“Se Renzi dovesse fare sua l’idea delle ‘sentinelle per il decoro’ lanciata dal quotidiano La Nazione e gradita al prefetto Varratta, assisteremmo all’ennesimo punto del mio programma da sindaco ‘scippato’ dopo la pedonalizzazione del Duomo e lo stop (da lui voluto o meno) alle linee 2 e 3 della tramvia”. Questo il commento del capogruppo di Lista Galli Cittadini per Firenze Giovanni Galli. “Durante la campagna elettorale del 2009, quando arrivai a illustrare questa idea di coinvolgimento dei cittadini per rendere Firenze più pulita, decorosa e rispettosa della legalità, qualche giornalista in cerca di facili ‘titoloni’ scrisse che volevo le ‘ronde’ in salsa padana.
Così non era, come ebbi modo di spiegare; la mia idea al contrario era in tutto e per tutto simile a quella lanciata oggi da La Nazione. Non a caso, il concetto di coinvolgere i cittadini nella gestione della città è anche nella ‘ragione sociale’ del nostro gruppo consiliare” ha aggiunto il capogruppo. “Purtroppo, dobbiamo una volta di più notare che il nostro sindaco ci ruba sì le idee, ma non sa poi realizzarle come si deve – commenta Galli –. Le sue pedonalizzazioni, apprezzabili di per sé, sono state decise e realizzate creando più problemi ai cittadini di quanti ne abbiano risolti: è ciò che accade quando, invece di inserire i provvedimenti in un piano generale del traffico, si cerca l’intervento spot da prima pagina”. “Idem riguardo al degrado: gli ‘angeli del bello’ li hanno visti in pochi, mentre venditori abusivi, sporco, movida e caos hanno continuato a farla da padroni in centro storico e non solo.
Lo slogan di Renzi in campagna elettorale era: ‘più pulizia meno polizia’. Oggi, col prefetto che si appresta a fare ciò che non è riuscito al sindaco, possiamo dire che è successo esattamente il contrario. Un vero e proprio ‘cambio di verso’, ma in negativo però” ha concluso Galli.