Anche al Meyer sarà disponibile il fumetto “Coco e la festa di Pippo”, che rappresenta uno strumento pratico e innovativo che fa capire che i bambini con diabete sono uguali agli altri, che l’eccesso di cibo fa male a tutti così come fa bene a tutti l’attività sportiva. Riduce, poi, solitudine ed emarginazione dei bambini malati, migliora la comunicazione della diagnosi, la gestione della malattia e delle sue complicanze. Permette di abbassare l’età di autogestione del bambino con diabete, migliorandone la qualità di vita e rassicurando genitori e maestri. Firenze, 8 ottobre 2013 - Il primo fumetto sulla salute “Coco e la festa di Pippo!” dedicato al diabete infantile arriva a Firenze.
La presentazione è in programma sabato 12 ottobre dalle ore 11.00 alle 13.00, Presso Palagio di Parte Guelfa – Sala Gigli (a pochi metri da Piazza della Signoria). "Questa iniziativa - spiega Sonia Toni, responsabile della Diabetologia pediatrica del Meyer consentirà anche ai bambini di comprendere i sintomi del diabete, favorendo la gestione della malattia anche con i compagni di gioco e di scuola". L’iniziativa si propone di spiegare che cos’è il diabete giovanile, come convivere con questa condizione ma anche come favorire stili di vita corretti, che dovrebbero essere seguiti da tutti i bambini per allontanare oppure evitare le future malattie legate a obesità e sedentarietà.
L’Italia, tra l’altro, ha il più alto tasso europeo di obesità infantile. Anche gli adulti possono essere affetti da diabete di tipo 1 dato che i bambini, grazie alle terapie mediche e ad uno stile di vita corretto, possono condurre una vita praticamente normale: crescono, diventando grandi, trovano un lavoro e si costruiscono una famiglia. La Giornata Educazionale di Firenze in pratica: il programma per grandi e piccini I bambini seguiranno, con il supporto di un pediatra e di un’animatrice, un percorso ludico - didattico legato al nuovo fumetto Disney: la lettura, la composizione di un puzzle e la colorazione dei personaggi protagonisti. Coinvolti dalle Associazioni pazienti, saranno presenti anche alcuni i bambini con diabete – sono 18.000 in tutta Italia (fonte SIEDP), oltre 1.000 nella sola Toscana (stima regionale sulla base dei dati ISTAT) - che potranno giocare insieme a tutti gli altri bimbi e, almeno per una giornata, sentirsi meno soli e diversi dai loro coetanei. Per i genitori e in generale per i cittadini presenti, invece, verrà proiettato a rotazione un video che illustra la Campagna di Informazione ed Educazione Infantile, fornendo consigli sullo stile di vita corretto che tutti i bambini dovrebbero seguire. La Campagna Sociale, dopo Firenze farà tappa a Roma il 26 ottobre, a Napoli il 9 novembre ed a Catania il16 novembre.
A Bari, il 21 e 22 novembre 2013, in occasione del XIX Congresso Nazionale SIEDP, Società Italiana di Diabetologia pediatrica, verranno presentati i risultati dell’iniziativa. La “lezione” del fumetto Lilly Disney Il messaggio che il fumetto Lilly Disney trasmette a bimbi e genitori è tanto semplice quanto efficace: racconta con immagini e dialoghi semplici e divertenti, come bambini con e senza diabete possono giocare e mangiare insieme, come non ci siano che piccole differenze nelle quantità di cibo che si può assumere; lo sport, invece, è davvero uguale per tutti e fa sempre bene ai bambini.
In questo modo, il fumetto Lilly Disney favorisce la condivisione e l’aggregazione. Il fumetto rappresenta quindi uno strumento informativo ed educativo pratico ed innovativo che costituirà anche un supporto costante per chi deve gestire quotidianamente la malattia, dai genitori alle maestre. “Il fumetto Lilly Disney, – aggiunge la dottoressa Sonia Toni, Responsabile del Centro Regionale Diabete dell’età evolutiva dell’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze – offrirà importanti vantaggi ai piccoli pazienti: grazie al linguaggio semplice, divertente e vicino al mondo dei bambini favorirà sicuramente l’abbassamento dell’età in cui imparano a comprendere il significato dei sintomi, favorirà la collaborazione nella gestione del diabete e soprattutto sarà uno strumento per condividere e raccontare la propria condizione ai compagni di gioco.
In più è uno strumento nuovo e trasversale utilizzabile da medici, operatori sanitari, famiglie ed insegnanti”. “Il fumetto Lilly Disney” – precisa il professor Mohamad Maghnie, Presidente Eletto SIEDP, Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica, Professore associato universitario, Responsabile Unità Operativa Semplice Dipartimentale Endocrinologia clinica e sperimentale Istituto Giannina Gaslini, Università di Genova - “attraverso personaggi "rassicuranti" ha e avrà in primo luogo un importantissimo impatto sul modo di comunicare la diagnosi della malattia ad un bambino.
Gli effetti a catena saranno di notevole impatto sulla gestione della malattia e delle sue complicanze”. “Con il fumetto è possibile aiutare a far comprendere alla società che cos’è questa patologia, e anche a non far sentire soli i piccoli affetti da questa malattia cronica ed i loro genitori” – dice Marina Scorrano, Vice Presidente A.G.D. Italia, Coordinamento tra le Associazioni Italiane Giovani Diabetici – “grazie a Lilly e Disney connubio perfetto tra la casa farmaceutica che produce insulina da sempre attenta ai bisogni dei più piccoli e Coco personaggio Disney amatissimo dai bambini”. Fumetto a disposizione nelle principali diabetologie pediatriche Il fumetto sarà a disposizione di bambini e genitori nelle principali Diabetologie Pediatriche di tutta Italia. Diabete infantile: pregiudizi e disinformazione che scuole e famiglie devono affrontare Famiglie e docenti delle scuole primarie si trovano ad affrontare un generale problema di disinformazione, se non di pregiudizio, nei confronti dei bambini con diabete.
Spesso chi non ha un'adeguata conoscenza del diabete mellito di tipo 1 discrimina inconsapevolmente i bambini affetti da tale patologia, ad esempio non vengono invitati alle feste di compleanno perché si pensa erroneamente che non possano mangiare dolci. In alcuni casi, inoltre, mamme e papà dei bambini con diabete “vietano” ai figli di partecipare alle ore di educazione fisica pensando che possa nuocere, invece è il contrario. Un problema più generale di queste famiglie è che non rivelano la condizione del figlio a scuola e nella società, temendo che possa provocare esclusione e solitudine nel bambino. Le sofferenze emotive dei bambini con diabete, infine, le procurano alle volte proprio le figure deputate alla loro formazione.
Alcune maestre infatti, ancora oggi, a causa di una scarsa formazione e informazione, hanno paura e non sanno come gestire i bambini con diabete.
Siti, facebook e Numero Verde Per informazioni scrivi a lillyitalia@lilly.com oppure chiama il Numero Verde 800117678, per seguire le attività e gli eventi legati alla Campagna visita www.lillysalute.it e segui www.facebook.com/diabete.a.colori.Gli Enti promotori L’iniziativa è promossa da Diabete Italia (l’Ente che raggruppa medici specializzati nel trattamento del diabete, operatori sanitari e associazioni di persone affette da diabete), AGDI (coordinamento Associazioni Italiani Giovani con Diabete), con il contributo non condizionato di Eli Lilly.
Viene realizzata in collaborazione con SIEDP, Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica.