Il Messico romantico e violento deluso dal fallimento della rivoluzione zapatista, quella terra “di puttane e cavalli”, per citare Saul Bellow, vide nascere, e morire, personaggi fuori del comune, e affascinò tanti viaggiatori, politici e intellettuali stranieri. Nel suo Tina e Frida Creaciòn y Vida, Annarita Romito racconta le vite, il talento, i sogni e le passioni di due donne straordinarie, indagando quella dimensione intima che dona al volume buona parte del suo fascino. Tina Modotti, italiana di nascita, e giramondo per vocazione acquisita, amica di pittori e scrittori, fotografa e attivista politica di sinistra, è stata una figura affascinante Le sofferenze sentimentali che conobbe in vita, lo stile avventuroso delle sue imprese artistiche, la fine tragica e prematura, fanno di lei un’icona della cultura contemporanea, a torto quasi ignorata negli ambienti accademici.
In realtà, il suo stile fotografico asciutto e documentaristico, la porta a essere la donna a realizzare reportage a carattere politico e sociale, interessandosi alle rivendicazioni operaie, ai movimenti per la libertà nell’America Latina, ai quali alterna relazioni amorose e l’attività quale militante comunista. L’altra eroina del libro è Frida Kahlo, pittrice capace di esprimere la profondità ancestrale del Messico, legata a Diego Rivera, del quale assorbirà la lezione “precolombiana” aprendola al Surrealismo.
Una donna che restò aggrappata alla vita soltanto grazie alla sua profonda tenacia, dopo che le conseguenze di un grave incidente stradale la lasciarono gravemente menomata nel fisico. A ciò si aggiunsero i postumi della poliomielite contratta a sette anni, e varie difficoltà fisiche che la tormenteranno fino alla fine dei suoi giorni, avvenuta prematuramente nel 1954. Una forza d’animo che traspare anche dalle sue stesse pitture, dai colori forti e che esprimono il desiderio di sensazioni e paesi lontani. Tina e Frida Creaciòn y Vida, è un libro che racchiude in sé più generi letterari, un po’ saggio, un po’ elegia poetica, un po’ romanzo, un po’ biografia di due donne dalla straordinaria forza d’animo e dall’eccezionale coerenza morale, accomunate da una vita costellata di difficoltà, ma addolcita dall’arte, dall’amore, dalla voglia di sognare.
Con squisita sensibilità femminile, l’autrice indaga le donne più che le artiste, e conduce il lettore alla scoperta di lati caratteriali, passioni, sogni e desideri. Ad arricchire il volume, testi di canzoni e poesie, in parte scritte dall’autrice stessa, in parte di altre autrici - fra cui quali Alda Merini -, e brani dei diari delle protagoniste; una sorta di appendice alla parte saggistica, che contribuisce a tratteggiare la personalità di Tina Modotti e Frida Kahlo. Attraverso le loro parabole artistiche, narrate in modo mai retorico e banale, Annarita Romito ripercorre una parte importante del pensiero artistico, e non solo, del Novecento, presentandoci due donne dalla forte personalità, aliene dal conformismo.
Un libro che travalica il semplice significato culturale, e si pone come un messaggio forte, di stimolo e di speranza, per tutte le donne. Il volume, di 48 pagine, è uscito lo scorso settembre per i tipi di FaLvision Editore s.a.s. Niccolò Lucarelli