L’agroalimentare toscano vola all’estero, +7,8% rispetto al primo semestre dello scorso anno, pari a 74milioni di euro, ma è nel mercato cinese che fa registrare un vero e proprio boom, +37% anche se la quota di esportazioni (5%) è ancora molto limitata rispetto ad altri paesi ed aree geografiche. Notizie positive anche dal Nord America con Stati Uniti, +12% che ci conferma uno degli sbocchi principali delle nostre produzioni con il 21% delle quote di export, e Canada, + 17%, mentre frenano le esportazioni in Francia, - 2%.
Tiene l’export nella vecchia Europa con + 2,8%, pari a 13milioni di euro in più di prodotti rispetto al primo semestre dello scorso anno che portano a 610milioni di euro il valore delle esportazioni. La Toscana esporta in Europa il 60% delle sue produzioni. Bene la situazione nell’Euro a 25 paesi, + 14%. A spingere le esportazioni sono principalmente l’olio con + 18,3%, pasta + 12% e vino + 7%. Forte contrazione invece per frutta e ortaggi conservati, – 7,6%. E’ l’analisi di Coldiretti Toscana sulla base dei dati Istat sul commercio estero relativi al periodo gennaio-giungo 2013.
Rispetto allo stesso periodo di un anno fa il Made in Tuscany agroalimentare si conferma decisamente in salute e soprattutto in controtendenza in una regione dove la flessione delle esportazioni è stata dell’1,9%. L’agroalimentare pesa, sul totale dell’export per il 6,5% sul totale delle esportazioni toscane che nel primo semestre hanno quasi raggiunto i 16miliardi di euro. Complessivamente le esportazioni di prodotti alimentari, bevande e tabacco hanno superato il miliardo di euro, 74milioni di euro in più rispetto allo stesso periodo dell’anno passato.
Una tendenza che, se confermata, potrebbe portare l’export regionale a raggiungere la soglia record dei 2miliardi di euro di esportazioni alla fine dell’anno. L’aumento della domanda estera – spiega Coldiretti - compensa la crisi dei consumi sul mercato interno dove sono solo gli acquisti di prodotti biologici a far registrare un consistente incremento del 9% per i prodotti confezionati. Tra le province toscane che hanno registrato margini di esportazionesuperiori rispetto al primo semestre di un anno fa ci sono Massa Carrara (+ 26%), Pisa (+24%), Grosseto (+19%), Firenze (15%) e Arezzo (+10%).
E’ invece Firenze la provincia che in valore esporta di più con quasi 260milioni di euro (+33milioni di euro rispetto alprimo semestre 2012) contribuendo ad un quarto delle esportazioni regionali, seguita da Pistoia che fa però segnare un piccolo segnale di stanchezza (-1%) e Siena con 141milioni di euro