FIRENZE - La Regione Toscana conferirà allo scrittore cileno Luis Sepùlveda il Pegaso d'oro, il massimo riconoscimento regionale destinato a coloro che, a livello nazionale e internazionale, si sono particolarmente distinti nella cultura e nella battaglia per i diritti. E' quanto ha deciso la giunta, su proposta dello stesso presidente Enrico Rossi, con una scelta che intende premiare non solo uno dei massimi autori della letteratura sudamericana ma anche il protagonista della lotta per la pace e la democrazia. "Con questo riconoscimento proseguiamo nel solco di una tradizione con cui abbiamo voluto premiare personalità della cultura come Roberto Benigni, Margherita Hack, Eugenio Garin, Mario Luzi, ma anche protagonisti dei diritti come Aung Sa Suu Kyi, Jacques Delors o Mikhail Gorbaciov", sottolinea Enrico Rossi.
"E nel caso di Sepùlveda il premio va sia all'autore di libri straordinari, che hanno fatto sognare intere generazioni come "Il vecchio che leggeva romanzi d'amore" e "Storia di una gabbianella", che all'uomo che è stato al fianco di Salvador Allende. E non è ovviamente un caso che questo Pegaso venga attribuito nel quarantesimo anniversario del colpo di Stato di Pinochet". Il Pegaso d'oro sara consegnato a Sepùlveda in occasione del tour italiano per presentare "Storia di una lumaca che scoprì l'importanza della lentezza", la sua ultima favola, già best-seller anche in Italia. La premiazione è in programma domani, mercoledì 27 novembre, alle ore 16.45, presso il Circolo Vie Nuove di Firenze (viale Giannotti 13). Mercoledì 27 novembre, alle ore 16.45, il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi consegnerà il Premio "Pegaso d’Oro" a Luis Sepùlveda, il maggior riconoscimento della Regione a persone che hanno, con la loro opera e testimonianza, dato un contributo importante per la pace, i diritti umani, la solidarietà tra i popoli e lo sviluppo umano. Il cerimoniale si terrà presso il Circolo “Vie Nuove” di Firenze, (viale Giannotti, 13 ingresso libero fino ad esaurimento posti) luogo di elezione per i rapporti con il Cile, e per la promozione e diffusione di idee legate alla pace e alla solidarietà tra i popoli.
La presenza di Sepúlveda a Firenze è stata fortemente voluta dallo stesso Circolo Vie Nuove e dal Centro Studi e iniziative America Latina (con la preziosa collaborazione di Guanda) proprio nell'anno in cui si sono celebrati 40 anni dal golpe cileno, 40 anni dalla scomparsa di Salvador Allende. Sepúlveda, che si trova in questi giorni in Italia anche per promuovere il suo nuovo libro: "Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza" (edito per Guanda edizioni), l'11 settembre del 1973 si trovava, infatti, insieme al Presidente Allende presso La Moneda di Santiago del Cile, in forza al corpo di guardia presidenziale.
Dopo il cerimoniale seguirà dunque un incontro su quanto significhi ancora oggi e quale sia l'importanza del lavoro svolto all'epoca da Allende, attraverso l'autorevole opinione di Luis Sepúlveda insieme, oltre al Presidente della Regione Rossi, anche al Prof. Bruno D'Avanzo, direttore del Centro Studi e Iniziative America Latina del Circolo Vie Nuove e al Prof. Antonio Melis dell'Universoità di Siena. Luis Sepúlveda è nato in Cile nel 1949 e vive in Spagna, nelle Asturie. Ha pubblicato: Il vecchio che leggeva romanzi d’amore, Il mondo alla fine del mondo, Un nome da torero, La frontiera scomparsa, Incontro d’amore in un paese in guerra, Diario di un killer sentimentale, Jacaré, Patagonia Express, Le rose di Atacama, Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, Raccontare, resistere (con Bruno Arpaia), Il generale e il giudice, Una sporca storia, I peggiori racconti dei fratelli Grim (con Mario Delgado Aparaín), Il potere dei sogni, Cronache dal Cono Sud, La lampada di Aladino, L’ombra di quel che eravamo, Ritratto di gruppo con assenza, Ultime notizie dal Sud, Tutti i racconti (a cura di Bruno Arpaia), Storia di un topo e del gatto che diventò suo amico e Ingredienti per una vita di formidabili passioni.
Nella collana digitale Guanda.bit è presente inoltre Uno spettro si aggira per la Spagna. I suoi libri sono editi in Italia da Guanda. Il nuovo libro di Luis Sepùlveda da pochi giorni in libreria è una favola dal titolo “Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza”. Dopo il grande successo di “Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare” e di “Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico”, Sepùlveda torna con una nuova favola per grandi e bambini, che questa volta vede protagonista una lumaca che, in un mondo che perso la dimensione del tempo, in una società dominata dalla fretta e dall’ansia, ci insegna a riscoprire il valore della lentezza, a ristabilire uno spazio per la riflessione, a creare una dimensione in cui apprezzare le persone e le cose che ci stanno attorno.
Un elogio della lentezza dunque, attraverso il viaggio e la lotta di una lumaca ribelle che scoprirà l’importanza della lentezza e metterà in salvo le sue compagne lumache dai pericoli della distruzione del loro prato da parte dell’uomo.