Da domani la scenografia studiata dagli organizzatori è riservata alle corse in linea; quindi, niente più orologio a misurare le differenze tra un corridore e l’altro. D’ora in avanti il Mondiale di Ciclismo sarà caratterizzato da fughe, attacchi, inseguimenti, sprint. Cambia il lessico in sala stampa, con i suoi 702 ospiti, fra giornalisti e fotografi, che dal Mandela Forum stanno raccontando il Mondiale sui giornali e sui siti di tutto il mondo. Cambia anche la strategia dei giornalisti e operatori TV, questi più di cinquecento, che stanno raccontando per immagini le emozioni di Toscana2013. Quello in corso è un Mondiale ricco di suggestioni, che appassionati e tifosi stanno vivendo con entusiasmo crescente.
Lo testimoniano i numeri, importanti, che stanno caratterizzando la comunicazione, ad esempio. Il ciclismo e Toscana2013 piacciono. E piacciono sempre più: per i sentimenti ed i valori che esprime, non solo in ambito sportivo. La pagina di facebook di Toscana2013, che per prima cattura le notizie del Mondiale, ha superato di slancio il traguardo di 10000 “Mi piace”, gli account Twitter in italiano e inglese, sono oltre i 6500 follower e lo stesso enorme successo, per un evento nato solo pochi giorni orsono, è riscosso anche dal sito internet www.toscana2013.it.
Sono già 2.200.000 le pagine lette dai naviganti della rete con ben 350.000 indirizzi unici. La geografia degli accessi è molto ampia e va dall’Italia, con il sessanta per cento di accessi, al resto del mondo. In testa tra gli altri Paesi ci sono il Regno Unito e L’Olanda. Il medagliere, invece, propone una geografia diversa. Vedremo come muterà da qui a domenica 29 settembre, con la corsa in linea degli Uomini Elite “Il Mondiale di ciclismo traccia una strada che ora Firenze deve saper seguire.
La città ha dimostrato di potersi candidare a tutti gli effetti per ospitare manifestazioni di livello mondiale, nonostante potessero restare alcuni dubbi legati soprattutto alle sue dimensioni e alle caratteristiche urbane. Ma quello che ha contribuito più di tutto a determinare il successo dell’iniziativa è stato da un lato il funzionamento della macchina organizzativa, che ha resistito all’impatto dei visitatori e ha fugato le preoccupazioni iniziali, e dall’altro il comportamento dei fiorentini, che rinunciando all’auto e magari per questo scontando qualche disagio, hanno contribuito alla gestibilità dell’evento stesso” questo il commento del vicepresidente vicario di FIAVET Toscana Pier Carlo Testa, che sottolinea anche come “l’elemento spettacolare delle corse e l’atmosfera festiva abbiamo finito per conquistare anche chi non segue tradizionalmente il ciclismo, coinvolgendo così i tanti turisti arrivati in città per motivi culturali e artistici”. “Quella che Firenze restituisce al mondo in questi giorni – aggiunge il vice presidente vicario di FIAVET – è l’immagine di una città viva, in grado di ospitare manifestazioni internazionali che generano afflussi intensi di spettatori.
Un’immagine diversa da quella classica di museo a cielo aperto che spesso sembra erroneamente non potersi sposare con la modernità. Immagine che riteniamo possa essere un bello spot per la nostra offerta turistica”.