Che cosa è: È un orto-giardino biologico, in cui una comunità di volontari fa crescere ortaggi, piante aromatiche, frutti e fiori, coltivati con le migliori tecnologie, antiche e innovative. Dove si trova: come suggerisce il suo nome, si trova nel centro di Firenze in Borgo Pinti, al numero 76, in un’ex pista di atletica attigua alla Cooperativa Barberi. L’accesso è dal giardino comunale di fronte al Four Seasons Hotel. Chi l’ha ideato: Giacomo Salizzoni, architetto bolognese da 20 anni a Firenze, guerrilla gardener per passione e presidente dell’associazione Community Garden.
Per questo progetto ha appena vinto il Premio Galileo. A chi appartiene: alla comunità delle persone che hanno (e avranno) voglia di prendersene cura. "E' un giorno di festa perché un giardino viene restituito alla comunità nell'ottica del recupero ambientale e della speranza" ha detto Matteo Renzi prendendo parte all'inaugurazione del giardino. Come si può collaborare: una volta associati, lavorando la terra e curando le piante, costruendo gli annessi temporanei, organizzando attività, cercando sostenitori, regalando strumenti o impegnando tempo e abilità.
Cosa insegna: all’interno del Community Garden si svolgeranno numerose attività didattiche su svariati temi: educazione ambientale e alimentare, laboratori di riuso/riciclo, workshop di costruzione (casette per uccelli, strutture in bambù), azioni di guerrilla gardening (bombe di semi, carte germinanti etc); storia dell’orto; come piantare, trapiantare e subirrigare; come impiegare gli insetti utili; come consociare le colture; etc… I numeri: 1000 mq di pista, 150 mq coltivati, 50.000 litri di terriccio biologico certificato; 1200 piantine rigorosamente biologiche; 150 letti rialzati (120x80 cm) fatti con casse pieghevoli di legno; 150 ampolle di terracotta per la sub-irrigazione; 12 varietà di alberi da frutto (specie antiche); 1 albero dell’energia, alimentato con pannelli solari; 1 igloo di bambù; 1 zona relax, 6 composter per tutto il quartiere; 100 persone di ogni età già coinvolte nel progetto.
Cosa manca: una tenda yurta che avrà la funzione di ospitare le attività didattiche, una vasca con pesci e fiori acquatici, un pergolato in bambù per l’Infopoint, il sistema di irrigazione automatico, il sistema di raccolta di acqua piovana, 4 spaventapasseri d’autore, un angolo cottura, dei tavoli, panche e sedie. Chi lo sostiene: l’associazione Community Garden, il Comune di Firenze, l’Assessorato all’Ambiente, il Quartiere 1, la Cooperativa Barberi.
Sponsor: Eleonore Rangger, A.I.L.O, Coldiretti Toscana, L’Ortofruttifero giovani piantine, Consorzio Agrario Firenze Sponsor tecnici: Quadrifoglio, Punta allo Zero, Terriccio Pratiko, Humus Bio&Logico, Casba A+2 (arredo in plastica riciclata), Slow Water (per le ampolle), Vivai Belfiore (alberi frutto antichi), Vivaio MondoRose, Frank Wasser, Frush [Design Sostenibile]