Un’interrogazione in Parlamento firmata da tutti i deputati M5S toscani e di commissione ambiente contro la possibile riconferma di Gaia Checcucci alla guida dell?autorità di Bacino per l'Arno. “Basta! In questa vicenda c’è di tutto: inciuci bipartisan, conflitto d’interessi e un tentativo di gonfiare ancora di più le bollette dei cittadini per arricchire i soliti gruppi di potere legati alla politica”. Il Movimento 5 Stelle va all’attacco, punta il dito sugli incarichi assegnati a Gaia Checcucci. “Gaia Checcucci è una e trina – ironizza il deputato Samuele Segoni, primo firmatario dell’interrogazione – Vicepresidente di Federutility, è rappresentante di Nuove Acque Spa e segretario generale dell’Autorità di Bacino del Fiume Arno.
Quest’ultima carica – nella quale Checcucci non ha certo brillato per capacità tecnica e per risultati ottenuti – è in scadenza, ma voci di corridoio assicurano che la riconferma sia ormai cosa fatta”. “Del resto – sottolinea Segoni – Gaia Checcucci è una donna per tutti i ruoli e soprattutto per tutte le stagioni. Di area ex Pdl, amata anche dal centrosinistra, grazie anche ruolo del marito, uno dei volti storici del Pd fiorentino. Insomma uno stato di famiglia e di amicizie politiche bipartisan che sembrano garantire all’inossidabile Checcucci una riconferma a segretario generale dell’Autorità di Bacino.
Poco importa al gruppo di potere toscano degli scarsi risultati conseguiti sotto la sua gestione e che sono ben visibili a tutti i cittadini”. Ma i deputati del Movimento 5 Stelle puntano il dito anche su un evidente conflitto d’interessi: “Federutility è la federazione che riunisce le aziende di servizi pubblici locali che operano nei settori Energia Elettrica, Gas e Acqua. In pratica è il “cartello” delle S.p.a. che lucrano su beni essenziali che dovrebbero essere pubblici, come sancito dal referendum del 2011.
Come Nuove Acque Spa, società ben conosciuta dagli aretini per le tariffe tra le più alte d’Italia, per non aver applicato gli esiti referendari e per aver denunciato il consigliere aretino del M5S Lucio Binachi dopo una serie di richieste negate di accesso agli atti. Federutility ha proposto di innalzare ulteriormente le tariffe dell’acqua per fare in modo che privati finanzino interventi di mitigazione del rischio idrogeologico. E qui entra in gioco il ruolo chiave di Checcucci nell’Autorità di Bacino, che è un organo finalizzato alla realizzazione del piano di bacino che si occupa tra le altre cose di rischio Idraulico e piano per l’assetto idrogeologico. La conferma all’Autorità di Bacino deve essere ratificata dal Governatore Rossi e dal Ministro dell’Ambiente Orlando, per questo il Movimento 5 Stelle ha presentato urgentemente un’interrogazione per chiedere al Governo se non ravvisi “un colossale conflitto d’interessi nella nomina di Gaia Checcucci”. “Inoltre, visto come i privati hanno gestito l’acqua, e quanto si sono arricchiti nel farlo, non credo possano essere ritenuti adeguati a gestire l’enorme problema del dissesto idrogeologico.
Siamo di fronte all’ennesimo tentativo di speculazione a cui ci opponiamo fermamente – conclude Samuele Segoni - la Toscana ha già dato: giù le mani dall’acqua pubblica, giù le mani dalle bollette, giù le mani da speculazioni sul dissesto idrogeologico!”.