Il Governo Letta ha varato il decreto scuola, stanziando quattrocento milioni di euro. Fra gli obiettivi del decreto anche quello di migliorare e implementare lo sviluppo delle nuove tecnologie. Secondo l’ultima Indagine conoscitiva sulla condizione dell’Infanzia e dell’Adolescenza in Italia presentata dall’Eurispes e dal Telefono Azzurro la situazione delle scuole in Italia non è poi così negativa dal punto di vista della tecnologia in dotazione. Il vero problema degli istituti italiani sta invece nella gestione degli strumenti a disposizione degli studenti. La maggior parte delle scuole primarie (bambini dai 7 agli 11 anni) sono fornite di personal computer e di laboratori informatici (l’88,9%).
Ciò che sorprende è che solo il 71,1% dei computer scolastici sono collegati ad Internet. Il 77,2% delle scuole ha un sito web nel quale raccogliere le informazioni relative alle attività scolastiche ed extrascolastiche. L’assenza di collegamento ad Internet ha evidentemente consentito solo al 26% delle scuole di sviluppare un blog dell’istituto scolastico e al 13,1% un forum di discussione su tematiche che interessano gli studenti. L’81,5% delle scuole ha una LIM (lavagna interattiva multimediale), mentre ne è sprovvisto solo il 14,4%.
L’84,5% di scuole è sprovvisto di tablet e il 30,7% edita il classico giornalino in forma cartacea, contro il 57,9% che non lo ha. A scapito della funzione fondamentale che potrebbe essere svolta dall’impiego delle tecnologie associato ad un percorso guidato dagli insegnanti che ne esplichino le potenzialità e le modalità di utilizzo, solo il 33,2% delle scuole organizza, secondo i bambini, dei corsi per consentire un uso consapevole di Internet, mentre il 55,3% delle scuole non si attiva in tal senso. Anche nelle scuole secondarie (adolescenti dai 12 ai 18 anni) vi è una diffusissima presenza di laboratori informatici (94,6%) e di un sito Internet dell’Istituto (94,3%).
Risultano molto diffuse anche le LIM (Lavagne Interattive Multimediali), presenti nell'81,2% dei casi e nel 79,8% delle scuole tutti i computer sono connessi alla Rete. Sono stati rilevati d’altronde aspetti meno incoraggianti: meno di un terzo dei ragazzi (30,6%) riferisce che nella sua scuola si organizzano corsi per utilizzare Internet in modo consapevole. Nel 29,8% dei casi la scuola possiede un Blog, nel 28,6% un giornalino scolastico, nel 21,4% un forum; la presenza dei tablet è ancora irrisoria (3,3%). L’organizzazione di corsi scolastici per l’utilizzo consapevole di Internet è frequente soprattutto al Centro (43,6%) e meno frequente della media al Nord-Ovest (18,5%) e nelle Isole (19%). A Chiusi sono in arrivo aiuti per sostenere le famiglie, con particolari disagi economici, nelle spese scolastiche; la misura, definita “Pacchetto Scuola” è rivolta a tutte le famiglie con bambini iscritti alla scuola dell’obbligo ed in concreto aiuterà oltre 250 famiglie nell’acquisto di libri di testo o qualunque altra attrezzatura o strumento di studio.
Complessivamente le risorse, rivolte al sostegno delle spese scolastiche, ammontano ad oltre 40 mila euro e sono divise in contributi statali, regionali e comunali. La graduatoria delle famiglie con diritto di ricevere l’assegno del Comune è già stata compilata ed infatti il 14 settembre prossimo chi riceverà la comunicazione potrà andare direttamente in uno degli sportelli di Banca Valdichiana e ricevere il proprio assegno che varierà da un importa minino di 150 euro ad un importo massimo di 210 euro a bambino. “In un momento così difficile per i bilanci delle famiglie, costrette a stringere la cinghia per arrivare a far quadrare i conti a fine mese –dichiara il sindaco di Chiusi Stefano Scaramelli- essere riusciti a trovare circa 6000 euro di risorse nel nostro bilancio comunale per dare concretamente una mano all’acquisto ad esempio di libri scolastici, ma non solo è una grande soddisfazione.
Il futuro del nostro territorio parte dai banchi di scuola dove i ragazzi devono essere messi nelle condizioni di poter studiare nel migliore dei modi così da crescere sicuri di una propria identità, cultura e valori. Il sostegno del Comune di Chiusi per l’acquisto di materiale didattico è un segnale importante che la nostra amministrazione vuole dare anche a livello nazionale; noi scommettiamo e riponiamo grande fiducia sia nella scuola che nelle nuove generazioni troppo spesso criticate e poco considerate.
