FIRENZE - Sarà necessario un sopralluogo di tutti i soggetti competenti per verificare l'effettivo stato della ferrovia Porrettana, valutare il rischio idrogeologico ancora presente e far chiarezza sulla tipologia e sulla tempistica degli interventi necessari per ripristinare il servizio ferroviario. Questo è quanto emerso dalla riunione tecnica che si è tenuta questa mattina nella sede dell'assessorato regionale ai trasporti ed alla quale hanno partecipato Regione Toscana (con rappresentanti dei settori trasporti e difesa del suolo), Regione Emilia Romagna, Provincia di Pistoia, Comune di Pistoia, Rete Ferroviaria Italiana e Trenitalia.
Il sopralluogo si terrà la settimana prossima. Tutti i soggetti che hanno partecipato alla riunione hanno sottolineato la volontà, comune, di individuare al più presto una soluzione che consenta di rimediare ai danni provocati dalla frana del 5 gennaio scorso e di far tornare i treni a transitare sui binari della ferrovia Porrettana. Nel frattempo, anche per venire incontro alle segnalazioni dei cittadini, Trenitalia e il settore trasporti della Regione Toscana - in collaborazione con gli enti locali e con la Regione Emilia-Romagna - stanno mettendo a punto una riprogrammazione dei servizi sostitutivi su gomma attivati nella zona per supplire alla mancanza del servizio ferroviario.
Il nuovo assetto dei servizi sostitutivi, pensato per ridurre al minimo i disagi degli utenti, salvaguardando le principali corrispondenze nei nodi di Pistoia e di Porretta, sarà verificato nei prossimi giorni e dovrebbe entrare in vigore a partire dal prossimo 27 gennaio. “Questa linea –dice Stefano Boni, segretario generale della Fit toscana- è da tempo inserita dal Gruppo FS in quelle a scarso traffico; dal 28 febbraio 2011 sono stati dimezzati i servizi, da 22 a 11 treni giornalieri nella tratta toscana.
Alla luce di queste scelte una chiusura lunga come quella annunciata (almeno 4 mesi secondo RFI) non può non destare preoccupazioni.” “Hanno dunque fatto bene Comune e Provincia di Pistoia -dice Boni- a chiedere che i lavori di ripristino sulla linea ferroviaria partano subito, ma crediamo che anche la Regione debba far sentire tutto il suo peso sulle ferrovie. I tempi previsti per la riapertura vanno prima verificati e poi rispettati. La Regione deve chiedere garanzie sull'intervento; il gruppo dirigente di RFI Toscana, quando si tratta di impegni di spesa, non ha potere decisionale e quindi è necessario incalzare direttamente l'Amministratore Delegato del gruppo FS affinché vengano date le garanzie finanziarie e i tempi di realizzazione.” “Crediamo –aggiunge Boni- che questo possa essere il momento del rilancio, in occasione della ricorrenza dei 150 anni della linea porrettana Pistoia-Bologna attraverso un progetto complessivo di integrazione ferro-gomma, come quello che unitariamente il sindacato ha consegnato a Enti Locali, Regione, Trenitalia e Comunità Montana nella primavera del 2011.
Un servizio ‘a pettine’, con treni cadenzati e servizi diretti Porretta-Firenze SMN. Inoltre una integrazione con autobus a partire da Cutigliano fino a Treppio, toccando anche le frazioni del comune di Granaglione, verso le stazioni di Pracchia, Molino del Pallone e Ponte della Venturina. Un progetto che consentirebbe anche un trasporto sostenibile delle merci liberando le strade dal traffico pesante.” “La Fit-Cisl –conclude Boni- chiede che i cittadini della montagna continuino ad avere il trasporto pubblico e, in questa fase transitoria, che ciò sia garantito attraverso un potenziamento del servizio con autobus per poter soddisfare le esigenze di lavoratori, pendolari e studenti.
Ma vogliamo anche che la ferrovia torni il prima possibile ad essere efficiente e il servizio sia potenziato e per questo vigileremo affinché istituzioni e Ferrovie facciano la propria parte anche per non avere ripercussioni sul personale FS (Macchinisti e Capotreno) che vedrebbero minacciato il posto di lavoro.”