"Pochi mesi dopo l'endorsement di Matteo Renzi a Marchionne con il famoso epiteto 'sto con Marchionne senza se è senza ma' e l'approvazione in Parlamento del famigerato articolo 8 della manovra del Ministro Sacconi del Governo Berlusconi che permette di derogare i contratti nazionali del lavoro, e le garanzie minime che vi sono contenute, a favore di una contrattualistica aziendale che può operare liberamente, ovviamente togliendo garanzie e tutele ai lavoratori". Lo affermano i consiglieri comunali Tommaso Grassi e Ornella De Zordo. "Grave che la Giunta Renzi dal gennaio 2013 non abbia informato il Consiglio comunale e le commissioni competenti di questa decisione assolutamente rilevante sia sotto il punto di vista politico che amministrativo: non solo la Giunta non ha detto alcunché ma questa decisione assunta successivamente viola in maniera netta e profonda quanto approvato con gli indirizzi programmatici da parte del consiglio comunale nel luglio 2012 per la gestione della società.
Il sindaco Renzi ha ottenuto un risultato che pone Firenze davanti a tutte le altre Città: la società, a capitale completamente pubblico, SAS Spa e l'amministrazione comunale fiorentina sono le prime a livello nazionale a revocare l'adesione a Confindustria di un'azienda pubblica e ad aprire la strada ad una penalizzazione nei contratti anche delle seppur minime e insufficienti garanzie. - concludono Grassi e De Zordo - Ormai non ci stupiamo di questa vicinanza tra le politiche neoliberiste e l'amministrazione comunale fiorentina ma noi ribadiamo 'senza se è senza ma' che questa scelta é dannosa, grave e miope."