Siamo convinti che questa fiducia sarà ripagata, l’auspichiamo è che anche ai livelli più alti ci sia questa convinzione. Con l’occasione colgo anche l’opportunità per augurare un buon inizio di un nuovo anno scolastico.” Primo suono della campanella domani, 11 settembre, per gran parte dei 6.765 studenti che frequentano le scuole di Sesto Fiorentino. Saranno infatti 1.028 gli alunni delle scuole d’infanzia comunali che inizieranno il nuovo anno educativo, 2.035 saranno invece gli alunni delle scuole primarie pubbliche mentre 1.306 saranno gli studenti delle scuole secondarie di primo grado che si siederanno nuovamente sui banchi di scuola.
Ben 2.396 sono gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado del territorio. Per quanto riguarda il servizio di refezione scolastica, curato anche quest'anno da Qualità & Servizi, riprenderà il giorno 16 settembre, tranne che per i bambini dei nidi già iscritti negli anni passati che hanno cominciato ad usufruire dei pasti della mensa il 9 settembre, in conformità con l’apertura delle varie strutture; mentre i servizi di prescuola e trasporto scolastico, gestiti dall'ufficio supporto scolastico dell’Istituzione Sestoidee, riprenderanno dal primo giorno di scuola. Nei nuovi menù serviti nelle mense scolastiche ci sarà, come negli scorsi anni, una particolare attenzione al pasto equilibrato, con un giusto apporto di energia e principi nutritivi, che conterrà prodotti biologici (come la passata di pomodoro, l’olio, lo yogurt e la pasta), a lotta integrata (ad esempio le mele e le pere), Dop (come il Grana padano e il gorgonzola), nazionali (ad esempio la carne di pollo, tacchino e suina) e a filiera corta (come il pane direttamente da un panificio di Sesto Fiorentino, il prosciutto crudo e la salsiccia di suino da un salumificio di Pontassieve o i tortellini da un pastificio di Montelupo Fiorentino).
Per stimolare corrette abitudini alimentari e in conformità con le indicazioni della piramide alimentare elaborata dalla Regione Toscana ci sarà spazio per nuove ricette a base di legumi e cereali e una maggior presenza di pietanze integrali. Inoltre nuovi piatti saranno introdotti per cercare di venire incontro e stimolare il gusto dei bambini, come ad esempio:il “tenerone” zucchine e prosciutto cotto nel menù estivo, il pecorino fresco nel menù autunnale, lo sformato di spinaci e mozzarella e spiedino di calamari nel menù invernale, mentre nel menù primaverile saranno introdotte le polpette alla contadina.
Un’ ulteriore novità sarà la sperimentazione, decisa per le scuole d’infanzia, di servire come primo piatto il contorno per una settimana: questo per far sì che i giovani alunni si abituino a consumare le verdure, mangiandole separatamente dagli altri piatti. Prosegue anche quest'anno il servizio di segnalazione dei menù quotidiani della mensa su Twitter: il genitore potrà seguire la pagina ufficiale del Comune (@SestoFiorentino), e ogni giorno ricevere la comunicazione attraverso un tweet su cosa mangiano i bambini a scuola.
Nonostante le difficoltà economiche e i tagli alle risorse degli enti locali anche quest’anno verrà riproposto a partire dal mese di ottobre il Millepiedibus, il servizio gratuito di accompagnamento a scuola dei bambini verso gli istituti De Amicis, Feltre, Radice, Balducci, Bortolotti promosso dall’assessorato all’ambiente, Istituzione Sestoidee, assessorato alla mobilità, associazioni di volontariato e coordinato dalla cooperativa “Con voi”. Ripartiranno ad ottobre anche i laboratori pomeridiani creativi e le attività ludiche rivolte a bambini delle scuole primarie, che verranno svolti in orario pomeridiano (16.45 – 18.45) presso il Centro Felicittà in piazza della Chiesa.
