"Ce l’abbiamo fatta. Il Consiglio dei Ministri ha autorizzato il trasporto della Costa Concordia a Piombino. Questa decisione risponde al nostro progetto, per il quale ci siamo battuti con insistenza. Dunque avevamo ragione, l'avevamo detto per primi e alla fine ci siamo riusciti. E oggi siamo soddisfatti". E' la dichiarazione compiaciuta di Enrico Rossi che in più occasioni si era battuto perchè le operazioni di smontaggio del relitto avvenissero nel porto toscano. Ora il governo ha dato il via libera alla Protezione civile ad adottare, in stretto raccordo con il Ministero dell’ambiente, tutti i provvedimenti necessari per consentire il trasporto della nave spiaggiata da ormai upiù di un anno sull'isola del Giglio al porto di Piombino per lo smantellamento. "La nostra proposta- prosegue Rossi - era motivata da ragioni sia ambientali che economiche.
Ambientali, perché il porto di Piombino è il più vicino al Giglio e quindi riduce i rischi durante la navigazione di trasferimento del relitto. Economiche, perché gli interventi che dovremo realizzare al porto di Piombino aggiungono a quella realtà industriale un importante vantaggio competitivo, oggi ancora più necessario a fronte della crisi della siderurgia. D’accordo con il sindaco della città Gianni Anselmi già nella prossima settimana ci incontreremo per definire meglio tutte le iniziative necessarie per consentire nei tempi previsti la realizzazione del progetto”. “Si tratta di una decisione apprezzabile che risponde alla necessità di rimuovere il relitto, come richiesto dalla comunità del Giglio, di rimuoverlo in sicurezza nel porto più vicino e dove la presenza delle acciaierie garantisce tutte le competenze necessaire per la fase di smantellamento.
In questo modo si permette anche alla Toscana, che tanto ha pagato da questa tragedia, di poter gestire da protagonista questa fase delicata. Ci auguriamo che rapidamente tutte le istituzioni competenti, a partire dalla protezione civile, si riuniscano per definire tutte le iniziative necessarie per consentire la rimozione e lo smantellamento finale in tempi certi”. Lo dichiarano in una nota le deputate toscane del Pd, Silvia Velo e Raffaella Mariani. “Quello di oggi è un importante risultato per la Toscana e Piombino, frutto di un lavoro complesso di molti mesi in cui le istituzioni toscane si sono misurate con forte volontà e competenza sui problemi relativi al trasferimento della Concordia, in collaborazione con le istituzioni nazionali, e mettendo a disposizione tutte le risorse in grado di portare a compimento l’operazione nel miglior modo possibile, sia intermini di impatto ambientale che di ricadute sul territorio colpito”.
Così il responsabile Ambiente e Infrastrutture del Pd toscano Matteo Tortolini commenta la decisione. “È evidente che per il porto di Piombino si tratta di un complesso di opere per l’adeguamento della struttura portuale, necessarie per l’accoglimento del relitto e su cui sarà prestata la massima attenzione. Attenzione e scrupolosità che non è venuta mai meno in questi mesi e che non verrà meno neanche nelle prossime fasi operative. Del resto il Consiglio dei Ministri ha investito del caso direttamente la Protezione Civile.
Proprio per questo – conclude Tortolini – sono davvero di difficile comprensione dichiarazioni a caldo di alcuni parlamentari del Pd, che nel merito probabilmente hanno frainteso le reali questioni di cui si parla” "Va riconosciuto l’impegno della Regione e del presidente Rossi , che tanto si è speso affinché si arrivasse a questa decisione, e auspichiamo che i tempi di realizzazione siano brevi e permettano agli abitanti del Giglio di riappropriarsi della loro isola. Adesso che c'è il consenso del Governo per trasferire la Costa Concordia a Piombino questo potrà avvenire nel migliore dei modi» cosi commenta Vittorio Bugli, capogruppo Partito democratico in Consiglio regionale.