Firenze- All’alba in Campania, Lazio e Toscana vasta operazione che ha portato l’arresto di 90 persone accusate di far parte del clan di camorra dei ‘Contini’. Sequestro di beni per 250 milioni. Sono oltre 20 i locali, tra bar e ristoranti, sequestrati questa mattina nel pieno centro storico della capitale dai carabinieri del Comando provinciale di Roma. L’imponente dispiegamento di militari con unità cinofile ed un elicottero. I locali si trovano nei pressi del Pantheon, di Piazza Navona e di via del Corso. "Oggi l'ennesima importante operazione contro la camorra coordinata dalla Direzione Nazionale Antimafia diretta da Franco Roberti ci dimostra la pericolosità per la nostra economia dei clan come quello dei Contini.
In particolare per la Toscana è la seconda operazione nel giro di una settimana o poco più che la situazione è grave ed assolutamente da non sottovalutare. Questa volta sono state colpite soprattutto per il riciclaggio Viareggio e Pisa, con un sequestro di documentazione a Prato. L'altra operazione aveva toccato Firenze ed Arezzo ed il mondo degli appalti. Non abbassiamo la guardia a livello politico. Che la lotta alla mafia diventi una priorità nazionale e regionale" Salvatore Calleri Presidente Fondazione Caponnetto e Renato Scalia consigliere. Operazione antimafia a Pisa con perquisizioni, denunce e sequestri.
Le dichiarazioni del Prefetto Tagliente. L’operazione antimafia portata a termine oggi – ha dichiarato il Prefetto Tagliente – rappresenta un importante e ulteriore successo della lotta dello Stato contro la mafia e dimostra come la determinazione, delle Forze dell’ordine e delle Procure, garantisca risultati sempre più incisivi nello sradicamento della criminalità organizzata, anche a Pisa. Consente inoltre – ha aggiunto il Prefetto – di confermare, ai cittadini ed agli operatori economici, l'attenzione e l'impegno delle Forze di Polizia e della Magistratura nella lotta alle infiltrazioni criminali mafiose sui nostri territori.
Ringrazio il Questore Gianfranco Bernabei, il Comandante provinciale della Guardia di Finanza Marcello Montella e tutti gli operatori che hanno proceduto nella nostra Provincia con perquisizioni, denunce e sequestri di esercizi commerciali. “Voglio ringraziare gli uomini delle Direzioni Distrettuali Antimafia di Roma, Napoli e Firenze coordinate dalla Direzione Nazionale Antimafia, i Carabinieri ed il Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Pisa che hanno portato a termine anche in Toscana e in particolare a Pisa, un importante e ulteriore successo contro la mafia”.
Lo ha dichiarato Federico Gelli, deputato pisano del PD, membro della Fondazione Caponnetto, in merito al maxi blitz contro il clan camorristico dei Contini che ha portato all’arresto di 90 persone e beni sequestrati per 250 milioni in Campania, Lazio e Toscana tra cui anche Pisa dove sono stati effettuati perquisizioni e sequestri. “Un episodio preoccupante – ha proseguito Gelli – perché sono anni che la camorra e le altre organizzazioni criminali cercano d’infiltrarsi nella nostra regione in particolare nel tessuto economico indebolito dalla crisi, per reinvestire i capitali guadagnati illecitamente.
Pochi giorni fa sono state scoperte infiltrazioni camorristiche legate ai Casalesi nelle imprese impegnate nei lavori di ristrutturazione degli Uffizi a Firenze, oggi questa nuova indagine che porta allo scoperto ulteriori e inquietanti collegamenti tra crimine organizzato ed economia. La situazione è grave ed assolutamente da non sottovalutare ma la Toscana – conclude il deputato democratico - possiede tutti gli anticorpi necessari per respingere questa minaccia insieme alla professionalità e al coraggio di Magistratura e Forze dell’Ordine”. Vicinanza e solidarietà al Magistrato Nino Di Matteo, oggetto di gravi attacchi personali per la sua attività anche da parte di Cosa Nostra.
Ad esprimerla è il Segretario Regionale dell’Italia dei Valori Toscana Giovanni Fittante, che per lunedì prossimo in Consiglio Comunale a Firenze ha annunciato una Comunicazione in proposito. “Come sappiamo, il magistrato Nino Di Matteo - ricorda Fittante - svolge la sua attività di Pubblico Ministero presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Palermo ed è attualmente impegnato nel processo sulla cosiddetta Trattativa tra Stato e Mafia, processo che vede coinvolti sia rappresentanti dello Stato Italiano che appartenenti alla organizzazione criminale Cosa Nostra.
Da notizie di stampa si apprende che nelle ultime settimane Di Matteo è stato oggetto di numerosi, gravi e pericolosi attacchi personali in un primo momento anonimi, in seguito addirittura oggetto di attenzione da parte del Capo di Cosa Nostra Totò Riina, attualmente detenuto al 41-bis, il quale ha detto: “Tanto deve venire al processo, è tutto pronto. Organizziamola questa cosa, facciamola grossa, in maniera eclatante, e non ne parliamo più, dobbiamo fare un’esecuzione come quando c’erano i militari a Palermo”.
“In considerazione di tutto ciò - annuncia il Segretario IdV - vorrei invitare il Consiglio Comunale di Firenze ad esprimere piena e totale solidarietà e vicinanza al magistrato Nino Di Matteo, spronandolo ad andare avanti nella ricerca della verità e della giustizia nella vicenda della presunta trattativa e in generale in tutti i processi contro la criminalità organizzata, contro la Mafia, contro Cosa Nostra ed inoltre a invitare gli organi competenti a rafforzare al massimo la scorta di protezione a Di Matteo in modo che possa continuare ad operare il suo mandato nella più ampia tranquillità e sicurezza personale”.