Le attività sono coordinate da educatori della Società della Salute in collaborazione con volontari del servizio civile, educatori della Cooperativa Di Vittorio e ragazzi con lievi disabilità che possono così sviluppare capacità di coordinamento ed integrazione. Alcune novità di quest'anno riguardano le scuole secondarie di primo grado: alla Cavalcanti sono già partiti i lavori per l’ampliamento strutturale dell’edificio che porteranno alla realizzazione di 4 nuove aule per attività didattiche e di laboratorio, mentre già da questo mese saranno attive due nuove classi prime, di cui una con l’insegnamento della lingua inglese potenziato. Infine alcuni volti nuovi fra i dirigenti scolastici: all’Istituto Calamandrei è arrivato Saverio Craparo al posto di Rolando Casamonti e alla guida del Terzo Circolo didattico Rita Carraresi al posto di SIlvia Bertone. Un unico percorso di studi dai 3 ai 14 anni, per formare i cittadini del futuro.
In grado di armonizzare, lungo questo delicato cammino, pratiche, metodi, relazioni, sia all’interno della scuola che nei rapporti con l’intera comunità. E’ con questi propositi che l’anno scolastico 2013/2014 coincide a Castelfiorentino con l’avvio del nuovo Istituto Comprensivo, polo scolastico che riunisce i diversi livelli di istruzione (scuola dell’infanzia, elementari e medie) le cui finalità – del tutto in sintonia con l’offerta formativa dell’Istituto Superiore “F.
Enriques” – sono state illustrate questa mattina nella sala rossa del Municipio, durante la presentazione del nuovo anno. Sono intervenuti il Sindaco, Giovanni Occhipinti, l’Assessore all’Istruzione, Mariella Santarelli, il dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo, Prof. Gabriele Marini, e il dirigente scolastico dell’Istituto “F. Enriques”, Prof.ssa Patrizia Paperetti. Come ha ricordato il Prof. Marini (che lo scorso anno aveva già ricoperto il ruolo di dirigente del Circolo didattico), l’Istituto Comprensivo castellano muove i suoi primi passi in un ambiente favorevole, ricco di opportunità e particolarmente vivace, sia dal punto di vista culturale che associativo. “In un contesto complesso e ricco di fermento associativo e culturale – osserva il prof.
Marini – l’opportunità di una solida istituzione scolastica che organizza e struttura l’azione educativa e formativa è altamente significativa. Il successo scolastico e formativo dei ragazzi passa infatti dal benessere nei luoghi della conoscenza e dall’individuazione precoce dei segnali di allarme”. “Tutto questo – prosegue Marini – si potrà realizzare se la sinergia delle risorse professionali, a partire dai docenti, saprà mettersi in relazione con le risorse del territorio, a partire dall’ente locale e dell’associazionismo, e allo stesso se all’esterno si sapranno cogliere le potenzialità di un tale laboratorio”. Colle di Val d’Elsa.
A tornare nelle aule e sui banchi, per l’anno scolastico 2013-2014, saranno 1.449 bambini nelle scuole dell’infanzia e primarie nei due circoli didattici e 631 nella scuola secondaria di primo grado “Arnolfo di Cambio”, a cui si uniranno gli alunni delle sedi distaccate di Casole d’Elsa e Radicondoli, rispettivamente 106 e 22, per un totale di 2.208 bambini e ragazzi. A tutti loro, agli insegnanti, ai dirigenti scolastici e al personale ausiliario, tecnico e amministrativo, va l’augurio di buon lavoro da parte dell’assessore all’istruzione di Colle di Val d’Elsa, Federica Casprini che nei prossimi giorni visiterà tutte le scuole insieme al sindaco, Paolo Brogioni, per portare il saluto e l’augurio di buon anno scolastico da parte dell’amministrazione comunale e della città.
“L’istruzione e la formazione dei nostri bambini e ragazzi - afferma Federica Casprini - sono, da sempre, una grande priorità per l’amministrazione comunale colligiana e un investimento fondamentale per la crescita della nostra comunità. Da anni gli enti locali sono costretti a fare i conti con forti tagli nelle risorse destinate alla scuola, che penalizzano, in parte, l’offerta formativa. In questo quadro, accogliamo molto positivamente il recente impegno del governo con un decreto che prevede investimenti, inserimento in ruolo di insegnanti di sostegno, nuove assunzioni e risorse per la formazione e l’orientamento.
Una buona notizia che speriamo sia seguita presto da atti concreti. La mancanza di insegnanti di sostegno - aggiunge Casprini - è una delle maggiori criticità con cui si apre l’anno scolastico anche a Colle di Val d’Elsa, visto che molti incarichi non sono ancora stati affidati. Sull'aiuto all’handicap, la Conferenza zonale dell'istruzione della Valdelsa ha stanziato i fondi del PEZ, Piano educativo zonale, che non hanno la funzione di sostituirsi al sostegno, quanto, piuttosto, quella di implementare gli aiuti grazie alla collaborazione con la Fondazione Territori Sociali AltaValdelsa.
