Firenze – Il Consiglio regionale della Toscana si riunirà domani, venerdì 27 settembre, alle 11, per una seduta sulla soppressione, anche in Toscana, dei piccoli tribunali e di sedi distaccate, determinata dalla riorganizzazione degli uffici giudiziari. La seduta è stata convocata d’urgenza, ai sensi dell’articolo 74 del Regolamento interno dell’assemblea toscana, in conseguenza della richiesta sottoscritta da almeno un quinto dei consiglieri regionali. I firmatari chiedono che il Consiglio regionale della Toscana concorra alla proposizione di referendum abrogativo delle relative disposizioni di legge, nei termini previsti dalla Costituzione (art.
75, la richiesta deve essere presentata da almeno cinque Consigli regionali). Mantenere a Montepulciano un presidio di legalità. E’ quanto richiesto in un’interrogazione depositata oggi, giovedì 26 settembre, dai parlamentari senesi Susanna Cenni e Luigi Dallai, all’indirizzo del Ministro della Giustizia, Anna Maria Cancellieri. “In questi anni e in più modi –spiega Susanna Cenni – abbiamo seguito la vicenda della riforma dell’ordinamento giudiziario che riguarda anche il nostro territorio.
Una riforma varata in modo sbagliato dall’allora Ministro Palma. Oggi, anche dopo la mobilitazione della settimana scorsa è nostro dovere proseguire, pur nel rispetto di alcuni principi di razionalizzazione, nell’impegno accanto alle istituzioni e ai cittadini, perché le realtà interessate dalle soppressioni non sono tutte uguali, e qualche volta i criteri matematici da soli non sono sufficienti per combattere sprechi e sovrapposizioni. Per questa ragione abbiamo chiesto al Ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri che vengano riconosciuti i caratteri eccezionali di marginalità e ruralità, propri del circondario del Tribunale di Montepulciano e che si possano quindi adottare disposizioni integrative e correttive che permettano alla struttura di continuare a svolgere non solo la sua funzione strettamente giurisdizionale, ma anche una serie di pratiche quotidiane, che riguardano un’ampia e diversificata fascia di cittadini”.
“La soppressione del Tribunale di Montepulciano – aggiunge Luigi Dallai – non elimina sprechi e inefficienze, ma anzi comporta notevoli aumenti di spesa, che secondo uno studio dell’Anai si aggira intorno agli 800mila euro all’anno. L’attuazione della riforma per la riorganizzazione degli uffici giudiziari, in questo caso, va ad appesantire notevolmente il carico di lavoro del Tribunale di Siena, già aggravato dalla chiusura della sede distaccata di Poggibonsi, con il conseguente raddoppio del bacino d’utenza.
E’ doveroso considerare le problematiche di marginalità e logistica che caratterizzano questa parte del nostro territorio. Le zone, infatti, su cui incide il tribunale sono prevalentemente di carattere montano e vivono una situazione disagevole anche per quanto riguarda la seria e perdurante carenza di infrastrutture viarie efficaci. Questa soppressione quindi amplifica notevolmente i disagi di gran parte della popolazione locale, che a causa della mancanza di collegamenti diretti, avrà maggiori difficoltà a raggiungere la sede accorpante, ossia il Tribunale di Siena”.