Se il condomino moroso non paga, Publiacqua chiude il rubinetto all'intero stabile. Anziani, malati, bambini piccoli diventano così ignare vittime di un gioco diabolico. La burocrazia è senza scrupoli. Da eccezione potrebbe diventare la regola? Perché pagare l'utenza dovuta se tanto ad un certo punto sarà il condominio intero a sobbarcarsi l'intera spesa pur di non vedersi chiudere il rubinetto? "Succede sempre più spesso" tuonano le associazioni dei consumatori mentre l'azienda idrica continua a difendersi.
Però succede. Sempre più spesso. Una mattina ti ritrovi il volantino in cassetta delle lettere e scopri che è vero: "Publiacqua avvisa che un codomino del suo stabile ha accumulato circa 2000 euro di bollette non pagate. Se il Condominio non provvederà ad inviarci un bonifico entro 15gg provvederemo alla chiusura dell'utenza a tutto lo stabile". E qui le esclamazioni si sprecano. Si va dall'offesa al condomino moroso, una situazione che potrebbe degenerare mettendo a rischio la convivenza sociale, alle accuse rivolte al gestore che così operando si ritrova a richiedere un pagamento spettante a terzi con la minaccia di far mancare il servizio a tutti e c'è chi questo lo definisce un "Ricatto Vergognoso". Ma come è possibile? Qual è il tetto massimo che è possibile sforare per quanto concerne gli impagati.
Possibile che non si possa chiudere la sola utenza del condomino moroso? "Publiacqua è impegnata da tempo a ridurre al minimo i casi di sospensione dell’erogazione dell’acqua per permettere a chi ha pagato la bolletta il sacrosanto diritto ad averla in casa o in ufficio" recita una delle recenti note emesse dalla sede di via Villamagna. "Abbiamo già chiesto all’Autorità idrica toscana di valutare la possibilità di evitare le sospensioni riducendo invece il flusso di acqua in caso di reiterati mancati pagamenti della bolletta.
Va chiarito che chi non può pagarla per difficoltà economiche improvvise o strutturali (famiglie Isee o con licenziati, cassaintegrati, separati etc.) viene aiutato dall’azienda con un fondo speciale" aggiunge l'azienda. Prosegue ancora Publiacqua: "Da tempo sono stati attivati, oltre alle procedure previste dal Regolamento varato dall’Autorità idrica (passano circa 3 mesi con lettere raccomandate e sollecitazioni) che l’azienda è tenuta a rispettare prima di procedere alla eventuale sospensione, anche il cassettinaggio con volantini lasciati nelle cassette postali dei condomini e telefonate all’utente e all’amministratore o al responsabile condominiale per evitare la messa in mora.
Ma anche al termine di queste azioni, in caso di mancanza di risposte, Publiacqua contatta nuovamente per evitare l’interruzione del servizio. Una delle difficoltà che occorre superare alla svelta dipende dall’organizzazione condominiale e dalla triangolazione con ditte esattrici selezionate dallo stesso condominio. Come noto, in diversi casi Publiacqua ha un rapporto con il condominio (contatore generale) e non con il singolo utente e non può entrare in eventuali contenziosi interni". Uno dei volantini: AntLen