FIRENZE- «Ad oggi confermiamo che la tempistica per la rimozione della nave sarà quella del mese di giugno». Lo ha detto il capo della Protezione Civile, Franco Gabrielli. Riguardo al porto di destinazione per lo smantellamento del relitto, Gabrielli ha dichiarato: “Contiamo di decidere entro marzo”. La Costa Concordia, la nave da crociera della compagnia di navigazione Costa Crociere naufragata il 13 gennaio 2012 al Giglio, è stata raddrizzata nella notte tra lunedì 16 e martedì 17 settembre 2013.
Dunque lascerà l'isola due anni e mezzo dopo il naufragio, circa 900 giorni dopo. “Spero che Piombino sia nelle condizioni di poter rottamare la Costa Concordia prima dell’estate, come ha promesso l’Autorità portuale. Non soltanto perché è un obbligo europeo contenuto in una Direttiva che prevede lo smaltimento dei relitti di quella stazza nel porto più vicino fra quelli adeguati a farlo e per l’opportunità dello smaltimento a km zero con l’impianto siderurgico dell’area portuale, ma anche perché l’armatore deve alla Toscana il riconoscimento di una solidarietà eccezionale nei soccorsi e nella gestione del post naufragio in questi lunghi mesi.
Troverei assurdo lo smaltimento fuori dal nostro Paese con maggiori rischi e oneri nel trasporto del relitto”. Lo ha detto il Sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Erasmo D’Angelis, intervistato dall’emittente toscana Rtv38, in merito alle operazioni di smaltimento del relitto della Costa Concordia. "Sono d'accordo con il ministro Orlando. E' necessario che la rottamazione della Costa Concordia sia fatta in Italia". Così il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, commentando le parole del titolare del dicastero dell'ambiente.
"Noi – prosegue - lavoreremo per questo e perché la scelta cada sul porto di Piombino. Sono convinto che questa sarebbe la soluzione migliore sia dal punto di vista ambientale che economico".