Matteo Renzi mantiene la promessa fatta alla città ed a padre Livi priore di San Lorenzo. "Abbiamo liberato la piazza il 24 gennaio come promesso" e c'è chi ha esultato come l'assessore Sara Biagiotti che su Facebook scrive "Bella san Lorenzo!" come i tanti turisti e fiorentini che hanno scoperto una nuova cartolina. Un'altra decisione che ha visto la città commentare ricordando i tempi della pedonalizzazione di piazza Duomo. Si tratta di una decisione definitiva oppure temporanea? Sembrava essere certo lo spiraglio per il progetto presentato all'ultimo minuto per salvare 40 degli 80 banchi che si sposteranno in piazza del Mercato Centrale.
Ma come la mettiamo con i commenti estremamente positivi di chi adesso si aspetta una svolta radicale per tutto il rione? Firenze è così, non bisogna toccare niente, però poi, a guardare meglio.. che Renzi lo abbia capito? Questo l’intervento del capogruppo di Forza Italia Marco Stella: “Da oggi Piazza San Lorenzo non sarà più la stessa. Non so se sarà più bella o più brutta, ognuno di noi avrà la sua idea, una cosa è certa: quella piazza non sarà più la stessa, non avrà più lo stesso sapore. Senza gli ambulanti, 80 ambulanti, piazza San Lorenzo cambierà volto, ora spetterà a Renzi e agli ambulanti dare un nuovo volto alla piazza che armonizzi il contesto culturale ed architettonico della basilica con gli operatori su area pubblica. Nella perdita del posto di lavoro c'è la disperazione del quotidiano, dei sogni infranti dei figli, della difficoltà di dire un no, dell'impossibilità di onorare gli impegni presi in buona fede, per questo mi sono battuto per mantenere le attività in San Lorenzo, perché quella disperazione l'ho vista negli ambulanti e sento tutta questa responsabilità. Sono convinto che spostare tutte le attività metterà in crisi un intero tessuto commerciale, le imprese ed i posti di lavoro. Ma ho colto anche positivamente l’apertura del Sindaco nei confronti degli operatori per trovare una soluzione, chiedo soltanto che questa venga trovata velocemente in modo da non mettere a rischio i posti di lavoro”.