Nella nuova Galleria di Santa Maria Novella solo negozi chiusi e qualche calcinaccio, anche l'ascensore è fermo circondato dal nastro bianco e rosso e dalle tavole di legno. "Presto saranno inaugurati i primi negozi. Un progetto che cambia il volto dello storico scalo ferroviario fiorentino" così recita la cronaca dei fatti. Era luglio 2013. Continuiamo a ricevere messaggi dai nostri lettori che chiedono se apriranno mai le prime attività.
Siamo andati a vedere. Vetrine oscurate, passaggio pressoché inesistente. All'interno dei locali ancora cemento a vista e mattonelle negli angoli. Nessun segno di imbiancatura, nessun allestimento interno. All'esterno in vetrofania "Prossima Apertura" una scritta che vale bene per ogni stagione. Come il "Torno Subito" che resta lì a memoria del cliente ogni volta che ripassa. Come mai non vi è una corsa sfrenata ad accaparrarsi un posto di primo piano nella vetrina fiorentina? Prima si parte più si guadagna è questa la prima regola del gioco, o no? "Apre la nuova galleria alla stazione Santa Maria Novella di Firenze, con più di 40 punti vendita che, spiega Ferrovie dello Stato, porteranno 400 nuovi posti di lavoro.
I primi negozi - come abbigliamento, articoli sportivi, libreria, ma anche punti ristoro - saranno inaugurati nelle prossime settimane". "Vogliamo lavorare!" sembra un grido, ma forse è il vento che scende dalle scale mobili e si disperde nel corridoio lucido ed illuminato. Chissà quanto costa tenerlo così splendente. Era estate, c'era il sole, si pensava già alle vacanze. L'amministratore delegato di Fs Mauro Moretti, con l'amministratore delegato di Grandi Stazioni Fabio Battaggia, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e il sindaco di Firenze Matteo Renzi si muovevano in questi spazi preannunciando i 400 nuovi posti di lavoro entro poche settimane. ''L'intera Stazione - diceva Moretti - probabilmente rappresenta uno dei luoghi di maggior occupazione di Firenze.
Quando saranno ultimati i lavori per l'alta velocità - l'intervento di Rossi - questa diventerà la stazione e la porta della regione Toscana. Moretti mi aveva invitato all'inaugurazione della stazione di Bologna, non ci sono andato anche per invidia''. L'invidia che vede Bologna attiva, ma piena di spazi vuoti a detta dei viaggiatori che si perdono nei piani interrati senza trovare servizi. Possibile allora che le aree commerciali così concepite siano poco redditizie? AntLen