Sabato prossimo in Toscana cittadini, imprese e istituzioni sono chiamati a scegliere i consiglieri di amministrazione dei sei consorzi di bonifica con cui la legge regionale n. 79/2012 ha suddiviso la nostra regione. Ai consorzi è affidata la gestione e manutenzione dei corsi d’acqua e delle relative opere volte ad assicurare la sicurezza idraulica del territorio: un tema delicatissimo che il trend climatico e i recenti eventi calamitosi rendono di importanza ancor più rilevante.
Le competenze dei consorzi interessano migliaia di chilometri di corsi d'acqua naturali e artificiali che in Toscana attraversano un territorio fortemente diversificato: dalle aree naturali protette alle aree industriali, passando per aggregati urbani o per zone agricole, dalle montagne al mare. Un contesto ambientale complesso e vulnerabile, la cui gestione è resa ancor più difficile dalle aspettative dei contribuenti, cittadini o istituzioni, che spesso né rispondono ad effettive necessità idrauliche, né sono compatibili con la sostenibilità ambientale.
Ogni consorziato ha diritto ad un voto oppure può delegare al voto un altro consorziato della medesima sezione (al massimo due, l’elenco degli aventi diritto al voto è consultabile on line. Chi ha diritto a votare Hanno diritto a partecipare alle elezioni (diritto al voto sia attivo che passivo) i consorziati, i proprietari degli immobili (edifici e terreni) che già pagano il contributo di bonifica. In caso di comproprietà, partecipa al voto chi detiene la quota di proprietà maggiore; in caso di comproprietà a pari quota, partecipa al voto il primo intestatario in ordine alfabetico.
Ci sarà comunque la possibilità di esprimere deleghe ai comproprietari. Come si vota Ogni consorziato, quindi potrà esprimere un voto all’interno della propria sezione. Le sezioni sono tre: prima fascia, seconda fascia, terza fascia. Si vota facendo un segno sul simbolo di una lista e/o su uno dei candidati della stessa lista. Si può esprimere una sola preferenza. Attraverso il meccanismo della delega, ogni elettore può votare anche per conto di uno o due altri consorziati, che appartengo alla sua stessa sezione elettorale e seggio. Si è svolta mercoledì sera 27 novembre al bar Campus di Massa e Cozzile Traversagna una serata informativa della lista Nuova Bonifica, lista apolitica composta da cittadini di tutti i comuni interessati nel "Consorzio Basso Valdarno" in vista delle elezioni di domenica 30 novembre, che designeranno i 26 componenti di questo nuovo ente.
Samantha Fogli, agente immobiliare di San Miniato, capolista nella stessa sezione della lista Nuova Bonifica, spiega: "Nella nostra lista sia nella sezione 1 che nella 2 sono ampiamente rappresentate le donne, mentre il presidente della regione Toscana Rossi, a pochi giorni dalla scadenza di presentazione delle liste, ha modificato il regolamento di questa competizione elettorale per far ammettere liste politicizzate del PD (quella di Pisa e quella dei sindaci) composte quasi esclusivamente da uomini, e con le donne in posizioni marginali di riempimento". Le liste che corrono per essere elette a guidare il prossimo consiglio di amministrazione del Consorzio di bonifica numero 3 Medio Valdarno sono: “Territorio, Agricoltura, Ambiente”, “Insieme in difesa del territorio” e “Acqua Azzurra”.
Il sindaco Gianassi è tra i sottoscrittori della lista “Territorio, Agricoltura, Ambiente” il cui portavoce è il commissario uscente del Consorzio di bonifica dell’Area fiorentina Marco Bottino. “Ritengo molto importante la partecipazione a queste elezioni - ha detto Gianassi - le attività dei Consorzi di bonifica sono attori di primissimo piano che svolgono un ruolo ormai indispensabile per la prevenzione del rischio idrogeologico e per la manutenzione e la messa in sicurezza del nostro territorio”. Cia e Coldiretti della Toscana sono allibite per il nuovo fuoco di fila contro la legge di riordino dei Consorzi di bonifica, esploso a tre giorni dalle elezioni del 30 novembre per gli organi dei nuovi consorzi.
