Non solo il sequestro di alcuni locali nella strada che caratterizza la Movida fiorentina, ma anche il grido di aiuto di una titolare denunciata per non aver rispettato la chiusura imposta e le polemiche di commercianti e residenti per una convivenza andata a rotoli dopo i vari tentativi di dialogo. Convivenza e serenità: superamento dei decibel e disturbo della quiete pubblica. Consumo consapevole di alcolici: ennesima ordinanza della Prefettura per limitare l'abuso di bevande alcoliche in città.
I patti sono saltati, le regole anche. Firenze modello per la Movida in Italia oppure clamoroso flop? "Dopo l'ennesimo sequestro dei locali avvenuto lo scorso 18 dicembre, ritorna con tutta la sua forza la questione della movida: Si continua a punire i locali, quando i problemi sono ben altri". Lo ha detto la consigliera del Pd Cecilia Pezza che spiega: " Dobbiamo insistere sulla strada del Patto della Notte, rafforzandolo e attuandolo con più convinzione. Ma servono anche maggiori presenza della pubblica sicurezza per strada, che faccia rispettare le regole a tutti senza nessuna esclusione.
Infine - ha concluso Pezza- sarebbe urgente attivare un tavolo permanente di confronto tra Comune, gestori dei locali e residenti. Non è il momento di abbandonare questo problema, ma di rilanciare, in difesa di chi lavora e di chi vuole dormire." "Quanto successo in via de' Benci è segno evidente di un modello di convivenza che non ha funzionato. Non sono state tenute insieme esigenze e diritti legittimi e meritevoli di essere tutelati". Così il consigliere del Pd Andrea Vannucci che aggiunge: " Il riposo dei residenti come la libertà di fare impresa e di creare lavoro, il diritto al divertimento e il garantire la sicurezza secondo il principio che la luce fa meglio del buio, non ha funzionato.
La soluzione trovata dalla magistratura non è in realtà tale; non può essere considerata una soluzione chiudere tout court i locali. Occorre trovare una soluzione. Serve riaprire; in alcuni casi creare un dialogo tra residenti ed esercenti per trovare punti di incontro con la mediazione dall'amministrazione. Serve, probabilmente, scrivere un nuovo patto per la notte con impegni più chiari per i contraenti. Serve, certamente, un maggior impiego delle forze dell'ordine. La cosiddetta movida in alcuni casi è un problema di ordine pubblico e come tale deve essere gestito".