiti di -0,1% rispetto al mese precedente e sono in aumento di +0,7% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente.

I prodotti a media frequenza di acquisto sono diminuiti di -1,3% rispetto a gennaio 2014; quelli a bassa frequenza sono invariati rispetto a gennaio e diminuiti di -0,7% rispetto a un anno fa. I beni, che pesano nel paniere per circa il 56%, hanno fatto registrare a febbraio 2014 una variazione di -0,2% rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. I servizi, che pesano per il restante 44%, hanno fatto registrare una variazione annuale pari a +0,9%. Scomponendo la macrocategoria dei beni, si trova che i beni alimentari registrano una variazione annuale pari a +1,5%.

I beni energetici sono in diminuzione di -2,9% rispetto a febbraio 2013. I tabacchi fanno registrare una variazione nulla rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. La componente di fondo (core inflation) che misura l’aumento medio senza tener conto di alimentari freschi e beni energetici è +0,7%. L’indice generale esclusi energetici è +0,7%. La rilevazione si è svolta dal 1° al 21 del mese di febbraio su oltre 900 punti vendita (anche fuori dal territorio comunale) appartenenti sia alla grande distribuzione sia alla distribuzione tradizionale, per complessivi 11.000 prezzi degli oltre 900 prodotti compresi nel paniere.

Sono poi considerate anche quotazioni di prodotti rilevati nazionalmente e direttamente dall'Istituto Nazionale di Statistica. I pesi dei singoli prodotti sono stabiliti dall'Istat in base alla rilevazione mensile dei consumi delle famiglie e dai dati di contabilità nazionale. Raddoppiati i toscani delusi della propria condizione economica, così come sono sempre di più coloro che giudicano negativamente la qualità d’impiego del tempo libero. Stabile e senza particolari “sbalzi” la soddisfazione per famiglia e salute mentre per gli amici i toscani sono sempre più esigenti.

A dirlo è Coldiretti Toscana sulla base dei risultati dell’indagine Multiscopo “Aspetti della vita quotidiana” che ha rilevato le dimensioni della soddisfazione dei cittadini. Il voto complessivo resta comunque più che sufficiente: i toscani danno un bel 6.8 alla loro vita anche se in evidente contrazione paragonato al 2010 (7.2). Tra il 2001, passando per il 2007, anno che ha sancito l’inizio della crisi, i poli si sono praticamente invertiti modificando, a volte anche drasticamente, il giudizio: secondo l’indagine il 55,2% dei toscani oggi è insoddisfatto della personale condizione economica contro il 28,2% del 2001.

C’è quindi quasi un 96% in più di nostri concittadini che ha ridimensionato la valutazione di questo importante aspetto della vita quotidiana in corrispondenza del perdurare e dell’aggravarsi della crisi che ha spazzato via lavoro, sicurezze economiche, prospettive e serenità: in un anno, tra il 2012 ed il 2013, gli scontenti sono aumentati del 5%. Nel complesso, al netto della situazione generale di difficoltà e considerando fattori come le relazioni interpersonali, la famiglia, il lavoro e la salute, i toscani sono inaspettatamente e complessivamente soddisfatti della propria vita: dovendo quantificare con un voto il giudizio espresso è più che sufficiente (6.8) anche se in caduta (era il 7,2 nel 2010).

Perfettamente in linea con il trend nazionale. Controcorrente la soddisfazione per un altro aspetto fondamentale della vita di ciascuno di noi: la salute. Le persone che hanno ammesso di essere soddisfatte sono l’81% contro il 79,4% del 2007 anche se, nell’ultimo biennio, sono aumentati coloro che danno invece una valutazione tra molto negativa e negativa (17,4% contro il 16,2%). La famiglia e gli amici restano due delle sfere sicuramente molto importanti: il 90% si dice soddisfatto, anche se a gradoni (il 52% abbastanza soddisfatto ed il 38,9% molto soddisfatto) delle relazioni famigliari mentre si è sempre più esigenti quando si parla di amicizie.

Il 15,2% non da una valutazione soddisfacente di questo aspetto contro l’11,4% del 2002. Infine il tempo libero: sempre più toscani, il 32,6% contro il 28,5% del 2012 ed addirittura il 24,6% del 2001, non è contento. Ad incidere su questo aspetto, stress e condizione economica precaria che hanno inevitabilmente limitato le possibilità, la qualità e le modalità di svago.

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