Probabilmente sono di una donna i resti ritrovati sulla Costa Concordia dalla squadra di ricerche. Non sarebbero dunque del membro dell'equipaggio, quel Russel Rebello, indiano, che con il proprio operato durante la drammatica notte del Giglio ha contribuito a mettere in salvo molti passeggeri. Sarebbero invece i resti di Maria Grazia Tricarichi, la passeggera italiana che fino all'ultimo istante ha cercato di mettersi in contatto con i propri famigliari. Ma a questo punto il marito vuole la certezza. L'ipotesi del primo momento era appoggiata anche dal luogo del ritrovamento, il ponte tre dove sarebbe potuto essere Rebello appunto, piuttosto che un passeggero, visto che il luogo di ritrovo per i soccorsi era presso il quarto ponte della nave. Il cadavere è stato rinvenuto in pessime condizioni, trasfigurato e sarà necessario effettuare l'esame del DNA per avere una certezza. Ad un più attento controllo ad opera degli esperti però la struttura ossea ed i resti tessili ritrovati farebbero pensare ad una figura femminile. Contratto firmato da Costa Crociere con Dockwise per assicurarsi la disponibilità della Dockwise Vanguard, la più grande nave semi-sommergibile del mondo per la rimozione della Concordia dall'isola del Giglio. "Positivo una prima volta – dice Enrico Rossi - perché dimostra che il progetto della rimozione del relitto dal Giglio sta andando avanti speditamente e noi, che siamo tra i primi ad averla sollecitata, siamo di questo molto soddisfatti: prima si libera l'isola da questa ferita meglio è per il Giglio e per la Toscana.
E poi ancora positivo – prosegue - perché la prenotazione della Vanguard, da quello che si legge nelle agenzie, è prevista per la prossima estate. Ciò – sottolinea il presidente - coincide perfettamente con i tempi che ci siamo dati per l'adeguamento del porto di Piombino: è infatti previsto che i lavori necessari per accogliere la Concordia termineranno entro il prossimo mese di maggio. In tempo quindi – conclude - per poterla ospitare per la rottamazione".