Una risposta parziale, ma che testimonia l’impegno degli enti locali per aiutare i casi più delicati”. Edilizia scolastica. Sul fronte dell’edilizia scolastica - settore di competenza statale lasciato in capo ai Comuni senza le necessarie risorse - il Comune di Colle di Val d’Elsa ha garantito durante l’estate interventi di manutenzione ordinaria in tutte le strutture e il completamento dei lavori alla scuola primaria di Campiglia, interessata nei mesi scorsi da lavori di sistemazione.
Le due sezioni della scuola materna di Borgatello trasferite nei mesi scorsi negli spazi del plesso scolastico di Sant’Andrea inizieranno qui anche l’anno scolastico 2013-2014 e nei prossimi mesi è previsto un ampliamento di Sant'Andrea per ospitare in via definitiva le due sezioni della scuola dell'infanzia di Borgatello. Nel corso dell'anno saranno presentati anche alcuni progetti per accedere a risorse regionali destinate all’edilizia scolastica. Borgo San Lorenzo - Via per 466 bambini delle scuole dell’infanzia, 792 alunni della scuola primaria (elementari) e 570 della scuola secondaria di 1° grado (medie), 961 e 1050 studenti, rispettivamente, degli istituti superiori Chino Chini e Giotto Ulivi. Già in parte ripresi i servizi comunali alla prima infanzia, e in via Curiel i nidi si presentano con un nuovo look più colorato e piacevole, soprattutto per i più piccoli.
Quello già esistente, che ora sfoggia il bicolore verde mela-giallo limone, e quello nuovo, il nido ‘eco’, realizzato interamente con legno e materiali naturali, in arancio e celeste. Riprenderà invece dal 16 settembre il servizio di refezione scolastica e come consuetudine nei menu serviti si presterà attenzione alla qualità dei prodotti, anche con prodotti bio e Km0. Intanto sono alle ultime battute i lavori di risistemazione e riorganizzazione del parcheggio del polo scolastico di via Caiani, dove sono stati realizzati tre ingressi distinti: uno riservato a ciclomotori, disabili e mezzi d’emergenza, uno per auto e mezzi privati, ed infine uno per i bus di linea.
Resta solo da realizzare la segnaletica orizzontale, che si conta di completare nei prossimi giorni. Reggello -Domani suona la prima campanella per i circa 1175 studenti reggellesi suddivisi tra scuola dell’infanzia 334, scuola primaria 530 e scuola secondaria di primo grado 311 ed il Sindaco Cristiano Benucci augura a tutti un buon anno scolastico. Con una lettera inviata a tutti gli studenti, insegnanti ed al Dirigente Scolastico dell’Istituto Comprensivo di Reggello, Benucci lancia un augurio particolare “l’attuale clima di sfiducia generale – scrive- non scoraggi gli studenti, facendoli temere per il proprio domani”. “Tutti noi – spiega Benucci – ricordiamo l’inizio dell’anno scolastico come un giorno importante della nostra vita, un giorno carico di emozioni, un giorno in cui ogni studente compie un passo avanti nel cammino della vita”. Il sindaco invita gli studenti a guardare avanti con positività e responsabilità perché “la scuola, unitamente alla famiglia, concorre alla formazione e all’educazione dei cittadini e rappresenta una ricchezza fondamentale per la crescita e lo sviluppo di un paese”.
Infine ai piccoli cittadini di Reggello il Sindaco chiede un impegno sempre maggiore “in modo da poter affrontare sfide con cui dovrete confrontarvi nei prossimi anni, perché siete voi la vera forza del nostro Paese del nostro futuro”. Un saluto e un ringraziamento, poi, il Sindaco di Reggello lo invia al Dirigente Scolastico, agli insegnanti e al personale non docente che “malgrado le tante difficoltà nelle quali devono operare, si prodigano ogni giorno per il bene degli studenti”. Da domani ripartono, naturalmente anche i servizi scolastici, offerti dal comune di Reggello, la mensa, che vede praticamente iscritti tutti gli studenti reggellesi ed il servizio di trasporto scolastico che “servirà” ben 573 bambini. Per la maggior parte degli alunni della provincia di Siena il rientro sui banchi sarà domani, 11 settembre, ma alcune scuole hanno iniziato le lezioni già nei giorni precedenti.
