di Massimo Capitani Sabato 14 Dicembre Leonard Bundu salirà sul ring dell’Excel Arena di Londra per la 5° difesa della sua cintura di campione europeo. Una difesa che per il numero delle sue repliche è indicativa, sia sul valore dell’atleta, ma anche di quanto per un pugile italiano¬ siano poche le possibilità di valorizzare - in chiave mondiale - una corona così importante. Per continuare il “Viaggio” Leonard dovrà sconfiggere il britannico Lee Purdy.
Il match ha tutte le caratteristiche della grande battaglia. Purdy è dotato di cuore, determinazione e potenza. Leonard dovrà far valere la sua velocità, la sua abilità difensiva per uscire dalle traiettorie del suo rivale, cercando d’incrociare la sua azione. Come al solito abbiamo seguito il mese abbondante dell’allenamento di Leonard presso l’Accademia Pugilistica Fiorentina - notando fin dall’inizio, ma senza riferirglielo, per non ricevere un’occhiataccia - il suo fisico già asciutto in previsione del peso da fare.
Molto interessanti sono state le intense riprese di guanti con Fiordigiglio, Nicchi e Di Fiore ed i 1° Serie dell’APF: Dagliana, Arzilli, Mazzocchi, nelle quali il Campione ha dimostrato di smaltire progressivamente il carico dell’allenamento, mettendo in evidenza una crescente condizione atletica in termini di fluidità e scatto. Leonard Bundu causa nebbia è atterrato giovedì 12 Dicembre a Londra, un giorno dopo quello previsto, i 50 appassionati in partenza dall’Italia e Firenze, lo seguiranno nel fine settimana, condizioni meteo permettendo.
Per il Campione rimane la solita routine del pre match: conferenza stampa, cerimonia del peso, allenamenti per mantenere la forma fisica e tanta tanta concentrazione. Conoscendo Leonard svolgerà queste operazioni con la consueta calma e professionalità, magari accompagnandole con un sorriso, un misto di humour fiorentino ed africano. Poi, il 14 Dicembre, la porta dello spogliatoio dell’’Excel Arena si aprirà ed allora Bundu sarà pronto ad essere “Bundu Bomaye”. Questo è il nostro in bocca a lupo, questo è quello che portiamo nel cuore nel “Viaggio” a Londra.