L' assenza dell'assessore Sara Biagiotti attesa in Consiglio comunale a Firenze per risolvere tematiche come la Movida, il mercato di San Lorenzo ed altri temi di stretta attualità fa saltare sugli scranni i consiglieri del salone de' Dugento. “Con una e-mail inviata ai consiglieri comunali, l’assessore Sara Biagiotti ha fatto sapere che non sarà presente alla seduta odierna del consiglio comunale. Così, dopo essere arrivata in ritardo per la sua comunicazione lunedì scorso, Biagiotti evita oggi la discussione degli ordini del giorno collegati”. Questo il commento del consigliere di Forza Italia Marco Semplici. “Questa giunta, dopo aver inanellato una serie clamorosa di fallimenti sulla gestione della movida in centro storico, continua nonostante i provvedimenti della magistratura e la chiusura dei locali a sottrarsi alle proprie responsabilità su questa vicenda davanti al consiglio comunale” ha aggiunto Semplici. "Dopo aver mostrato incapacità a gestire molte (troppe) delle problematiche cittadine che riguardano il suo assessorato, Sara Biagiotti persevera nel sottrarsi a un dibattito aperto in Consiglio comunale" Così Tommaso Grassi ed Ornella De Zordo. "L’ha fatto altre volte e per oggi, cosa ancor più grave, ha annunciato la sua non meglio giustificata assenza dopo che la sua presenza era stata espressamente richiesta, e garantita dal presidente del Consiglio, alla riunione dei capigruppo di giovedì scorso. Eppure oggi si discutono temi problematici che la riguardano, come il mancato Regolamento sugli Artisti di strada, il rinnovo degli operatori dello spettacolo viaggiante e la scottante movida da lei trasformata in un problema di ordine pubblico.
Tre gli ordini del giorno da discutere e votare in Consiglio. Biagiotti continua a non sapere o voler risolvere problemi che riguardano posti di lavoro e buona convivenza in città, e si sottrae alla responsabilità che le compete. Se non è in grado di assolvere al compito che il sindaco Renzi le ha assegnato nominandola assessore della sua Giunta perché non si dimette? Del resto, in più occasioni una parte del Consiglio ha espresso sfiducia nei suoi confronti". "Chi è nato a Firenze , e vive nel centro storico da sempre, conosce bene il deterioramento del qualità della vita che Firenze sta offrendo.
A tutti ma soprattutto ai giovani studenti stranieri, americani e non solo, il loro modello culturale, più del nostro impone l'astenersi dall'alcool, questo tipo di malamovida non li aiuta a mantenersi in salute e cambia il comportamento di ragazze e ragazzi nelle notti fiorentine. Auspico che oggi sia stata l'ultima puntata in cui i locali sembra addebitino le chiusure al consiglio comunale, e i residenti appaiono irresponsabili dormiglioni. Non è così, quella alcuni chiamano movida, io no, la movida significa divertimento non deregulation.
Questa è un"esagerazione di offerta, e non risponde a nessuna domanda politica. Giriamo il mondo, oltre che l'Italia intera e tocchiamo con mano consapevolezze inedite, politiche istituzionali che assumo responsabilità semplici che orientano i comportamenti e stili di vita. Nel bene di tutti e contro nessuno" così la consigliera PD Susanna Agostini Questo l'intervento del Consigliere di Forza Italia Marco Semplici a seguito della votazione sull’ordine del giorno “Movida-Sicurezza”: “Il caso movida riguarda l'intero Centro Storico, coinvolge residenti - commercianti e fruitori delle stesse attività.
È un settore nevralgico per il tessuto sociale ed economico di Firenze. In questi mesi di stallo, in cui la magistratura ha colmato un vuoto evidente della politica, gli assessori che si sono succeduti hanno solo peggiorato una situazione già difficile, con patti e accordicchi di ogni genere. Oggi però abbiamo assistito all'offesa più grande. L'assessore, non ritenendo importante il tema in discussione ha disertato l'Aula e Eugenio Giani, in perfetto ‘stile Boldrini’, ha espresso la sua faziosità totale.
Per la cronaca oggi il PD ha votato contro il mio odg che proponeva, come soluzione permanente alla problematica, l'istituzione di presidi fissi di Polizia Municipale. Un voto contro la legalità, a favore di un caos totale che comporta la perdita di preziosi posti di lavoro”. Questo l'intervento del consigliere del Pd Andrea Vannuccci: "Parafrasando Karl Marx, uno spettro si aggira per la Città: lo spettro del modello Parma. Ormai da mesi il dibattito su media, giornali o semplicemente nelle strade, si sente parlare di questo modello Parma, come panacea di tutti i mali che affliggono la notte fiorentina, riportata alla ribalta dai sequestri prenatalizi dei locali di via de’Benci.
Per i residenti, che vivono una innegabile condizione di disagio, sembra diventata ormai una bandiera e, come spesso accade, le bandiere corrono il rischio di essere strumentalizzate. Strumentalizzate politicamente. Personalmente sono contrario all’ordine del giorno che sotto mentite spoglie (nemmen tanto mentite in realtà) mira a introdurre il cosiddetto “modello Parma”, sono contrario per motivi di metodo e di merito. L’interno e l’esterno dei locali. Per il primo aspetto si prospetta l’insonorizzazione degli spazi di somministrazione e per il secondo c’è un discorso avviato con il Prefetto e il Questore. È un tentativo di tenere insieme le esigenze di tutti, da chi vuole dormire, di chi vuole fare impresa, di chi vuole divertirsi educatamente e, cosa più importante, nel rispetto degli altri.
Un tentativo vero, concreto. Per eccesso di pragmatismo, forse, ma mi piace riportare alcuni numeri. Firenze ha 370mila abitanti, Parma 185mila. Ogni anno a Firenze abbiamo 12 milioni di turisti, a Parma 400mila. A Firenze abbiamo quasi venti università per stranieri, a Parma non mi risulta. Detto questo, non penso che sia dirimente per il destino dei quartieri del Centro storico chiudere i locali un’ora prima o un’ora meno. C’è poco da fare la gente che affolla i locali la sera non va a letto una volta che cala il bandone.
Va da un'altra parte. Non possiamo pensare di colpire i locali per i comportamenti lesivi della sfera personale altrui messi in atto da qualcun altro" Pezza (Pd) vota contro l'odg e spiega perchè: "Ho votato contro l'odg che richiede una ordinanza per la chiusura anticipata dei locali per diversi motivi. Il primo è che mi pare strumentale chiedere una cosa che di fatto il nuovo Patto per la Notte già prevede. Il secondo e più forte è che non sono convinta che la soluzione al "problema notte" sia chiudere i battenti una o due ore prima del tempo.
Le strade non possono essere chiuse, gli schiamazzi resterebbero. Occorre, ripeto, una politica forte di gestione della vita notturna, che tenga conto delle esigenze dei residenti e di quelle dei locali. La politica si fa trovando le mediazioni, non emettendo ordinanze. Continuo a pensare che servirebbe aprire un serio percorso di partecipazione che veda coinvolti tutti, non azioni emergenziali limitate nel tempo e nella strategia. Il problema è serio e dobbiamo affrontarlo insieme, non uno contro l'altro"