Gli ambulanti di San Lorenzo ci hanno provato, hanno portato i banchi negli appositi spazi assegnati, ma non ci entrano. "Forse pensavano vendessimo lupini" si borbotta. Un piccolo presidio ai lati di Pinocchio, un po' di rabbia, qualche lacrima. Tocca sottostare alle scelte altrui. Piazza del Mercato non è poi così brutta, se non fosse per i contenitori di rifiuti, se non fosse per il carico e scarico merci, se non fosse per i banchi attaccati e stretti e per l'impossibilità di girare attorno, ma dover sempre tornare sui propri passi come nel Gioco dell'Oca quando il dado offre l'altra faccia.
Se non fosse per il fatto che corrisponde al miglior posto per nascondersi. Ma credete ancora nella trattativa? "Ci speriamo". Credete veramente che il sindaco e l'assessore dopo aver pubblicato le immagini della piazza libera dai banchi ed essersi presi la riconoscenza dei cittadini possano tornare indietro? "Ci speriamo". Parte una delegazione, anzi due, no meglio pochi ma buoni. Quelli che non si scaldano facilmente, insomma. C'è chi vorrebbe spostare i banchi e riportarli al loro posto.
E poi? Meglio aspettare notizie dagli ambasciatori. “La sistemazione così come decisa dal Comune di Firenze per le attività spostate da Piazza San Lorenzo è una condanna a morte per 80 imprese - l’intervento del capogruppo di Forza Italia Marco Stella - stamani gli ambulanti hanno provato ad aprire le loro attività in piazza del Mercato centrale, ma è stato impossibile, tutte in quella piazza è impossibile sistemarle. Gli operatori chiedono soltanto di lavorare, perché non dargli questa possibilità?" "Il comune ha scelto di spostarli, ora deve metterli in condizione di svolgere la loro professione. Ci sono famiglie, lavoratori, imprese che hanno sottoscritto impegni, hanno acceso mutui ed hanno il suolo pubblico da pagare, come potranno far fronte agli impegni se non possono lavorare? Non esiste lo spazio fisico per le oltre 50 attività che dovrebbero essere collocate in piazza del Mercato centrale, troppo stretto il posto a loro riservato, fisicamente tutte lì non entrano.
I banchi non possono aprire i loro teli, hanno difficoltà ad aprire gli scaffali, il compattatore della nettezza genera un puzzo incredibile e siamo in mesi invernali, figuriamoci d’estate, gli allacci alla corrente sono pericolosi perché i fili rimangono esterni e rappresentano un pericolo per gli avventori che potrebbero inciamparci. Gli ambulanti hanno deciso di avere buon senso, spostarsi senza proteste clamorose, anche a fronte di una disponibilità del sindaco di intavolare una nuova trattativa, ma nel frattempo dobbiamo garantire il posto di lavoro.
Occorre trovare una soluzione immediata sia alla sistemazione sin da domani per far aprire le attività, sia per la sistemazione definitiva, il tempo delle chiacchiere è finito”. AntLen