Si rialza il sipario per l’ex convento S. Orsola – diroccato, degradato e abbandonato - di proprietà della Provincia di Firenze, in attesa da decenni di essere riutilizzato. La giunta provinciale annuncia la pubblicazione di un bando internazionale per il recupero e la ristrutturazione dello storico complesso, i privati interessati devono presentare le loro proposte progettuali entro 60gg. I comitati e i cittadini del quartiere di S. Lorenzo, che da tempo si battono per il recupero di Sant' Orsola, osservano perplessi il poco tempo che la procedura prevede ovvero i 60gg e aleggia chiaramente il timore di essere nuovamente traditi e beffati da una classe politica e amministrativa che ha disatteso promesse elettorali e impegni gestionali.
Rifondazione Comunista chiede alla Provincia di Firenze di riferire nel dettaglio sulle scelte progettuali che dovranno determinare il recupero del complesso immobiliare di Sant’Orsola, e quali sono le manifestazioni d'intenti, per la stipula della convenzione già pervenute all’Amministrazione Provinciale prima della emanazione del bando. Domanda di attualità art. 39 del regolamento del Consiglio Provinciale. Si rialza il sipario per l’ex convento S. Orsola – diroccato, degradato e abbandonato - di proprietà della Provincia di Firenze in attesa da decenni di essere riutilizzato: la giunta provinciale annuncia la pubblicazione di “…un bando per il recupero e la ristrutturazione del complesso di Sant’Orsola….”il quale verrà “…promosso a livello internazionale…”. A seguito del fallimento del project financing la Provincia di Firenze attiverà una procedura ad evidenza pubblica per l’affidamento a privati per la concessione di valorizzazione di questo complesso monumentale, il tutto “… nel rispetto delle destinazioni d’uso consentite e soprattutto dei vincoli e delle prescrizioni derivanti dalla Soprintendenza…”. Dopo le pessime performance gestionali del progetto di recupero e valorizzazione, ascrivibili esclusivamente alla Provincia di Firenze – prima diretta da Renzi e successivamente da Barducci – , dopo aver tradito le promesse elettorali e le giuste attese di un quartiere degradato, il Presidente, a pochi mesi dalla soppressione dell’ente, tenta la carta del bando internazionale.
Un bando che dovrebbe essere approvato dalla giunta il 25 febbraio 2014 dopo di che ci saranno 60gg a disposizione di quei privati interessati devono presentare le loro proposte progettuali. Il bando precisa il Presidente della Provincia di Firenze “…. prevede l'assegnazione di un punteggio per ogni `voce' indicata: non solo sugli aspetti progettuali, quindi, ma piuttosto sulla capacità di ricostituire l'identità dell'edificio nel contesto di S. Lorenzo, dal punto di vista funzionale e del restauro; sulle modalità di gestione dei luoghi, sicurezza compresa; sulla capacità di tenere un `cantiere aperto' per allargare ai cittadini i controlli di rito; su orari d'apertura dei luoghi e sulle idee per lì organizzare eventi adeguati.
Punti in più o in meno a ciascuna proposta di convenzione anche in base al rispetto di elementi `cogenti': gli spazi aperti delle corti e dei passaggi, da rivitalizzare attraverso l'uso pubblico degli spazi, della socializzazione dell'area, anche nelle ore serali e grazie alla realizzazione del Museo di Sant'Orsola come luogo di sepoltura di Lisa Gherardini del Giocondo e alla salvaguardia della chiesa francescana, di avelli, cripta e altre strutture trecentesche….”. I comitati che da tempo si battono per il recupero di Sant' Orsola osservano perplessi per il poco tempo che la procedura prevede ovvero i 60gg e aleggia chiaramente il timore di essere nuovamente traditi e beffati, poiché in gioco ci sono le giuste attese sociali del quartiere di S.
Lorenzo - cittadini, residenti, e l’intero tessuto produttivo e culturale – di poter riaggregare concretamente la vitalità culturale, produttiva e abitativa in connessione ai bisogni sociali più volte espressi in spazi, luoghi e strutture adeguate. Dunque è giusto e lecito chiedere ancora una volta un chiarimento politico e istituzionale alla Giunta provinciale che chiarisca il percorso scelto, la sua fattibilità i possibili sbocchi. Una domanda che siamo costretti a rivolgere ad un Ente che ancora fa vivere una prestigiosa struttura nello sporco, nel degrado e nell’abbandono. I Consiglieri Provinciali di Rifondazione Comunista in considerazione del fatto che la giunta provinciale sta per approvare un bando internazionale per il recupero e riqualificazione dell’ex convento di S.
Orsola, a seguito del fallimento del project financing, nell’evidenziare che da tempo quell’area è soggetta a degrado, abbandono e incuria nonché ad una dannosa dissipazione di strutture storiche e culturali funzionali ai bisogni del quartiere e della città, nell’evidenziare che la nuova strada intrapresa dalla Provincia di Firenze non cancella il fallimento di pregresse politiche gestionali che hanno tradito le giuste attese dei cittadini, residenti e l’intero tessuto produttivo e culturale del quartiere di S.
Lorenzo che da tempo rivendica, nel prendere atto dell’ennesima dichiarazione rilasciata dalla Giunta sul proprio operato e sulle intenzioni che intende perseguire a seguito del bando chiedono al Presidente della Provincia di Firenze e all’Assessore competente di riferire sulle scelte progettuali che dovranno determinare il recupero del complesso immobiliare di Sant’Orsola, quali sono i servizi e funzioni che dovrebbero favorire la socializzazione e la rivitalizzazione dell’area attraverso un uso pubblico degli spazi aperti delle corti, quali sono le attività sociali e culturali fruibili anche in relazione alla realizzazione del Museo di Sant’Orsola, come si intende procedere sul sito archeologico per quanto riguarda la sua conservazione, salvaguardia e valorizzazione.
Quali sono le manifestazioni d'intenti, per la stipula della convenzione già pervenute all’Amministrazione Provinciale prima della emanazione del bando?".