Firenze. “Una città che non è sul mare, una città che non ha, alle spalle, una particolare tradizione marinara ma in cui la Marina Militare ha voluto comunque essere presente con un’iniziativa di carattere sociale e umano che andasse al di là di quelli che sono i gradi che ognuno di noi marinai riveste, di quelle che sono le stellette che ognuno di noi porta sulla divisa”. E’ proprio sulla base di questa convinzione che l’equipaggio di Nave Vesuvio si è recato in visita alla Ludoteca dell’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze, per stare accanto ai suoi giovani ospiti e per portare, con la propria presenza, con il proprio spirito “marinaro”, un po’ di sollievo e di serenità in un ambiente difficile come è quello di un ospedale. L’obiettivo dell’iniziativa è stato quello di fare apprezzare ai bambini, attraverso esperienze divertenti ed evasive, il nostro grande “amico blu”, nella speranza di poter alleviare, almeno temporaneamente, le loro quotidiane sofferenze, a dimostrazione della vicinanza della Marina Militare a certe gravi problematiche di carattere umano e sociale. La visita al Meyer - come commenta l'equipaggio - è stata una giornata intensa, ricca di attività, volte a trasmettere a questi bambini un po’ di quello che è lo spirito da “lupi di mare” che contraddistingue ogni uomo e donna di marina.
Una giornata all’insegna dell’arte marinara, fatta di lezioni su come fare i principali nodi, di spiegazioni su quelle che sono le varie tipologie di vele presenti a bordo di realtà uniche come il Vespucci, di esercitazioni con sestante e carta nautica, veri strumenti della tradizione di marina. Molteplici sono state le iniziative svolte, uno solo però l’obbiettivo a cui esse erano sottese: trasmettere a questi ragazzi la passione e l’amore per il mare tipici di coloro che hanno deciso di servire la Patria sotto l’emblema della Marina Militare Italiana. "La visita è stata una bella testimonianza di coscienza umana e sociale, a dimostrazione del fatto che, anche quando si tratta di attività non finalizzate al perseguimento di un obiettivo prettamente militare, la Marina e i suoi equipaggi rispondono prontamente alla chiamata" concludono i marinai.
Dal Meyer un ringraziamento a tutti i "ragazzi" che con umiltà e dolcezza hanno portato il sorriso ai bambini ricoverati.