Il Comitato Pendolari Valdarno Direttissima protesta e scrive una lettera aperta all'assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli per i disservizi di questo inizio settimana. Infatti stamani ci sono stati guasti, ritardi, sovraffollamento e disservizi vari sui treni del Valdarno. Alla stazione di Figline centinaia di pendolari hanno assaltato il Vivalto 6604 perchè il treno precedente, il 3164 a 12 carrozze, era in ritardo per un guasto. Ecco il testo della lettera aperta. All’Assessore Regionale ai Trasporti Vincenzo Ceccarelli Gentile Assessore, quale portavoce del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima sono a segnalare e a protestare per i disservizi dei treni di questo inizio settimana nel Valdarno. Stamani il treno 3164 Chiusi-Firenze, a 12 carrozze con 920 posti a sedere, avrebbe avuto un guasto e per questo motivo ha accumulato progressivamente ritardi sulla linea aretina del Valdarno, attraversando poi la linea lenta per Pontassieve, invece della direttissima, e raggiungendo Firenze SMN con 30 minuti di ritardo.
Di conseguenza c'è stato il sorpasso del treno successivo, il Vivalto 6604 Chiusi-Pistoia a 840 posti, che in particolare alla stazione di Figline ha raccolto centinaia di pendolari che aspettavano i due treni. E' stato così assaltato il 6604 che ha viaggiato con sovraffollamento di pendolari in piedi (come nei tempi recenti delle 6 carrozze e nonostante la presenza ridotta di pendolari universitari, prevista fino a marzo) e che è arrivato a Firenze Campo di Marte con 11' di ritardo (alla stazione finale di Pistoia è invece arrivato con 1' di anticipo).
I treni successivi sono stati più o meno regolari all'arrivo a Firenze: il "lento" 11666 Arezzo-Firenze ha avuto 8' di ritardo, il 3152 Foligno-Firenze 1' di ritardo, il 11682 Arezzo-Firenze è invece arrivato con 28' di ritardo, nonostante il suo orario distante circa 1 ora e mezza dal 3164. Il Regiostar 3168, il Chiusi-Arezzo-Firenze (diretto, senza fermate nel Valdarno), è arrivato puntualissimo, al minuto esatto, a Firenze SMN, ma è stato notato che alla partenza dalla stazione di Firenze Campo di Marte il nuovo "Vivaltino" a 5 carrozze aveva una capienza di pendolari ridotta (alla 5a carrozza a bordo erano in quattro persone).
Si coglie perciò l'occasione di questa serie di disservizi ferroviari di stamani per sollecitare la convocazione dei promessi, da mesi, incontri tecnici Regione-pendolari per le singole linee e tratte, per l'approfondimento delle esigenze specifiche e per la ricerca di possibili soluzioni. Nel Valdarno sta maturando la proposta di chiedere una fermata "speciale" nel Valdarno del treno 3168, diretto Chiusi-Arezzo-Firenze: dopo la concessione di nuove fermate nella Valdichiana sarebbe opportuna anche una fermata nel Valdarno, magari a Figline, che è la stazione con più pendolari che affollano maggiormente i treni precedenti (3164 e 6604) e i successivi (3152 e 11682). Ringraziandola anticipatamente per la sua cortese attenzione, si porgono distinti saluti. Maurizio Da Re, portavoce del Comitato Pendolari Valdarno Direttissima "Abbiamo chiesto a Rete ferroviaria italiana di ripristinare il normale servizio ferroviario lungo la Porrettana nel più breve tempo possibile, e nel frattempo è stato convocato un incontro tra Regione, Rfi e Trenitalia per verificare l'andamento dei servizi sostitutivi e conoscere nel dettaglio il piano di intervento della linea", così l'assessore regionale alle infrastrutture Vincenzo Ceccarelli è intervenuto sul tema dell'interruzione della storica ferrovia Porrettana dopo che una frana provocata dalle abbondanti piogge dei giorni scorsi l'ha bloccata ed ha interrotto il normale traffico dei treni. "In attesa che Rete Ferriviaria Italiana - ha aggiunto Ceccarelli - ci presenti il piano di ripristino della linea, pur comprendendo le difficoltà dell'intervento ed i tempi necessari, voglio sottolineare l'importanza e l'urgenza dell'intervento, anche perchè la Porrettana è una linea storica, importante per il territorio, che proprio nel 2014 compirà 150 anni". “Non è accettabile una rete ferroviaria ancora a monobinario, che non consente un servizio moderno e sicuro e allontana la domanda, oggi crescente di trasporto pubblico.
Sulla linea Aulla-Lucca-Pisa, oltre all’unicità del binario e ad alcuni casi di avaria, permangono problemi infrastrutturali e di velocità dei convogli dovuti alle scosse sismiche del giugno scorso, serve una rimodulazione dell’offerta e su questo nei prossimi giorni ci sarà un incontro con la Regione Toscana. Condivido le richieste contenute nell’interrogazione e proprio con questa situazione, obiettivamente intollerabile, stiamo facendo i conti avviando al Ministero un confronto serio con i vertici Fs, Trenitalia e Rfi.
Il tavolo che abbiamo aperto a novembre e che ha portato alla sospensione dei tagli annunciati e porterà alla riprogrammazione del servizio parte dalla logica del diritto alla mobilità di tutti i cittadini che non può essere sottoposta a quella dell'utile aziendale. Le FS condividono l'obiettivo comune della riprogrammazione nazionale del servizio ferroviario locale e interregionale e l’integrazione con il trasporto su gomma nel segno della qualità e dell'investimento sui treni regionali, per i quali, peraltro, Moretti ha annunciato 3 miliardi di risorse nei prossimi quattro anni.
Il Governo sosterrà questa ed altre scelte a tutela dei consumatori perché abbiamo l'obbligo di lavorare per un secondo miracolo dopo l’AV riportando finalmente in serie A i 500 milioni di passeggeri l'anno che viaggiano su altre velocità come pendolari, lavoratori o studenti”. Lo ha detto il Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Erasmo D’Angelis rispondendo alla Camera in IX Commissione Trasporti all’interrogazione con prima firmataria l’On. Raffaella Mariani sulle problematiche della tratta ferroviaria Pisa-Lucca-Aulla. “La tratta Pisa-Lucca-Aulla è come noto nelle competenze regionali – spiega D’Angelis – ma non possiamo non condividere i rilievi sul servizio e in particolare su pulizia, puntualità, affollamento e qualità del materiale rotabile.
C’è molto da lavorare su affollamento e rinnovo mezzi con una rimodulazione degli orari e l’integrazione con il trasporto su gomma. Sulla tratta Aulla-Lucca circolano complessivamente 36 treni Regionali diesel, in questi giorni sono stati assegnati 4 nuovi mezzi regionali e programmata la manutenzione degli interni dei convogli attualmente in uso. Tra fine 2014 e inizio 2015 arriverà il nuovo materiale rotabile a seguito della gara bandita da Trenitalia e assegnata nel mese di novembre, toccherà alla Regione Toscana stabilire quanti mezzi destinare alla linea della Garfagnana e riorganizzare con le comunità locali orari e servizi”.