Come sempre, da quando ricopro il ruolo di assessore all’istruzione, ci tengo a rivolgere a tutto il mondo della scuola i miei calorosi auguri di buon lavoro. Agli studenti, dai più piccoli ai più grandi, perché possano affrontare con impegno ed entusiasmo un percorso che sarà determinante per loro futuro; agli insegnanti, ai dirigenti scolastici e al personale non docente che sono i protagonisti del nostro pianeta scolastico, per trovare dentro di sé sempre nuove motivazioni. Un pensiero va alle famiglie, consapevole delle difficoltà che stanno affrontando per far fronte alle spese necessarie per i costi crescenti di libri e servizi scolastici.
Mi auguro che le misure del governo, insieme all’azione sui territori di Regione, Province ed enti locali, possa dare loro sostegno concreto. L’impegno della Provincia e degli enti locali per la scuola anche quest’anno non mancherà, con investimenti per il diritto allo studio e per la qualità dell’offerta formativa. Voglio ricordare, tra le azioni più significative, le 14 nuove sezioni di scuola dell’infanzia che apriranno grazie al finanziamento della Regione Toscana e dei Comuni interessati, il trasporto per gli studenti disabili della scuola superiore e l’aiuto economico alle scuole superiori interessate al comodato dei libri di testo, interventi attuati dall’Amministrazione provinciale; i progetti di arricchimento della didattica su varie tematiche e declinati in particolare alla disabilità e alla multiculturalità, rivolti a tutte le scuole, che sono stati programmati attraverso le conferenze di zona con il coordinamento provinciale. L’inversione di rotta del governo e il costante impegno degli enti locali sui territori sono segnali che ci fanno guardare con maggiore speranza a questo nuovo anno scolastico: investire nella scuola è un dovere, continuiamo a farlo, per il futuro dei nostri ragazzi e per il futuro del nostro Paese.
Il riconoscimento del ruolo dell'istruzione e della conoscenza è il primo passo in questa direzione. Il 25 settembre del 2012 la Fp Cgil e la Camera del Lavoro di Firenze organizzarono un Convegno dal titolo “ La Scuola dei Piccoli è una grande scuola”: volevamo confrontarci con tutti i protagonisti istituzionali e professionali sul futuro di questa scuola perché ritenevamo necessario investire nella prima scuola con un progetto pedagogico forte e di prospettiva. "Dicemmo in quel Convegno che il Comune doveva interrompere il processo di smantellamento della scuola comunale attraverso la statalizzazione delle sezioni comunali - che giudicavamo sbagliato e impraticabile - e pensare piuttosto a bandire un nuovo concorso per coprire i vuoti nell’organico, ma l'Assessore disertò il Convegno, a cui pure era stata invitata proprio per aprire un confronto serio e alla luce del sole, per non confrontarsi su questi temi, convinta com'era che la statalizzazione era un processo “buono e giusto” e ormai irreversibile Oggi, con una punta di soddisfazione, vediamo che le nostre proposte si sono concretizzate: il Comune di Firenze ha bandito il concorso e in pochi mesi ha approvato la graduatoria ed è riuscito anche a coprire i posti vacanti. Di fatto con questo investimento si allontana una scelta di dismissione e si rilancia, ci auguriamo, un progetto sostenibile, che valorizza l'esperienza della scuola comunale nell'ambito dell'intero sistema nazionale di istruzione. Adesso ci attendiamo risultati analoghi anche per gli Asili Nido, che devono uscire da discorsi da campagna elettorale e avviare invece un ulteriore investimento pubblico per estendere la gestione diretta del servizio e la sua espansione sul territorio. Nel processo ormai avviato di integrazione pubblico e privato, la gestione pubblica deve garantire quantitativamente un' offerta dominante e questo non si fa con gli asili aziendali, che rappresentano solo un passo indietro sul progetto educativo, ma si fa costruendo nuovi asili, investendo le risorse che anche la Regione Toscana assegna per la prima infanzia e sopratutto si fa chiedendo al Governo di stanziare i Fondi per le politiche della famiglia, fondo che dal 2011 non stanzia quasi più niente per i servizi educativi destinati all'infanzia. Aprire nuovi asili nido a Firenze significa: rispondere ad una domanda crescente (più di 700 bambini in lista d'attesa per l'anno scolastico appena iniziato), rispondere ad una domanda urgente di occupazione di tante lavoratrici precarie, dando subito il via a un nuovo Concorso Pubblico, invertire un pericoloso processo di travaso dal pubblico al privato, riaffermare il protagonismo diretto del servizio."