Il settimanale Panorama fotografa la moglie del sindaco Matteo Renzi che provenendo da Pontassieve attraversa Firenze sfruttando alcune centinaia di metri di corsia preferenziale tra viale Europa e viale Donato Giannotti per poi recarsi al Poggio Imperiale dove insegna. Il percorso è stato effettuato a bordo dell'auto privata di Renzi con il "permesso istituzionale" e questo ha scatenato i commenti sul web dove le foto sono state pubblicate in anteprima. La moglie del primo cittadino si è subito scusata per aver commesso un errore che ha promesso "non si ripeterà più" aggiungendo poi che il 'permesso' è rimasto esposto per una mera svista.
Questa vicenda, a prescindere dal carattere politico degli interventi che possono scaturirne, torna a far riflettere sul ruolo dell'informazione. Possiamo chiamarlo 'Gossip' oppure libertà di stampa, ma in questo caso la sfera privata e personale si scontra ancora una volta con il ruolo istituzionale e politico del soggetto interessato: Matteo Renzi è il sindaco di Firenze, il candidato Segretario del PD ed un papabile futuro Premier. La moglie di Renzi sottolinea come la sua vita sia cambiata sotto l'occhio attento dei fotoreporter che la seguono ovunque vada. Fino a che punto può e deve essere tutelata la privacy e dove invece l'interesse pubblico viene intaccato e merita la propria libera espressione di opinione? "Mentre il Sindaco Renzi sarà stato da qualche parte di Firenze o dell'Italia a farsi fotografare in bici o su una macchina elettrica, o a farsi riprendere da tv e rincorrere dai giornali per inaugurare qualche nuova opera o avvio di cantiere, o a enunciare uno dei punti programmatici per l'Italia - afferma il Consigliere comunale Tommaso Grassi - sua moglie, utilizzando la macchina di famiglia, percorreva le corsie preferenziali, vietate ai comuni cittadini, fruendo del permesso riservato al Sindaco per servizio istituzionale" "Che dire? Anche se non ci fosse alcuna conseguenza nè penale nè sanzione, il problema è evidente e il Sindaco è smascherato: quanti bluff, quante contraddizioni tra il dire e il fare, quanti slogan a cui è seguito perfettamente il contrario, quanti attacchi contro la casta e i privilegi, e il risultato? L'ennesima dimostrazione che Renzi predica bene, ma razzola male."