Cia e Coldiretti richiamano alla coerenza la politica, ricordando che la Legge è stata approvata dal Consiglio regionale con una larga maggioranza e senza nessun voto contrario. "E' tempo di voltare pagina rispetto ai peggiori esempi del passato, che spesso hanno determinato scempi nei confronti degli ecosistemi fluviali, a causa di tagli indiscriminati della vegetazione e di ingiustificate rimozioni di sedimento in alveo -commentano dal WWF- Occorre invece adottare approcci multicriteriali e ricorrere alle migliori tecniche di gestione idraulica sostenibile, ampiamente adottate con successo in gran parte d'Europa, basate, in particolare, su quattro priorità: 1)l’arresto al consumo di suolo 2) la riqualificazione urbanistica 3) il riassetto agro-forestale dei versanti 4) la restituzione ai fiumi delle loro pertinenze geomorfologiche ed ecologiche.
E' tempo di riscoprire la bellezza e la naturalità dei nostri fiumi, spesso dimenticati o trattati come collettori fognari o discariche, restituendo al corso d'acqua la centralità della sua funzione paesaggistica ed ecologica. Cercare la sicurezza idraulica considerando il fiume come una mera condotta di deflusso, non solo determina gravi danni ambientali, ma incrementa ulteriormente lo stesso rischio idraulico, con una velocizzazione della corrente che sposta ed incrementa il rischio a valle.
Sicurezza idraulica, fruizione, conservazione delle aree di maggior pregio e rinaturalizzazione di quelle recuperabili sono azioni che sono quasi sempre integrabili. Bisogna agire affinché tutti - cittadini, istituzioni, aziende, gestori – capiscano che salvaguardare e migliorare gli ecosistemi fluviali va a favore della difesa dal rischio idrogeologico nonché della qualità e disponibilità della risorsa idrica. Fin'ora i consorzi di bonifica in Toscana hanno iniziato a manifestare aperture in questa direzione e il programma di alcune liste testimonia questo intento: un esempio è la collaborazione col WWF per la gestione degli ambienti umidi della Piana Fiorentina.
Ai prossimi nuovi consiglieri chiediamo che l'adozione di criteri di sostenibilità ambientale e di un approccio integrato e partecipato divenga una pratica ordinaria e assuma il fondamento della loro organizzazione e programmazione. A tal fine la nostra associazione si impegnerà da un lato a sorvegliare le attività dei consorzi e dall'altro a proporre collaborazione e sinergie per attuare i suddetti principi, per riportare finalmente i fiumi al centro dell'ambiente e del paesaggio, nell'interesse della collettività". “Con la nuova legge possiamo avere l’occasione di - spiega Fausto Ligas, presidente Coldiretti Siena - avere un ruolo decisivo nella gestione di tutte le attività di manutenzione della rete idrografica, partendo dalla prevenzione, e della tutela della biodiversità.
Più volte abbiamo chiesto, senza ottenerlo, di essere protagonisti e custodi, in una forma moderna e funzionale, del territorio in cui viviamo. Gli agricoltori, esprimendo il loro voto, e con loro tutti gli aventi diritto, hanno l’assist per provare a cambiare le cose e, soprattutto, di poter prendere parte al controllo di uno strumento centrale per il futuro del nostro territorio. Con una nuova gestione diventa possibile anche mettere uno stop alla politica della rincorsa ai dissesti idrogeologici che ha caratterizzato questi anni, per mettere in campo l’esperienza di chi conosce il territorio, gli agricoltori, insieme ad azioni di prevenzione e salvaguardia, progetti innovativi e sostenibili per la produzione di energia pulita, capaci di creare anche lavoro e prospettive”.